Google ha aggiunto in sordina l’intelligenza artificiale che risponde alle domande dei quiz, poi la marcia indietro. I docenti: «Google sta minando l’integrità accademica sbattendo l’AI in faccia agli studenti durante gli esami»
Google sta rivoluzionando il suo browser di navigazione Chrome, il più utilizzato al mondo, con l’integrazione dell’AI Gemini che promette un sistema di navigazione sicuro, funzionale e intelligente. Le novità verranno introdotte nei prossimi mesi. Un pulsante dedicato permetterà agli utenti di riassumere articoli, rispondere a domande, persino di gestire impegni complessi come la prenotazione di appuntamenti o la pianificazione della spesa settimanale. Con un clic sarà possibile passare dalla modalità classica di ricerca a quella «AI Mode» con l’opportunità di porre domande complesse (con risposte che compariranno in un pannello laterale).
Gemini sarà utilizzato anche come strumento di protezione. Un versione aggiornata di Gemini Nano sarà implementata per individuare truffe online o virus e il gestore di password di Chrome non solo segnalerà le credenziali compromesse, ma potrà cambiarle automaticamente con un solo clic , limitando così il rischio di frodi digitali.
Un aiutino per i quiz
Ma non tutte le integrazioni di intelligenza artificiale nel browser sono state accolte con entusiasmo. Negli Stati Uniti l’ingresso a gamba tesa dell’intelligenza artificiale in Chrome ha mandato su tutte le furie gli insegnanti quando è comparso il pulsante «Homework help» (aiuto compiti). Una manna per gli studenti, un incubo per i professori. Lo strumento è arrivato automaticamente su numerosi siti di corsi universitari e software didattici molto diffusi tanto che con due soli clic gli studenti potevano usare l’AI di Google per ricevere istantaneamente le risposte a qualsiasi quiz. La tentazione di barare così è diventa inevitabile. E questo, per gli insegnanti, è stato davvero troppo.
L’incredulità degli insegnanti
Premendo il pulsante si avvia Google Lens che legge il contenuto della pagina e fornisce la risposta alle domande, anche nel corso di test. I docenti hanno protestato duramente sottolineando come il pulsante «aiuto compiti» avesse superato un limite inaccettabile. «Google sta minando l’integrità accademica sbattendo l’intelligenza artificiale in faccia agli studenti durante gli esami» ha detto al Washington Post Ian Linkletter, bibliotecario del British Columbia Institute of Technology. Nella comunità di Reddit gli insegnanti si sono detti increduli: «Ora gli studenti non hanno nemmeno bisogno di copiare e incollare screenshot in un’altra scheda per usare l’IA, possono fare uno screenshot di qualsiasi domanda proprio lì e Google Lens darà loro risposte dall’AI» commenta un utente. E un altro sarcastico: «Vorrei sapere quando Google intende aggiungere un pulsante “Aiuto per l’insegnamento”, “Aiuto per la valutazione” o anche un pulsante “Aiuto per valutare dove le mie scelte di vita sono andate male”».
Il passo indistro (temporaneo) di Google
In seguito al clamore suscitato Google ha comunicato di aver messo temporaneamente in pausa il pulsante «aiuto compiti» ma l’azienda non si è impegnata a eliminare definitivamente il progetto, ribadendo il suo impegno nel migliorare il processo di apprendimento. Una risposta che ha scatenato ulteriore indignazione in molti. Brandon Cooke, professore di filosofia alla Minnesota State University di Mankato ha definito «folle» la risposta di Google. «Preferirei di gran lunga che gli studenti venissero da me per chiedere aiuto invece che andarsene a gambe levate».
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20 settembre 2025 ( modifica il 20 settembre 2025 | 13:44)
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