Festa a metà per il Psg, che ha otto candidati. La cerimonia del premio e il classico contro il Marsiglia si sovrappongono. Al teatro di Châtelet ci sarà solo Dembélé, perché… infortunato

Alessandro Grandesso

22 settembre – 09:58 – PARIGI

Potrebbe essere la serata del trionfo. Si è trasformata comunque in un gran pasticcio, ancora prima di cominciare. Colpa dei capricci atmosferici, ma anche di una gestione atipica del calendario da parte dei decisori, e dei soliti dispetti tra dirigenti. Così, stasera, i tifosi del Psg dovranno fare zapping tra la cerimonia del Pallone d’oro, da mesi fissata per le 21, e il derby di Francia, la sfida più sentita contro il Marsiglia, prevista per ieri e rinviata alle 20 di oggi, causa maltempo. Solo il caso vuole che al teatro di Châtelet, in pieno centro della capitale, ci possa comunque essere il favorito Dembélé, non convocato perché infortunato. 

tensioni—  

Il Psg comunque non ha gradito il cambio di programmazione che nasconde tra l’altro i rapporti tesi con i vertici marsigliesi, deterioratisi negli ultimi mesi tra baruffe e incomprensioni in Lega. Il club dell’emiro ha proposto di disputare la partita nel pomeriggio di ieri, oppure di giocarla martedì, per permettere di presenziare la cerimonia del Pallone d’oro dove sono candidati otto parigini. E l’allenatore Luis Enrique tra i tecnici. Tutto inutile. Il Marsiglia ha bocciato sia l’idea dell’anticipo pomeridiano per ragioni comprensibili di organizzazione, che quella di aspettare martedì, data troppo vicina al prossimo turno di campionato, venerdì con lo Strasburgo. E comunque incompatibile con il ritiro voluto da De Zerbi che porta i suoi di nuovo a Roma, per consolidare lo spirito di squadra. E anche la prospettiva di giocare a inizio dicembre è stata respinta, per non caricare ulteriormente il calendario di coppe. 

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festa—  

Si gioca quindi stasera, un’ora prima dell’inizio della serata di premiazione, e quando saranno già stati resi noti i piazzamenti dal 30° all’11° posto. Il Psg inoltre ha annullato la festa inizialmente prevista al Parco dei Principi con giocatori e familiari, prima di portare tutta le delegazione al teatro Chatelet dove alla fine ci sarà il presidente Al Khelaifi accompagnato almeno dai candidati Barcola, Nevez, Doué e soprattutto Dembélé. Il numero 10 parigino infatti è infortunato come i colleghi e potrà in caso alzare il trofeo attribuito al miglior giocatore della passata stagione. A meno che a vincerlo non sia Yamal del Barcellona, per rovinare del tutto la festa ai tifosi parigini costretti a barcamenarsi con il telecomando tra la gara al Velodrome e la serata di gala di Parigi, trasmessa sul canale dell’Equipe.