Conoscete Slavc? Si tratta di un lupo eurasiatico che nel 2011 ha percorso oltre 1.600 km per… “amore”. Ecco a voi una storia decisamente commovente che ha fatto rapidamente il giro del mondo.

Era l’ormai lontano 2011, quando Slavc conquistò il cuore degli scienziati di tutto il mondo. Senza alcun preavviso, decise infatti di abbandonare la sua famiglia e intraprendere un viaggio di 1.600 chilometri attraverso le Alpi. Destinazione: Verona!

Prima di addentrarci però nello splendido lieto fine, ricordiamo le vicende di questo incredibile animale. Conosciamo la sua storia, grazie al costante monitoraggio dei lupi in Slovenia condotto da un team guidato da Hubert Potočnik dell’Università di Lubiana. Pensate che i tracker forniscono circa sette aggiornamenti al giorno sulla posizione di ogni lupo.

In realtà, ancora oggi è particolarmente complesso stabilire cosa abbia spinto il lupo ad abbandonare il suo branco, ma senza ombra di dubbio è stato un qualcosa sufficientemente forte a spingerlo a intraprendere un viaggio apparentemente impossibile.

Dopo aver superato l’Austria, proseguendo verso le Alpi, Slavc è riuscito a evitare di essere catturato dai cacciatori e ha viaggiato attraverso condizioni meteorologiche incerte fino ad arrivare in Italia. È stato un viaggio realmente impressionante.

Una volta giunto in Italia, incontrò una lupa chiamata in seguito (non a caso) Juliet. In breve tempo, i due si sono piaciuti e accoppiati, dando vita a una splendida cucciolata che segnò il primo ritorno dei lupi in questa parte d’Europa in 100 anni. Potete osservare alcuni filmati al seguente link. Inoltre, da quel giorno la popolazione è in costante aumento.

Questa commovente unione, è stata immortalata da fototrappole. Si tratta dell’unico caso conosciuto di prole nata tra un lupo dei Balcani e una degli Appennini.

Per tutti gli amanti di questi splendidi animali, è impossibile non parlare dei celebri meta-lupi “creati” pochi mesi fa. Allo stesso modo, i lupi di Chernobyl hanno fatto molto discutere la comunità scientifica per una peculiare “abilità”.