ROMA – Meno pressing a tuttocampo, più equilibrio e compattezza. Gian Piero Gasperini è stato costretto a uscire dalla sua zona comfort, quindi ad allontanarsi leggermente dal suo credo tattico per riuscire a dare una maggiore stabilità alla sua Roma tra attacco e difesa. E se la fase offensiva ha ancora bisogno di rodaggio (e dei rientri di Bailey e Dybala), la difesa continua a rimanere il grande punto di forza della squadra grazie ai suoi interpreti e a un sistema tattico che le permette di esprimersi al meglio. Mai la Roma è stata così solida in questi ultimi anni come nel 2025. Grazie al lavoro organizzato prima da Ranieri, che ha sempre pensato prima a non prenderle e poi a darle, e poi dagli accorgimenti di Gasperini che vuole dai suoi difensori una linea più alta e anticipi determinanti per capovolgere immediatamente l’azione. I suoi uomini stanno rispondendo bene, salvo qualche sbavatura (come quella di Mancini nel derby), e stanno raccogliendo i frutti di un lavoro straordinario svolto in tutto l’anno solare.
Difesa super
E definire quella della Roma la migliore difesa d’Europa non è soltanto un modo di dire, ma la pura verità. Nell’anno solare in corso, la squadra giallorossa ha sia la miglior difesa che il maggior numero di clean sheet nei top 5 campionati europei. Tra la seconda parte dello scorso campionato e queste prime quattro giornate del nuovo, la Roma ha incassato soltanto 12 gol in 24 partite e nessuno ha fatto meglio: dietro ci sono squadre come il Napoli (16), il Bilbao (18), il Barcellona, l’Arsenal e l’Atalanta (20), il Bayern Monaco, lo Strasburgo e il Real Madrid (22), il Manchester City e l’Atletico Madrid (23). Tutte o quasi difese da Champions, per questo il fatto che la Roma sia ancora relegata in Europa League stona con i suoi numeri da record. Come il dato dei clean sheet. Dodici quelli della Roma nel 2025, in pole davanti a tutte le altre grandi d’Europa come Barça, Napoli, Bayern, Atletico e Real.
I leader della retroguardia
Numeri che sono frutto del lavoro tattico ma anche della qualità dei singoli. E su questo aspetto la Roma ha fatto centro a rinnovare il contratto a Svilar e a non cedere N’Dicka in estate. Il portiere si è rivelato essenziale per il percorso giallorosso nella passata e nella nuova stagione, è stato nominato il migliore dello scorso campionato e ha ricominciato così come aveva terminato: parate e salvataggi provvidenziali, uniti alla sicurezza di avere davanti una linea difensiva di assoluto livello. Mancini e N’Dicka i pilastri, Celik ed Hermoso pedine affidabili: a loro si aggiunge naturalmente il lavoro di sostegno delle fasce e dei centrocampisti che garantiscono quantità e qualità nella copertura della porta. Gasperini non può che essere soddisfatto del lavoro arretrato. Insomma, la difesa è blindata, ora tocca all’attacco far volare la Roma.
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