Capaci di cogliere il cambiamento intravvedendo il bisogno del territorio e di concretizzarlo in azione. Un valore aggiunto che ha tracciato la storia e l’evoluzione dei farmacisti e delle farmacie italiane, a partire da quelle lombarde, prime interpreti della Farmacia dei Servizi, baluardo a tutela della salute e del benessere dei cittadini, che hanno “guidato la rotta” dell’intera compagine da Nord a Sud del Paese.

Nuovi servizi, proposte vaccinali in crescita, dall’antinfluenzale all’anti-covid, dal vaccino contro pneumococco, dTP (Difterite-Tetano-Pertosse acellulare) all’HPV (Papilloma Virus Umano) erogabili nelle farmacie lombarde e in alcune ATS del territorio dopo la recente delibera della Giunta di Regione Lombardia approvata il 15 settembre 2025.

Nuove tecnologie – telemedicina, dematerializzazione della ricetta, firma elettronica -, prestazioni di prima istanza, piattaforme per la condivisione del Fascicolo Sanitario Nazionale hanno segnato il passo verso l’innovazione.

Soft skills, empatia, ascolto del cittadino, counselling, alta formazione, sviluppo di nuove competenze hanno innalzato l’indice di gradimento del presidio presso l’intera popolazione, indipendentemente da età e genere. Capacità di fungere da ponte tra i grandi ospedali e il territorio, intessendo proficue relazioni con medici di medicina generale e specialisti. Educatori di comportamenti sani e attivi, monitor per l’aderenza terapeutica, ricognizione terapeutica.

Il valore di servizio, prestazionale e umano, della farmacia è destinato a crescere e a sostenere le sfide prioritarie, la prevenzione in primo luogo, con un contributo importante alla sostenibilità del Sistema Salute e del Servizio Sanitario Nazionale.

È il messaggio emerso, in maniera corale da tutti gli stakeholder – farmacisti, clinici, istituzioni, aziende farmaceutiche – in occasione dell’evento annuale “Il contributo della farmacia dei servizi in Lombardia: prevenzione, screening e gestione delle cronicità”, patrocinato da Regione Lombardia e dal Comune di Milano, realizzato da Federfarma Lombardia e The European House-Ambrosetti che si è tenuto a Milano il 19 Settembre.

La centralità della farmacia nello scenario attuale

La farmacia dei servizi, dal 2018 anno del lancio della sperimentazione, si è rilevata risposta, concreta, fattiva, indispensabile per il territorio ai bisogni di cronicità, all’aumento delle patologie oncologiche, all’assistenza incrementale del numero di anziani e gradi anziani. Servizi che sono cresciuti a misura e in relazione all’intero patient journey: dai vaccini per la prevenzione primaria, agli screening di diagnosi precoce condotti e/o raccolti in farmacia, alle prestazioni di primo livello come ECG, Holter cardiaco e pressorio, alla dispensazione assistita dei farmaci, prima mission di farmacisti e farmacia.

Opportunità e offerte al cittadino cui la categoria, tutta, ha saputo far fronte pur in carenza di risorse umane e di un adeguato ricambio generazione, qualificando il presidio al centro di un ecosistema virtuoso che collabora e promuove benessere e prevenzione, che prosegue nel monitoraggio del trattamento e nel follow up, facendo leva su competenze e specificità della farmacia.

Capillarità dei presidi, dislocati sull’intero territorio nazionale, compreso nelle aree più disagiate o rurali del paese, prossimità al cittadino con una media di 1 farmacia ogni 2.920 abitanti e una attività di massima efficienza, fino a portare oggi i prodotti medicinali al domicilio del cittadino più fragile.

Non ultimo la professionalità dei farmacisti capaci di intessere con la popolazione, rapporti fiduciari e fidelizzanti. «Sono orgogliosa di questi risultati, preziose opportunità di prevenzione che vanno incontro alla domanda di salute dei cittadini, non solo lombardi – dichiara Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia – contribuendo a rendere sempre più concreto quel modello di assistenza di prossimità imprescindibile per il futuro del nostro Servizio Sanitario (SSN), supportato dalla continua crescita delle prestazioni in telemedicina che concorrono ad alleggerire la pressione sugli ospedali, favorendo la sostenibilità del SSN».

Gli orientamenti futuro

In un viaggio di continuità, in risposta all’evoluzione del contesto socio-demografico e dei nuovi bisogni clinici, la farmacia è destinata a rappresentare un asset fondamentale per il SSN: un approccio sempre più (in)centrato sul paziente, una integrazione sempre più consolidata con e sul territorio, un ruolo di coordinamento fra medici, infermieri, specialisti e altri operatori di salute sono leve trainati.

