Viola subito in vantaggio con Mandragora. Nella ripresa la squadra di Fabregas gioca meglio e prima pareggia con Kempf, poi la chiude al 94′
Dal nostro inviato Francesco Velluzzi
21 settembre 2025 (modifica alle 20:38) – FIRENZE
Cala il gelo sul Franchi. Il Como passa, 1-2, con i gol di Kempf e di Addai al quarto di recupero. La Fiorentina crolla con un secondo tempo davvero sconcertante. Sommersa dalla sontuosa squadra di Cesc Fabregas che nella ripresa azzecca tutti i cambi e cambia la partita che aveva visto la Fiorentina vincente all’intervallo grazie al gol al 6′ del solito Rolando Mandragora, a segno anche a Cagliari. Stramerita il Como di Nico Paz ma anche di Jesus Rodriguez, Addai e Douvikas, autori della svolta. Così i sogni di Europa li coltiva il gruppo di Fabregas, mentre la Viola esce ovviamente tra i fischi e, soprattutto, con due punti in quattro partite, raccolti in trasferta a Cagliari e col Torino. In casa finora è disastro, surclassata dal Napoli e nel secondo tempo presa a pallate dal Como. Urgono rimedi. Mentre i lombardi avvicinano le zone alte della classifica. Sette punti e il solo stop col Bologna, oltre al pari interno col Genoa di lunedì.
la partita—
La novità la porta Stefano Pioli che cambia ancora sistema di gioco, ma stavolta radicalmente perché passa alla difesa a quattro, schierando un 4-4-2 in cui Dodò è basso a destra e debutta Lamptey alto davanti al brasiliano. C’è pure Fazzini, dall’altra parte, esterno a sinistra e con Kean gioca Piccoli. Confermato Nicolussi Caviglia nel centrocampo a due con Mandragora. Quindi fuori Comuzzo, Fagioli, Sohm e Gudmundsson. Fabregas conferma il suo 4-2-3-1 con Perrone e Sergi Roberto in mezzo e Vojvoda alto a destra con Kuhn a sinistra e Nico Paz in mezzo a sostegno di Morata punta. Ma chi parte forte è la Fiorentina che al 6’ è già in vantaggio. Punizione favorevole centrale. Sono in due Nicolussi Caviglia che le sa tirare e Mandragora che ha più anzianità. Tira Rolly, sulla barriera, ma riprende il pallone e il suo sinistro, forte, trova il pertugio giusto e buca Butez. Sembra un’altra Viola. Vojvoda, che vuol ripartire subito, litiga con tutti gli avversari e butta a terra Dodò. Giallo. Ma la Fiorentina insiste. Kean si libera bene ma calcia alto. L’azione più bella al 18’: Nicolussi-Mandragora-Piccoli. Pallone in angolo. Al 21’ si affaccia il Como, Kuhn pesca Perrone che di testa manda alto da ottima posizione. Un minuto dopo Lamptey si fa male al ginocchio sinistro ed è costretto a uscire. Debutta Fortini. Bonacina sembra perdere un po’ il controllo: in un corpo a corpo Morata-Pongracic è decisamente esagerato il giallo al difensore. Subito dopo l’arbitro ignora lo stesso comportamento d Diego Carlos su Kean. E invece rifila il giallo a Pioli, il secondo dopo quello col Napoli, per proteste. Da quel momento sale in cattedra De Gea che chiude bene su uno spento Morata, assolutamente impalpabile, poi smanaccia in area. Ma il bello deve ancora venire. Quattro di recupero e al 3’ Nicolussi Caviglia tampona Perrone lanciato in area, il fallo comincia fuori ma per l’arbitro di Bergamo è rigore. Lungo check e alla fine il rigore è cancellato. Si va al riposo dopo 8’ di recupero. Una Fiorentina in crescita in cui si vede la regia di Nicolussi Caviglia, un Como che si è visto per pochissimo con qualche fiammata di Nico Paz e un finale più intenso, ma, comunque inferiore alla squadra di casa.
ripresa—
Fabregas sfrutta lo slot dell’intervallo e lascia negli spogliatoi Vojvoda, insufficiente e ammonito, e butta dentro Jesus Rodriguez. E Il Como ora è pericoloso, con tanta intensità in mezzo, la Fiorentina patisce anche il caldo e la pressione è minore. Sergi Roberto becca il giallo per un fallaccio su Fortini, ma all’8 costringe De Gea a un grande intervento in angolo. Il Como vuole il pari, Fabregas pure. Infatti dopo un quarto d’ora si accorge che Morata proprio non è pervenuto e inserisce Douvikas. Ma pure Addai per Kuhn che non ha sgasato come si immaginava. Pioli corre ai ripari perché c’è bisogno di energia nuova e cambia il centrocampo: dentro Sohm per Fazzini e Fagioli per Mandragora. Il pari arriva al 20’: punizione di Paz tagliata benissimo, Kempf svetta su Gosens e infila all’angolino. Viola decisamente in crisi. Il Como ci prova ancora con Nico Paz da fuori al volo, ma De Gea è attento. La Fiorentina non esce più, i suoi attaccanti sono isolati, ed è in balia del Como. Pioli prova altre soluzioni per il finale: Dzeko per un Piccoli sottotono e Viti per Ranieri non esente da colpe sul pareggio. Intanto Bonacina continua a distribuire cartellini, tocca anche a Kempf, poi a Dodò. Però è ancora la squadra di Fabregas a creare pericoli: al 43’ Jesus Rodriguez trova in area Sergi Roberto che ha la palla del vantaggio ma calcia fuori. L’ottavo giallo del match è per Sohm poco prima di annunciare un recupero di 6′. Il Como colpisce quando sembra che la Fiorentina riesca nuovamente ad affacciarsi nella sua area. La sorprende in ripartenza con Addai che parte a tutta. Pongracic lo guarda e gli dà campo, e l’olandese con passaporto ghanese non perdona. Non esente da responsabilità nella circostanza anche De Gea, perché il tiro è sul suo palo. Meritato vantaggio del Como che nella ripresa ha messo una marcia in più e ha dominato una viola che ha prodotto nulla o quasi. E il Franchi la fischia.
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