Passo dopo passo, anche DAZN sta riempiendo di contenuti le sue reti, in modo da affiancare agli avvenimenti sportivi anche una linea editoriale. È iniziato così «Fuoriclasse», una domenica sportiva dedicata al campionato di seria A e condotta da Diletta Leotta. Hanno tutte le partite (testo), era giusto che incominciassero a lavorare anche sul contesto.
Grande attesa, studio avveniristico, fastosa cornice per la partita della sera (Inter-Sassuolo per la cronaca), ospiti in studio: come è andata? Sinceramente meglio del previsto: per dire, Diletta Leotta, spigliata e informata, rappresenta il modello che alcune storiche conduttrici Rai hanno invano rincorso; Bobo Vieri, la cui prima battuta è stata «mi sono vestito da fuoriclasse», è andato oltre la sua analisi più profonda («shave like a bomber») dimostrando, se non altro, impegno; Massimo Ambrosini è uno dei pochi membri dell’accademia del commento, sentirei solo lui.
«Fuoriclasse» mi ha servito un’illuminazione che cerco di fare mia. In collegamento da San Siro, c’era Andrea Stramaccioni che ha fatto una interessante analisi della partita, prima che questa iniziasse. Ecco, questo dovrebbe essere il compito delle «seconde voci», dei commentatori: analisi prima della partita, analisi durante l’intervallo, analisi nel dopo partita. E silenzio durante l’incontro. Orami la telecronaca a due è fuori controllo, ha fatto il suo tempo: di voce ne basta una, possibilmente discreta. Pierluigi Pardo basta e avanza.
Nel dopo partita ho intravisto anche Alessandro Cattelan, in giacca e cravatta, spero per fare il verso a Bobo Vieri. Stavo più attento ad altro: una trasmissione è innovativa non solo perché si avvale di uno studio virtuale o della possibilità di collegarsi con i campi di gioco ma perché offre qualcosa che prima non c’era, come è successo con «Calciomercato l’originale».
Nella seconda parte «Fuoriclasse» è un programma non molto diverso dalla «Domenica sportiva» o dal Club privato di Fabio Caressa: interviste, commenti, chiacchiere e distintivo.
È in quel settore che bisognerebbe lavorare ancora un po’ per essere fuori dalla classe.
22 settembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA