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Simone Lanari, Luca Lunedì, Simone Dinelli e Ivana Zuliani

A Firenze alle 15.30 la «Passeggiata rumorosa» degli studenti universitari, alle 20.30 l’«Urlo per Gaza» organizzato dal Collettivo di Fabbrica Gkn alle Piagge. Sassaiola davanti alla azienda Leonardo

Firenze, Pisa e Livorno scendono in piazza per la tragedia di Gaza e bloccano autostrade, superstrade e porti.

Livorno

Lunghissime code al varco Valessini, uno degli accessi doganali del porto di Livorno, dove da stamani alle sei migliaia di manifestanti si sono riuniti in presidio rallentando e bloccando i flussi in entrata e uscita dei mezzi, auto pullman e tir per lo sciopero generale indetto dall’Usb per Gaza. 



















































Dal sindacato Usb con lo sciopero  chiedono «la rottura immediata delle relazioni con lo Stato terrorista di Israele, che è il modo concreto con cui l’Italia può e deve reagire al conclamato genocidio in atto». «Il presidio – ha detto Giovanni Ceraolo da Usb Livorno – che deriva dallo sciopero nazionale di tutte le categorie è partito a Livorno alle 6 di mattina sta vedendo l’arrivo continuo di diverse centinaia di persone, e si stanno bloccando i vari varchi doganali del porto. Noi siamo in sciopero per la questione di Gaza, per la Flotilla, ma anche perché qui a Livorno è previsto l’arrivo di una nave americana carica di armi per domani sera, la Slnc Severn. Quindi una nave che è stata utilizzata per il trasporto di materiale bellico per Israele, quindi siamo qui anche per denunciare questo». 

Pisa, manifestanti in FiPiLi

I manifestanti in corteo per Gaza a Pisa hanno invaso la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, bloccando il traffico in direzione mare. Migliaia di persone hanno fatto accesso alla superstrada dallo svincolo nei pressi dell’aeroporto e occupato completamente la corsia in direzione mare, paralizzando il traffico, mentre in direzione di Firenze il traffico, pur rallentato per la curiosità degli automobilisti, scorre regolarmente. 

Dopo circa un’ora i manifestanti hanno abbandonato la FiPiLi

A Lucca

A Lucca la protesta per la Palestina si è svolta nel pomeriggio di lunedì, richiamando una grande folla stimabile in alcune migliaia di persone. Fra di loro, tantissimi studenti ma non solo: presenti anche molti lavoratori. Il corteo, aperto da un’Ape car e contraddistinto da diversi cartelli, striscioni e una maxi bandiera della Palestina, ha attraversato via Fillungo – “salotto buono” della città -, per poi recarsi verso altre vie e piazze. I manifestanti hanno lanciato numerosi slogan per chiedere la liberazione della Palestina, uscendo poi dal centro storico da Porta Sant’Anna e bloccando temporaneamente la circolazione stradale lungo i viali di circonvallazione cittadina.

Sempre a Lucca, occupata anche la stazione ferroviaria da circa 500 persone, con blocco dei treni.

Firenze, il corteo dei sindacati di base «paralizza» il casello dell’A1

«Blocchiamo tutto per Gaza». Diecimila persone, secondo gli organizzatori, al corteo per Gaza partito da Calenzano, per raggiungere l’azienda Leonardo. 

In testa alla manifestazione i giovani palestinesi e i sindacati di base Usb. Il paventato blocco dell’autostrada di fatto è in corso: i manifestanti non sono andati sull’A1, ma visto che hanno invaso la rotonda davanti al casello, hanno creato una lunga fila di auto in attesa di uscire dall’Autosole a Calenzano, paralizzando il casello.

Nella tarda mattinata, i manifestanti sono andati a protestare alle Officine Leonardo. Momenti di tensione, con un piccolo gruppo di manifestanti che hanno aperto un varco nell’inferriata di Leonardo, la polizia nel piazzale interno avanza e dal corteo parte una sassaiola sugli agenti.

Obiettivo, hanno aggiunto i manifestanti, è quello di «bloccare la logistica di guerra che rende possibile il genocidio del popolo palestinese».

A Firenze gli studenti di alcune scuole superiori, come Machiavelli Capponi, Sassetti Peruzzi, Pascoli e Porta Romana, si sono riuniti di fronte alla sede del Machiavelli per poi sfilare in corteo (in concomitanza con la manifestazione di Calenzano) verso il consolato Usa.

«Lo sciopero del 22 settembre diventa il primo passo per costruire una mobilitazione permanente in difesa della missione umanitaria più grande degli ultimi decenni, quella della Global Sumud Flotilla e per la Palestina e che nasce dallo sciopero sui posti di lavoro e le scuole» dicono gli studenti.
«Non accettiamo più la violenza della routine dell’indifferenza, questa subdola e criminale routine che rende i nostri cervelli e i nostri corpi impassibili a ciò che sta accadendo a Gaza: svegliarsi la mattina, andare a scuola, studiare il pomeriggio, uscire qualche ora e andare a dormire per svegliarsi di nuovo e andare a scuola. Tutto ciò rischia di renderci insensibili, incapaci di agire per un popolo che da due anni ci sta chiedendo disperatamente di agire per fermare il genocidio e di supportare la loro eroica resistenza, determinata, per restare nella propria terra».

Per questo «abbiamo deciso che quello che possiamo fare è bloccare le lezioni, rompere questa routine e andare in strada.
E per questo abbiamo deciso che durante la giornata di sciopero torneremo pacificamente al Consolato Generale degli Stati Uniti. La più grande istituzione nella nostra città che persevera a spada tratta nel difendere politicamente ed economicamente il genocidio»

Le modalità dello sciopero

Per quanto riguarda lo sciopero, proclamato dai sindacati di base, sono coinvolti tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata lavorativa con possibili ripercussioni sui servizi al cittadino comprese le scuole che potrebbero non garantire lo svolgimento delle lezioni e sui trasporti sia locali che nazionali.

Lo sciopero riguarda treni, autostrade e navi mentre sarà escluso il trasporto aereo ma con orari e modalità diverse in base al settore.

Per i treni lo stop va dalle 21 di domenica fino alle 21 di oggi; per il trasporto pubblico locale, marittimo, merci e logistica durerà 24 ore ma con varie modalità; per i taxi da mezzanotte alla mezzanotte di domani; per le Autostrade: dalle 22 di domenica 21 settembre fino alle 22 del 22 settembre; per i porti sciopero per l’intera giornata; per i vigili del fuoco lo sciopero sarà di quattro ore e inizierà, per il personale turnista, alle ore 9 e terminerà alle ore 13, mentre sarà dell’intera giornata per il personale giornaliero e amministrativo.

I Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino osserveranno tre giorni di lutto cittadino simbolico da domenica 22 a mercoledì.


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22 settembre 2025 ( modifica il 22 settembre 2025 | 20:14)