Presente oggi 21 settembre a Pontida (Bergamo) al tradizionale raduno della Lega, il presidente del Veneto, Luca Zaia, è tornato a parlare di elezioni regionali, fissate in Veneto, con decreto del governatore, il 23 e 24 novembre, e di candidati alla poltrona di Palazzo Balbi. Un nome, per il centrodestra, ancora non c’è, e proprio nelle valli bergamasche care al Carroccio, Zaia ha ribadito che «non è lesa maestà chiedere che ci sia un candidato leghista come mio successore. Dopodiché, è legittimo che tutti i partiti presentino le loro proposte».
«Penso – ha proseguito il governatore uscente – che la nostra proposta sia sostenibile (il segretario Salvini ha “investito” Stefani) e credo che la presidente Meloni, come Fratelli d’Italia, la valuterà fino in fondo. Noi siamo pronti a correre, siamo pronti a tutto. Il nostro candidato è Alberto Stefani, poi capiremo cosa deciderà il tavolo. Se il candidato sarà della Lega sarà Stefani, se non sarà della Lega sarà un problema».
La lista Zaia fa paura a qualcuno? La lista Zaia dicono che valga il 44/45% dei voti, risponde il presidente uscente. «Non è un soggetto politico – ha ricordato – voglio ricordarlo, è una lista che ho sempre fatto nel rispetto dei cittadini, per coloro che magari non vogliono andare a votare o non si identificano negli attuali partiti. Penso sia sempre stato da parte mia un segnale di sensibilità e rispetto nei confronti dei cittadini, dopodiché la coalizione deciderà se la vuole o non la vuole».