A Baku, Dino Beganovic ha conquistato la sua prima vittoria in Formula 2 nella Sprint Race, scattando alla perfezione e mantenendo la leadership fino al traguardo, davanti a Browning e Dunne. Nella Feature Race, Jak Crawford ha difeso la pole dagli attacchi di Duerksen, autore di una rimonta dal 15° al 2° posto, con Beganovic terzo grazie alla penalità inflitta a Fornaroli. Minì ha chiuso quarto, mentre Martí è stato retrocesso all’11° posto per un contatto con Stenshorne.

In classifica piloti, Leonardo Fornaroli resta leader con 188 punti, seguito da Crawford (169) e Browning (161). Verschoor è quarto a 149, Dunne quinto a 130. Tra i team, Invicta Racing guida con 269 punti, ma Hitech TGR è a sole 12 lunghezze. Campos Racing è terza con 227, davanti a DAMS Lucas Oil (195) e MP Motorsport (172).

Sprint Race: Beganovic centra il primo successo

Una partenza perfetta ha spalancato le porte del primo successo a Dino Beganovic, che in Curva 1 ha preso il comando della gara e non l’ha più lasciato fino alla bandiera a scacchi. Alle sue spalle, il caos non è mancato: il poleman Rafael Villagómez e Josep María Martí si sono toccati, lasciando il messicano girato nella direzione sbagliata e costringendo il pilota della Campos al ritiro.

Dino Beganovic, Hitech TGR, Sebastian Montoya, PREMA Racing

Dino Beganovic, Hitech TGR, Sebastian Montoya, PREMA Racing

Foto di: Formula Motorsport Ltd

Poco dopo, Oliver Goethe ha perso il controllo in Curva 2 dopo aver sfiorato il muro, episodio che ha portato in pista la Safety Car. Alla ripartenza, Beganovic ha gestito con freddezza, mantenendo la leadership davanti a Montoya, mentre Leonardo Fornaroli ha superato Gabriele Minì per la sesta posizione. Il duello tra i due italiani è però durato poco: con il DRS attivo, Minì si è ripreso la posizione al giro 7.

L’azione si è infiammata quando Stenshorne, con un sorpasso deciso all’interno di Curva 3, ha strappato la seconda piazza a Montoya, quantomeno prima che un problema tecnico non lo costringesse al ritiro, causando prima una Virtual Safety Car e poi una nuova Safety Car.

Alla seconda ripartenza, con una leggera pioggia a complicare le cose, Beganovic ha nuovamente dettato il ritmo senza mai perdere la leadership. Dietro di lui, Alexander Dunne ha superato Browning per il terzo posto, ma un bloccaggio in Curva 1 gli è costato caro: Browning è tornato davanti e Minì ne ha approfittato per scalzare l’irlandese.

La lotta per il podio si è accesa negli ultimi giri. Browning ha passato Montoya per la seconda posizione, completando una doppietta Hitech, mentre Dunne ha ripreso il quarto posto da Minì. Crawford ha poi sopravanzato a sua volta l’italiano, che ha iniziato a perdere terreno, e l’uscita di scena di Montoya ha consegnato a Dunne il terzo gradino del podio.

Il vincitore della Sprint Race Dino Beganovic, Hitech TGR

Il vincitore della Sprint Race Dino Beganovic, Hitech TGR

Foto di: Peter Fox / Getty Images

All’ultimo giro, Fornaroli ha firmato uno dei sorpassi più spettacolari della gara, passando Minì all’esterno di Curva 3 per la quinta posizione, toccando però leggermente il muro. Davanti Beganovic, era ormai irraggiungibile e ha tagliato il traguardo con oltre sei secondi di vantaggio su Browning, conquistando la sua prima vittoria in Formula 2.

Dunne ha completato il podio, seguito da Crawford, Fornaroli e un sorprendente Verschoor, capace di rimontare dall’undicesima posizione. Minì ha chiuso settimo, con Martins a completare la zona punti.

Feature Race: Crawford resiste agli attacchi e vince a Baku

La Feature Race di Baku ha regalato spettacolo sin dal via. Leonardo Fornaroli, scattato dalla seconda casella, ha bruciato il poleman Jak Crawford in Curva 1, prendendo il comando. Ma il vantaggio è durato poco: già al secondo giro, l’americano si è ripreso la posizione su Gabriele Minì.

Luke Browning, partito male, è scivolato dall’ottava posizione e un errore in Curva 16 ha permesso a Dino Beganovic di passarlo. Al quarto giro Fornaroli aveva 2,2 secondi di margine su Crawford, ma la gara ha preso una svolta al quinto passaggio: Stenshorne è finito contro le barriere dopo un duello con Martí, causando l’ingresso della Safety Car.

Quasi tutti i piloti partiti con la mescola più tenera hanno approfittato della neutralizzazione per effettuare il pit stop obbligatorio e cambiare gli pneumatici. Minì è rientrato in pista davanti a Crawford e Martí, mentre Fornaroli è sceso in quarta posizione. Alla ripartenza, il pilota PREMA ha mantenuto la testa, ma un errore in Curva 16 gli è costato caro: Crawford lo ha superato, salvo poi essere ripassato da Minì grazie alla scia.

Fornaroli, nel frattempo, ha perso terreno, venendo superato da Alexander Dunne per la quinta posizione. Al decimo giro, Crawford ha sfruttato il DRS per riprendersi la leadership su Minì. Due giri più tardi, Fornaroli ha tamponato Dunne in Curva 1, spedendo il rivale fuori pista: l’italiano è scivolato in decima posizione e ha ricevuto una penalità.

La lotta per il podio si è accesa: Duerksen, approfittando dell’incidente, è salito quarto e al giro 17 ha superato Martí per la terza piazza. L’italiano ha poi perso terreno, venendo scavalcato sia da Duerksen che da Fornaroli, con Beganovic in rimonta fino al quinto posto. Lo svedese ha poi passato Minì per la quarta posizione.

Davanti, Duerksen ha iniziato a ridurre il distacco da Crawford, portandosi a mezzo secondo a tre giri dalla fine. Nonostante il DRS, il pilota della AIX non è riuscito a trovare lo spazio per l’attacco decisivo. Crawford ha così difeso il comando fino alla bandiera a scacchi, conquistando la sua terza vittoria stagionale nella Feature Race.

Duerksen ha completato una rimonta straordinaria dal 15° al 2° posto, mentre Beganovic ha ereditato il terzo gradino del podio grazie alla penalità di Fornaroli, scivolato quinto dietro a Minì. Martí, inizialmente sesto, è stato retrocesso all’11° posto per un contatto con Stenshorne, mentre Cian Shields ha ricevuto una penalità per non aver rallentato sotto bandiera gialla, restando comunque 18°.