Trump ha richiamato all’ordine la sua ministra della Giustizia, Pam Bondi, chiedendole di “perseguire i suoi nemici” e di farlo rapidamente. In una serie di post infuocati sul social Truth, il presidente ha puntato il dito sui suoi oppositori storici, tra cui il democratico Adam Schiff: sono “colpevolissimi”, ma finora nei loro confronti “non è stato fatto nulla”. La richiesta è seguita al siluramento del procuratore Erik Siebert, al quale il tycoon aveva affidato l’incarico di indagare su due di questi suoi “nemici”: la procuratrice di New York Letitia James e l’ex direttore dell’Fbi James Comey. L’inchiesta non ha però prodotto la loro incriminazione, come sperava Trump, frustrando il presidente al punto di spingere per la sua rimozione. Siebert, secondo indiscrezioni, ha rassegnato le sue dimissioni prima di essere ufficialmente cacciato. Una ricostruzione smentita però dal presidente: “Non si è dimesso, l’ho licenziato”, ha scritto tutto in maiuscolo su Truth.