Accolta la richiesta di patteggiamento formalizzata lo scorso giugno dai legali degli ex vertici della Juventus in merito all’inchiesta Prisma sui conti della società, in particolare su plusvalenze e manovra stipendi nel triennio 2019/21. Il Gup di Roma ha dato il via libera disponendo anche il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene. Le accuse contestate nell’inchiesta sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. Il fascicolo era stato trasferito da Torino a Roma per ragioni di competenza territoriale.
Il dettaglio dei patteggiamenti
Nel dettaglio, il gup Anna Maria Gavoni, ha dato l’ok alle pene concordata di 1 anno e 8 mesi per Andrea Agnelli, ad 1 anno e due mesi per Pavel Nedved e ad 1 anno e sei mesi per Fabio Paratici. Undici mesi per altri due imputati. Disposta inoltre una multa nei confronti della società Juventus di 156 mila euro. In base a quanto si apprende un terzo delle oltre 200 parti civili hanno trovato l’accordo risarcitorio per un importo complessivo di un milione e 80 mila euro
La dichiarazione di Andrea Agnelli
“Ribadisco oggi il profondo rispetto per le Autorità competenti chiamate a valutare il mio operato, nella piena consapevolezza che le inchieste sportive e penali costituiscono sul piano personale, un capitolo molto gravoso, ma anche un utile spunto di analisi per il futuro. La decisione di avanzare la richiesta di applicazione della pena, sospesa, priva di effetti civili e di sanzioni accessorie, senza riconoscimento di responsabilità, quindi coerente con la mia posizione di innocenza, è stata indubbiamente molto sofferta. Dopo aver a lungo riflettuto, sono però convinto che rappresenti la scelta più opportuna, considerando che questo procedimento penale, avviato ormai quasi quattro anni fa, si trova ancora nella fase iniziale dell’udienza preliminare e l’alternativa sarebbe stata un limbo destinato a trascinarsi ancora per moltissimo tempo. Avendone quindi oggi l’opportunità, ritengo giusto porre fine a questo lungo periodo nel pieno rispetto delle procedure. Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l’Italia e, in particolare, con Torino, la mia città. Il mio impegno di investitore sul tema della transizione energetica prosegue grazie allo sviluppo del FIEE, Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica, che opera da quasi dieci anni, sotto la guida di un management esperto. Con passione continuerò, inoltre, a dedicarmi al ruolo di Presidente dell’IRCCS Istituto di Candiolo – Fondazione Piemontese per l’Oncologia, un incarico che ricopro dal 2017 e che mi rende orgoglioso, grazie al lavoro di medici e ricercatori eccezionali che quotidianamente affrontano la lotta contro il cancro, fornendo al contempo le cure per oltre trentacinquemila pazienti all’anno. Infine, da oltre due anni ormai vivo ad Amsterdam città nella quale, con la mia famiglia, abbiamo scelto di stabilirci e dalla quale costruirò i miei progetti futuri”