Era tutto già scritto in un articolo giornalistico del 1997 di John Carlin su Wired, “Addio alle armi”, e nella sceneggiatura del film “Die Hard 4 – Vivere o morire” con Bruce Willis, dieci anni dopo. Il blocco graduale e inesorabile di una metropoli attraverso un’offensiva hacker a metà fra terrorismo e guerra informatica. Nulla di più di quello che stiamo vedendo, a pezzi, oggi. In “Die Hard” il capo dei terroristi, Gabriel, ordina alla sua squadra di hacker di prendere il controllo di reti di trasporto e mercato azionario. È l’inizio di una “svendita”, un’aggressione informatica per disabilitare le infrastrutture critiche di una nazione.