di
Marco Calabresi
L’accusa del grande campione svizzero: «Per facilitargli il compito campi più lenti e palline più pesanti»
Quando parla Roger Federer, si ascolta a prescindere. La leggenda svizzera, ai microfoni di Served – il podcast di Andy Roddick – ha aperto una discussione che va a toccare la rivalità che ha sostituito quella di qualche anno fa tra lui, Rafa Nadal e Novak Djokovic. Ora è quasi sempre Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, che non si incroceranno in questi giorni (lo spagnolo è a Tokyo, l’azzurro a Pechino) ma si rivedranno a Shanghai. Tema: i campi, e la possibilità che gli organizzatori dei tornei possano in qualche modo «agevolare» le finali tra i primi due giocatori del pianeta adattando le superfici alle loro caratteristiche.
«Capisco i direttori del torneo che, su indicazioni, cerchino di rendere le superfici più lente – le sue parole -. Questo avvantaggia chi deve colpire vincenti straordinari per battere Sinner, mentre se il campo è veloce può piazzarne solo un paio al momento giusto e passare. I direttori dei tornei pensano: “Preferisco avere Sinner e Alcaraz in finale, sai? In un certo senso funziona per il tennis”». Federer fa anche un paragone tra la sua epoca e quella attuale: «Ai miei tempi solo 12 tornei contavano davvero, quindi tutti giocavano sulla superficie che preferivano, e a volte non si incontravano: quelli erano i match più belli, l’attaccante contro il contrattaccante. Ora, invece, tutti giocano in maniera simile, e questo succede perché i direttori dei tornei hanno permesso con la velocità delle palline e dei campi che ogni settimana fosse praticamente uguale all’altra. Vorremmo vedere Alcaraz o Sinner sul velocissimo e poi giocare lo stesso match sul super lento, e vedere come va».
Nessuna polemica, sia chiaro, anche perché il pensiero di Re Roger sulla rivalità tra Sinner e Alcaraz è ultrapositivo: «Penso che sia straordinaria per il tennis. A mio avviso tutti sapevamo che fossero molto bravi, ma probabilmente non ci aspettavamo che dominassero in questo modo fin dall’inizio. Devo ammettere che è davvero impressionante: ma anche fantastico per il gioco. Allo stesso tempo, però, mi chiedo per quanto tempo potranno continuare così: loro la fanno sembrare facile, ma io ci sono passato e in realtà è dura».
22 settembre 2025 ( modifica il 22 settembre 2025 | 14:29)
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