La giudice per l’udienza preliminare (GUP) di Roma Anna Maria Gavoni ha accolto le richieste di patteggiamento presentate da Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici, ex dirigenti della Juventus indagati in un’inchiesta riguardante presunte plusvalenze false nella compravendita dei giocatori (cioè l’aver manipolato il valore di mercato dei calciatori per ottenere benefici finanziari illeciti). Per Maurizio Arrivabene, ex amministratore delegato della società, è stato disposto il non luogo a procedere, ed è quindi stato prosciolto.
Le pene patteggiate sono 1 anno e 8 mesi per Agnelli, che era il presidente della Juventus, 1 anno e 2 mesi per Nedved, che era il vicepresidente, e 1 anno e 2 mesi per Paratici, ex direttore sportivo. Altri quattro imputati, sempre dirigenti della società, hanno patteggiato pene tra 11 mesi e 1 anno e 6 mesi. Erano accusati di aggiotaggio (cioè la diffusione di notizie false per influenzare il valore di strumenti finanziari, come le azioni, e di merci), ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. La Juventus ha ricevuto una multa di 156 mila euro. L’agenzia Ansa scrive anche che un terzo delle oltre 200 parti civili ha trovato un accordo per ottenere un risarcimento per un importo complessivo di un milione e 80mila euro.
A novembre 2022 per via dell’inchiesta Agnelli, Nedved e gli altri componenti del consiglio d’amministrazione del club si erano dimessi dai loro incarichi (Arrivabene si era dimesso dal consiglio ma aveva mantenuto temporaneamente il suo incarico).
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