Nel 2019 la sua immagine fece il giro del mondo: un anello di luce arancione attorno a un’ombra scura, il primo ritratto diretto di un buco nero. Quel buco nero, M87*, un gigante da sei miliardi e mezzo di volte la massa del Sole, è tornato oggi protagonista di una nuova scoperta che porta ancora la firma dell’Event Horizon Telescope (EHT). E con essa, quella di Mariafelicia De Laurentis (in foto), astrofisica napoletana, docente alla Federico II e project scientist della collaborazione internazionale che ha reso possibile quella che molti hanno definito “l’immagine del secolo”.

«Oggi – spiega De Laurentis – vediamo che M87* non è un’ombra immobile, ma un sistema vivo. La configurazione della polarizzazione, che rivela i campi magnetici e il comportamento del plasma vicino all’orizzonte, cambia nel tempo. È la prova che ciò che avviene intorno a un buco nero è un processo dinamico e complesso, non qualcosa di statico».