PORTO SAN GIORGIO Settemila presenze grazie al gemellaggio con Nymburk. È grato il sindaco, Valerio Vesprini: «Numeri importanti che servono per destagionalizzare». Il gemellaggio, era stata un’intuizione di Felice Chiesa e a distanza di anni, ha continuato a funzionare e a portare presenze, un’idea che è stata portata avanti anche da quest’amministrazione. Questi turisti dalla Repubblica Ceca, alloggiano sempre presso La Capannina, il gruppo salutato ieri ed in partenza, era composto da un corso di studi in medicina.

APPROFONDIMENTI

I rapporti

«Siamo in rapporti ottimi con il sindaco di Nymburk, -ha ripetuto Vesprini- cosa che ci consente di avere moltissime presenze in città in un periodo di bassa stagione. Arrivano gruppi sia di studenti ma anche famiglie e anziani, scuole. È un turismo che poi riguarda lo sport perché frequentano campi da tennis e beach volley, la cultura, l’istruzione. Solo per il mese di settembre, a Porto San Giorgio, ci sono state più di 7 mila presenze grazie a questo gemellaggio dalla regione Boemia. Per noi, questo rapporto è importante e continua la volontà da parte dell’amministrazione di portarlo avanti. Questa mattina (sabato) abbiamo raggiunto il gruppo in partenza, li abbiamo salutati e abbiamo omaggiato le professoresse che li accompagnavano della guida turistica di Porto San Giorgio».

Partito questo gruppo, ne arriverà un altro. Per continuare a puntare sull’aumento di presenze turistiche «serve lavoro di squadra -ha chiarito il primo cittadino- non solo da parte degli amministratori ma coinvolgendo tutto il territorio. Se pensassimo solo a Porto San Giorgio, non sarebbe sufficiente. Quest’anno siamo riusciti a fare il progetto La costa die borghi (con Porto Sant’Elpidio, Fermo, Altidona, Pedaso e Campofilone) per pubblicizzare l’intero territorio. Porto San Giorgio ha il mare, i negozi, la vita notturna e una parte di storia ma poi vicino c’è Torre di Palme e gli altri centri. Ma se non riesci a lavorare in squadra, da soli si fa ben poco. Sì, si può puntare su eventi singoli come Miss Italia ma c’è bisogno di lavorare in sinergia tra territorio e operatori, come gli albergatori. Considerato che anche il turismo non è più lo stesso di 20 anni fa, con la vacanza standard di due settimane ma si fanno vacanze molto più brevi con altre esigenze, scegliendo strutture come i B&B e altre strutture cresciute fuori dalla città».

Gli investimenti

«Gli alberghi – prosegue – sono ancora importanti ma fanno fatica ad investire per dare servizi in più. Per questo, c’è da fare un discorso molto più ampio a 360 gradi che riguarda la promozione degli eventi, i servizi, la sostenibilità ambientale, l’enogastronomia. Invece, se si ragiona ancora a comparti stagni o singoli comuni, si fa ben poco. Con La costa dei borghi siamo appena partiti, siamo agli step iniziali, il marchio sarà da pubblicizzare».