La somministrazione seguirà due modalitàFoto di Frank Meriño-8488619 da Pexels

Dal 1° ottobre riparte in Toscana la campagna di immunizzazione gratuita contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), principale causa di bronchiolite nei bambini piccoli e particolarmente pericoloso sotto l’anno di vita. L’iniziativa è rivolta ai nati dal 1° aprile 2025 e l’adesione è volontaria.

Come negli anni precedenti, sarà utilizzato un anticorpo monoclonale: introdotto nel 2022 per i bambini più fragili e prematuri, è stato esteso nel 2024 a tutti i nuovi nati, con risultati molto positivi. Infezioni e ricoveri, infatti, si sono ridotti del 90%.

La somministrazione seguirà due modalità:

• i bambini nati tra il 1° ottobre 2025 e il 31 marzo 2026, periodo di massima circolazione del virus, riceveranno l’immunizzazione direttamente nei punti nascita, prima della dimissione;

• i nati tra il 1° aprile e il 30 settembre 2025 saranno invece convocati con chiamata attiva presso l’ambulatorio del pediatra di famiglia. Se quest’ultimo non effettua la somministrazione, l’anticorpo sarà disponibile anche nei dipartimenti di prevenzione delle Asl.

Come nella passata stagione, l’immunizzazione sarà garantita anche ai bambini ad alto rischio di complicanze. La novità di quest’anno è l’estensione della profilassi anche ai piccoli non residenti e privi di domicilio sanitario (nati tra ottobre 2025 e marzo 2026), nonché ai non residenti con domicilio sanitario e pediatra di libera scelta (nati tra aprile e settembre 2025).

La Regione Toscana punta a confermare i risultati ottenuti lo scorso anno grazie al lavoro congiunto di punti nascita, pediatri di libera scelta, dipartimenti di prevenzione delle Asl ed Estar, che supporta l’acquisizione dell’anticorpo.

Dalla presidenza della giunta e dall’assessorato al diritto alla salute arriva un ringraziamento a tutte le figure coinvolte e un invito alle famiglie: aderire alla campagna significa offrire ai più piccoli una protezione concreta contro un’infezione potenzialmente grave, tutelando al tempo stesso le fasce più vulnerabili della popolazione.

FONTE: TOSCANA NOTIZIE

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