Cruciale è il ruolo che la farmacia potrà continuare a svolgere in tema di educazione al cittadino, promuovendo prevenzione e stili di vita sani in tutte le fasce di età dalla pediatrica, in cui all’interno del presidio possono essere organizzate iniziative dedicate ai giovani per fare cultura su vita sana, esercitata dall’alimentazione e dall’attività sportiva, contrastando l’insorgenza di patologia che germinano nell’infanzia per manifestarsi in età adulta, come sovrappeso, obesità, patologie metaboliche, dal diabete ai disturbi cardiovascolari e altre condizioni di cronicità, ma anche iniziativa per il contrasto all’antibiotico resistenza, educando a un uso corretto di questa classe di farmaci fin dalle fasce più giovani, così come in età geriatrica.

Anche in questa fase della vita la prevenzione gioca un ruolo cruciale in un contesto di longevità sana. Ruolo prezioso e importante potrebbe essere svolto dal farmacista, nell’ambito di progetti dedicati, tramite screening veloci, di misurazione del disagio/capacità cognitive ad esempio, all’interno delle Case di Comunità o in altri specifici setting.

Non ultimo con una nuova mission, il farmacista potrebbe essere coinvolto, in affiancamento al medico nella ricerca clinica, dopo l’importante supporto di coordinamento e reclutamento della popolazione e di ricognizione dato al progetto “CV-Prevital” per la prevenzione cardiologica, studio innovativo che si avvale anche dell’utilizzo di nuove tecnologie, promesso dal Centro Cardiologico Monzino IRCCS.

Cambiamento normativo

Il raggiungimento di nuovi traguardi e la concretizzazione delle aspettative della farmacia richiedono un nuovo inquadramento normativo, percepito dalla politica e in questa direzione vanno le imminenti o prossime disposizioni di legge:

  • L’allocazione di risorse ad hoc per stabilizzare il ruolo della farmacia dei servizi all’interno del SSN: «È fondamentale costruire un SSN che investa in salute attraverso i suoi attori – dichiara Marco Alparone, vice presidente e assessore al Bilancio di Regione Lombardia – ottimizzando le risorse disponibili, potenziando l’offerta di servizi, garantendo al contempo sostenibilità economico-finanziaria nel lungo periodo».
  • La finalizzazione della Delibera di Giunta XII/4987: approvata a settembre scorso, introduce all’interno delle farmacie lombarde la possibilità di somministrare i vaccini contro difterite-tetano-pertosse e HPV, e la consegna di questi da parte delle farmacie ai medici di medicina generale (MMG) e ai pediatri di libera scelta (PLS). La delibera estende, inoltre, a tutte le ATS della Lombardia l’offerta in farmacia del vaccino antipneumococcico destinato agli over 65. Quest’ultima campagna prenderà avvio il 13 ottobre, in concomitanza con quella antinfluenzale. «La decisione di Regione Lombardia di affidare ai farmacisti anche la vaccinazione antipneumococcica e la somministrazione dei vaccini contro difterite-tetano-pertosse e HPV – sottolinea Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) – conferma la volontà di mettere la prevenzione al centro, puntando su un presidio vicino, accessibile e affidabile tale da incentivare una più ampia adesione alle campagne vaccinali. È una scelta che valorizza ulteriormente la prossimità e la professionalità del farmacista che, grazie ai servizi di telemedicina e alle analisi di prima istanza, contribuisce in modo decisivo anche alla prevenzione cardiovascolare».
  • Convenzioni moderne, tramite un Testo Unito, e nuove strategie di investimento delle risorse, ma anche l’implementazione di strategie per misurare il valore generato dalla farmacia dei servizi e dai farmaci innovativi. «La disponibilità di nuovi farmaci – aggiunge Emanuele Monti, presidente della Commissione Welfare del Consiglio Regionale della Lombardia e Componente esecutivo del CdA di AIFA – resa possibile dal passaggio di alcuni medicinali dalla distribuzione ospedaliera diretta alla dispensazione in farmacia, favorirà una maggiore aderenza alle terapie, con ricadute positive sia sulla salute dei cittadini sia sulla sostenibilità del SSN».
  • L’incentivazione e la promozione delle tecnologie digitali: insieme all’intensificazione delle attività di screening e delle campagne vaccinali, l’innovazione tecnologica contribuirà a rafforzare l’assistenza territoriale, confermando il ruolo della farmacia come punto di accesso semplice, capillare e affidabile a un’ampia gamma di prestazioni socio-sanitarie.

Incentivare l’asse ospedale territorio

«Una misura efficace – commenta Mario Melazzini, direttore generale al Welfare di Regione Lombardia – per garantire equità di cure a tutti i cittadini italiani» che promette anche l’allocazione di fondi dedicati ai nuovi progetti e orientamenti della Farmacia dei Servizi.

Perché investire nella farmacia

«La letteratura scientifica suggerisce che ogni euro speso in prevenzione genera un ritorno di 14 euro per il sistema sanitario e l’economia – conclude Daniela Bianco, partner e responsabile Area Healthcare di The European House-Ambrosetti-. Nel nuovo regime di Governance europea, la spesa sanitaria, in particolare quella destinata alla prevenzione, può essere considerata un investimento in sicurezza sociale, allo stesso modo degli investimenti in difesa, digitale e green non generando un deficit ma offrendo maggiore flessibilità agli Stati Membri, a partire dall’Italia caratterizzata da un elevato indebitamento».