Il via libera del gup di Roma nell’ambito dell’inchiesta «Prisma». Le pene: 1 anno e 8 mesi per Andrea Agnelli, 1 anno e 2 mesi per Pavel Nedved e 1 anno e 6 mesi per Fabio Paratici

I patteggiamenti

I patteggiamenti – che vanno dagli 11 mesi a 1 anno e 8 mesi (pena sospesa) – riguardano, tra gli altri, Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici. Disposto il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, altro ex dirigente bianconero. Nel dettaglio, il gup Anna Maria Gavoni, ha dato l’ok alle pene concordate di 1 anno e 8 mesi per Andrea Agnelli, 1 anno e 2 mesi per Pavel Nedved e 1 anno e 6 mesi per Fabio Paratici. Undici mesi per altri due imputati. Disposta inoltre una multa nei confronti della società Juventus di 156 mila euro. In base a quanto si apprende, un terzo delle oltre 200 parti civili hanno trovato l’accordo risarcitorio per un importo complessivo di 1 milione e 80 mila euro. Nel procedimento si contestano, a vario titolo, i reati di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.



















































Il commento di Andrea Agnelli

 «La decisione di avanzare la richiesta di applicazione della pena, sospesa, priva di effetti civili e di sanzioni accessorie, senza riconoscimento di responsabilità, quindi coerente con la mia posizione di innocenza, è stata indubbiamente molto sofferta». È il commento di Andrea Agnelli al via libera ai patteggiamenti per gli ex vertici della Juventus nell’ambito dell’inchiesta «Prisma». «Dopo aver a lungo riflettuto, sono però convinto che rappresenti la scelta più opportuna», aggiunge Agnelli: «Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l’Italia e, in particolare, con Torino, la mia città – afferma ancora Agnelli -. Il mio impegno di investitore sul tema della transizione energetica prosegue grazie allo sviluppo del FIEE, Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica, che opera da quasi dieci anni, sotto la guida di un management esperto. Con passione continuerò, inoltre, a dedicarmi al ruolo di Presidente dell’IRCCS Istituto di Candiolo – Fondazione Piemontese per l’Oncologia, un incarico che ricopro dal 2017 e che mi rende orgoglioso, grazie al lavoro di medici e ricercatori eccezionali che quotidianamente affrontano la lotta contro il cancro, fornendo al contempo le cure per oltre trentacinquemila pazienti all’anno. Infine, da oltre due anni ormai vivo ad Amsterdam città nella quale, con la mia famiglia, abbiamo scelto di stabilirci e dalla quale costruirò i miei progetti futuri».

22 settembre 2025 ( modifica il 22 settembre 2025 | 16:26)