“Andy Diouf è l’ultimo dei volti nuovi del mercato dell’Inter ancora da scoprire”, scrive La Gazzetta dello Sport
“All’appello manca solo il ragazzo con la D. Andy Diouf è l’ultimo dei volti nuovi del mercato dell’Inter ancora da scoprire”. Apre così l’articolo de La Gazzetta dello Sport su Andy Diouf, centrocampista acquistato dall’Inter ad agosto per rinfoltire il centrocampo.
Fin qui Diouf ha giocato solo 11′, gli ultimi del match stravinto dai nerazzurri contro il Torino a San Siro. Dopo, sono arrivate quattro panchine consecutive e zero minuti per il centrocampista ex Lens. Diouf, classe 2003, rende meglio da mezzala e la conferma è arrivata dallo stesso Chivu:
“Chivu ne ha parlato in sala stampa prima della sfida col Sassuolo: “Andy una mezzala, ma può fare anche il mediano in un centrocampo a due. Da play non ho ancora avuto modo di verificare”. Il piano è regalargli minuti in modo graduale senza bruciarlo. Diouf è stato uno dei perni del Lens di William Still, 33 anni, oggi al Southampton, uno degli allenatori più giovani e più intriganti d’Europa. Due i concetti chiave del suo mondo: pressing alto e densità in mezzo. I francesi, almeno fino all’anno scorso, plasmavano il gioco su una sorta di 3-2-5, con gli esterni altissimi e due mediani dalla doppia veste, sia interditori sia incursori.
Diouf era uno dei loro, e ha sempre predicato entrambe le vie. Tra i centrocampisti Under 21 della Ligue 1 è stato il secondo per media di “progressive carries” a partita, 3,3. Si tratta dello spazio in cui un giocatore porta la sfera in avanti e crea progressione. Andy ama inserirsi e buttarsi in avanti. Lo conferma la sua media di almeno tre progressioni a partita nella trequarti avversaria. L’Inter non vede l’ora di vederle anche a San Siro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA