Recensione di
Stefano Lo Verme

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Constance Petersen è un’affascinante dottoressa che presta servizio in una clinica psichiatrica ed è completamente assorbita dal proprio lavoro; i suoi sentimenti si risvegliano all’improvviso quando alla clinica arriva un nuovo direttore, Anthony Edwardes. Constance si scopre innamorata del giovane dottor Edwardes, ma ben presto si rende conto che l’uomo non è chi dice di essere, e che nel suo passato è nascosto un oscuro segreto…


Nel 1945, il mitico Alfred Hitchcock realizzò la prima pellicola nella storia del cinema costruita sul tema della psicanalisi e sullo studio della mente umana: Io ti salverò.

Basato sul romanzo The house of Dr. Edwardes di Francis Beeding (pseudonimo di Hilary Saint George Saunders e John Palmer), sceneggiato da Angus MacPhail e Ben Hecht, Io ti salverò è stato in assoluto uno dei più grandi successi nella carriera di Hitchcock ed ha ricevuto la nomination all’Oscar come miglior film. Definito dal regista come “una caccia all’uomo in un involucro di pseudo-psicologia”, questo memorabile thriller dai risvolti onirici ha segnato l’inizio della collaborazione fra Hitchcock e la celebre attrice svedese Ingrid Bergman, qui affiancata da un giovane astro emergente del cinema di nome Gregory Peck.

In un’epoca nella quale la lezione di Sigmund Freud aveva avuto un impatto fortissimo sulla mentalità comune e sull’immaginario collettivo, Hitchcock utilizza la psicanalisi come chiave narrativa per raccontare una torbida love-story dai contorni misteriosi ed ambigui. Ingrid Bergman è perfetta nel ruolo della dottoressa Petersen, una donna che ha sempre mantenuto un atteggiamento di lucida razionalità, ma che si scopre disposta a correre qualunque rischio pur di aiutare la persona che ama: un uomo affetto da amnesia che ha cancellato ogni traccia del proprio passato e che potrebbe addirittura aver commesso un omicidio. Ancora una volta, dunque, il regista di Rebecca mette al centro della trama una coppia di innamorati minacciati da un pericolo oscuro e insondabile, ma trova anche il modo di riflettere sul potere terapeutico dell’amore (uno dei temi-chiave del cinema hitchcockiano).

Con Io ti salverò, il maestro del brivido ci regala un giallo ingegnoso ed appassionante, ricco di suspense e con numerose scene da antologia; memorabile, in particolare, la sequenza del sogno del personaggio di Gregory Peck, disegnata dal famoso pittore surrealista Salvador Dalí (ma drasticamente ridotta in fase di montaggio dal produttore David O. Selznick). Un formidabile thriller che è al tempo stesso un avventuroso viaggio nei meandri del subconscio, diretto magistralmente ed interpretato da una coppia di star d’eccezione. Il suggestivo commento musicale di Miklós Rózsa ha ottenuto il premio Oscar per la miglior colonna sonora.

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Uno dei più celebri e complessi thriller di Hitchcock.

Recensione di
Piero Di Domenico

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Constance Peterson (Ingrid Bergman) è una giovane dottoressa che lavora presso una clinica psichiatrica e che non presta alcuna attenzione ai suoi pur tanti ammiratori. Almeno fino a quando nella clinica arriva il dottor Edwards (Gregory Peck), destinato a prendere il posto del vecchio direttore, il dottor Murchison (Leo G. Carroll), che deve andare in pensione per raggiunti limiti di età. Tra i due scoppia improvviso l’amore, tanto che la riservata dottoressa dedita solo al lavoro si trasforma in una donna follemente innamorata. Ma Edwards ha comportamenti alquanto strani – ad esempio non sopporta la visione della neve e delle righe – che porteranno Constance a scoprire che l’uomo non è il dottor Edwards, ma un misterioso John Ballantine che ha perso la memoria e crede di aver ucciso il vero dottor Edwards per prenderne il posto.
Ben presto i sospetti trapelano anche nella clinica e i due sono costretti a fuggire e a rifugiarsi in casa del dottor Brulov (Michael Chekhov), di cui Constance era stata in passato la giovane assistente, che dopo gli iniziali dubbi aiuterà l’uomo a recuperare finalmente la memoria. Definito dallo stesso autore come una “caccia all’uomo in un involucro di pseudo-psicoanalisi”, Io ti salverò costituisce uno dei più celebri e complessi thriller di Hitchcock, impreziosito dalle immagini oniriche realizzate appositamente da Salvator Dalì e sorretto dalla coppia Ingrid Bergman-Gregory Peck.

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