di
Marco Calabresi
L’ultima volta che Berrettini aveva vinto una partita aveva tutto il pubblico a trascinarlo. Era successo al Foro Italico, contro il britannico Fearnley il 10 maggio scorso
Centotrentasette lunghissimi giorni. L’ultima volta che Matteo Berrettini aveva vinto una partita aveva tutto il pubblico a trascinarlo: dal Foro Italico, e dal successo contro il britannico Fearnley del 10 maggio, a quello di Tokyo contro lo spagnolo Jaume Munar. Un 6-4 6-2 in un’ora e 36′ che porta Berrettini agli ottavi di finale, dove se la vedrà contro il giapponese Mochizuki o contro Casper Ruud, quel giocatore contro cui era nuovamente iniziato il suo calvario durante gli Internazionali Bnl d’Italia, con l’ennesimo infortunio agli addominali che tra l’altro gli erano costati il ritiro anche un anno fa proprio nella capitale giapponese contro Fils.
Non è tanto il risultato a far sperare nell’ennesima rinascita di Berrettini, ma i numeri della vittoria: otto palle break salvate, 32 colpi vincenti di cui 23 con il diritto, il colpo che – assieme al servizio – lo ha trascinato fin dentro la Top 10 e che, per esempio, era mancato nel primo match giocato dopo il suo rientro, quello perso ad Hangzhou contro Svrcina. In un momento in cui il tennis italiano stravince nelle competizioni a squadre e punta ad avere due giocatori (Sinner e Musetti) e una giocatrice (Paolini) nelle rispettive Finals, di uno come Berrettini c’è sempre bisogno: aveva provato a rientrare in campo a Wimbledon, il torneo che lo aveva consacrato, ma il suo ritorno era durato il tempo di una partita, quella persa contro il polacco Majchrzak. «Sono stanco, devo decidere cosa fare del mio futuro», aveva detto dopo quel match, in cui parlando della sua testa aveva ammesso come forse si fosse «rotta anche quella».
Fuori dal campo, Berrettini ha ritrovato la serenità con Vanessa Bellini, ballerina conosciuta durante un concerto dell’amico rapper Marracash. La strada per la felicità in campo, con la racchetta in mano, Matteo – nel frattempo scivolato al numero 56 del mondo – l’ha invece imboccata di nuovo a Tokyo, prima tappa di un autunno che lo porterà a Shanghai e poi a Stoccolma, con una fiducia che sembrava persa.
24 settembre 2025 ( modifica il 24 settembre 2025 | 11:36)
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