Il podio conquistato da Carlos Sainz a Baku è un risultato di enorme importanza per lo spagnolo. La stagione di transizione non è stata semplice: tra difficoltà di adattamento e una buona dose di sfortuna, il madrileno non era mai riuscito finora a esprimere al massimo il potenziale della sua Williams. Eppure, il talento del pilota non è mai stato messo in discussione: la gara azera lo ha finalmente confermato, consegnandogli un terzo posto che pesa come una vittoria.
La fiducia di James Vowles
Il team principal della Williams, James Vowles, ha fortemente voluto Sainz in squadra. Ne ha riconosciuto il valore e la capacità di fare la differenza anche in un contesto difficile. L’occasione giusta è arrivata in un weekend caotico: la qualifica di Baku è stata segnata da ben sei bandiere rosse e Sainz ha sfiorato la pole position, cedendo solo al “Super Max” Verstappen. Nonostante questo, la seconda posizione in griglia ha permesso allo spagnolo di impostare una gara concreta, premiata con un podio che ha preceduto persino Lewis Hamilton, oggi al volante della Ferrari.
Un traguardo raro nella storia della F1
Il terzo posto a Baku non è solo un risultato di classifica, ma un traguardo che proietta Sainz in una dimensione storica. Con questo podio, infatti, lo spagnolo diventa il secondo pilota nella storia della Formula 1 a salire sul podio con i tre team leggendari della categoria: McLaren, Ferrari e Williams. L’unico altro ad esserci riuscito è Alain Prost, quattro volte campione del mondo e autore di 106 podi complessivi, di cui 63 con McLaren, 14 con Ferrari e 12 con Williams.
Il confronto diretto con Prost è inevitabile. Certo, i numeri sono molto diversi: Sainz ha totalizzato finora 28 podi, con due in McLaren, ben 25 in Ferrari e ora uno con Williams. Ma il fatto che il madrileno sia riuscito a entrare in questo club esclusivo testimonia non solo la sua costanza, ma anche la sua capacità di adattarsi a contesti e sfide diverse. Il podio di Baku rappresenta anche una ventata di entusiasmo per la Williams, che da tempo inseguiva un risultato di prestigio. Vedere Sainz salire sul podio nel primo anno con la squadra è un’iniezione di fiducia per il progetto di rilancio del team.