Il vantaggio netto nel campionato MotoGP consente a Ducati di concentrarsi già sul futuro. Ha già vinto il titolo Costruttori e a breve porterà a casa anche quello dei piloti, per il quarto anno consecutivo. Gigi Dall’Igna e i suoi uomini vogliono restare ancora a lungo ai vertici del Mondiale, soprattutto con l’entrata in vigore del nuovo regolamento dal 2027.

Ducati tra presente e futuro

Gli uomini di Borgo Panigale da tempo stanno lavorando sia sulla Desmosedici 2026 che sulla moto 2027 completamente rivoluzionata. E non hanno nemmeno dovuto aspettare la fine della stagione MotoGP in corso per iniziare a testare le future creazioni. Meglio anticipare i tempi, d’altronde sono gli altri marchi a dover inseguire affannosamente. L’arrivo di Marc Marquez ha permesso di capitalizzare il titolo iridato con largo anticipo, potrebbe accadere nel prossimo Gran Premio in Giappone. Al secondo posto in classifica c’è un altro ducatista, Alex Marquez, con Pecco Bagnaia terzo che dovrà però difendersi dall’assalto del pilota Aprilia Marco Bezzecchi.

Nel recente test a Misano Marc Marquez ha completato 47 giri, limitandosi ad analizzare aspetti aerodinamici e diversi forcelloni, con l’intenzione di averli a disposizione per i test di Valencia ( 18 novembre), che segneranno l’inizio della prossima stagione MotoGP. Di certo il lavoro sulla moto 2026 riprenderà prima possibile, magari con qualche aggiornamento già negli ultimi GP di quest’anno… mentre quello sul 2027 continua senza sosta.

La Desmosedici GP27

E su questo argomento vediamo già impegnato da tempo il collaudatore Michele Pirro. Sarà lui a testare il pacchetto completo 2027 in uno shakedown all’inizio del 2026. Il tester è sceso in pista a Misano con una carenatura completamente nera, dove le tradizionali ali erano visibili in dimensioni ridotte, in prospettiva del nuovo regolamento che non riguarderà solo l’aerodinamica, ma soprattutto la cilindrata del motore ridotta 850cc.

Si tratta di materiale in fase embrionale, ma di certo Ducati sta giocando d’anticipo e sembra già un passo avanti rispetto alle Case avversarie. Martedì, sempre a Misano ma a porte chiuse, i team e i loro collaudatori hanno provato per la prima volta gli pneumatici Pirelli che accompagneranno questo cambio di regolamento. Come ha sottolineato Gigi Dall’Igna a Crash.net, “il cambiamento più importante non sarà il cambio delle regole, ma quello delle gomme… Questo è il punto chiave a cui dobbiamo prestare attenzione. Bisogna capire di cosa ha bisogno quella gomma per andare veloce“.

Marc Marquez si è limitato a provare qualche nuovo forcellone, ma preferisce attenersi alla base della sua attuale GP25, almeno fino a quando non vedrà assicurato il titolo MotoGP. “Una volta raggiunto l’obiettivo, saremo più flessibili“. Adesso intende andare in Giappone alla ricerca di quei tre punti che lo riconfermeranno campione del mondo. Poi ci sarà tutto il tempo per dedicarsi al futuro e pensare al rinnovo di contratto con il marchio emiliano.

Foto Mauro Stanzani