L’attacco subito dalla Global Sumud Flotilla mobilita la protesta degli studenti. “Quello che è accaduto questa notte è inammissibile“, ha affermato Angela Verdecchia, coordinatrice nazionale della Rete degli Studenti Medi. Dopo le migliaia di giovani che lunedì hanno alimentato la protesta contro ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza, “come studenti continueremo a mobilitarci, nelle scuole e nelle piazze, continueremo a chiedere che nelle scuole si parli del genocidio del popolo palestinese, continueremo a chiedere che le istituzioni prendano una posizione netta, rompano gli accordi e l’invio di armi o materiale bellico a Israele e che riconoscano una volta per tutte lo Stato di Palestina”, ha concluso Verdecchia.

I giovani di Sinistra Italiana e di Cambiare rotta si sono riuniti alla Sapienza per decidere come proseguire le azioni di protesta dopo l’attacco della Flotilla. “Ci vediamo tra poco, occupiamo tutte le università“, promette Cambiare rotta sui social. Intanto anche al liceo romano Virgilio alle 15,30 è prevista una assemblea organizzativa dei collettivi per la preparazione di striscioni di solidarietà alla Flotilla e per organizzare le prossime mobilitazioni. “Lunedì è stato solo l’inizio”, promettono i ragazzi del collettivo del liceo Tasso.

Nel pomeriggio gli studenti di Cambiare rotta hanno interrotto le lezioni in alcune facoltà degli atenei romani per raccontare ai loro coetanei attraverso con dei megafoni quanto avvenuto stanotte agli equipaggi della Flotilla. Hanno poi indetto una assemblea a Scienze politiche alla Sapienza per venerdì alle 16 e annunciato iniziative per il tardo pomeriggio di oggi a Bergamo Porta Nuova, davanti alla prefertura di Trieste, a piazza S. Francesco a Piacenza, a piazza Ravetta a Brescia, a piazza Castello a Torino e poi anche a Cuneo, Reggio Calabria, al municipio di Mestre, a Trento in via Piave, a Napoli in largo Berlinguer e davanti alla prefettura di Bari.

A Roma, intanto, è scattata la prima occupazione. “Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto”, recita lo striscione calato dall’alto con accanto il disegno della bandiera palestinese, del primo liceo Rossellini. “Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flottilia è stata attaccata, noi studenti del Rossellini occupiamo la nostra scuola, rispondendo all’appello lanciato dagli universitari di Cambiare Rotta da Lettere occupata, dopo il grandissimo sciopero di lunedì 22 settembre che ha visto a Roma scendere in piazza 200.000 persone e in tutta Italia un milione. Anche noi studenti dei licei partecipiamo al blocco”, l’annuncio degli studenti del movimento Osa. Il collettivo ha occupato la succursale del liceo della zona Ostiense “per continuare la mobilitazione al fianco degli operai, dei lavoratori e degli occupanti”.

“Dopo gli attacchi di stanotte, le scuole occupano – sottolineano gli studenti dell’Osa – Opposizione Studentesca d’Alternativa -. Apre le danze il Rossellini di Roma ma la protesta è solo all’inizio“. “Il centro della protesta è la complicità del governo Meloni con Israele e le politiche del ministro Valditara. Siamo contro questo governo che reprime chi protesta e si organizza, un governo ipocrita, che invece di pensare alle reali problematiche della scuola pubblica, pensa a togliere i telefoni e a inserire assurdi dress code all’interno delle scuole, le deliranti normative del ministro sceriffo Valditara le stiamo vivendo sulla nostra pelle al Rossellini, dopo un cambio di presidenza avvenuto in modo frettoloso e poco chiaro, cercando di trasferire la precedente preside ad un’altra scuola all’ultimo anno di servizio e senza una reale motivazione”, proseguono Osa e il collettivo del Rossellini di Roma, che per le 12,30 hanno in programma una assemblea al Rossellini.

La mobilitazione è già cominciata. A Firenze alcune decine di studentesse e studenti del liceo Machiavelli-Capponi e del liceo artistico di Porta Romana hanno scioperato questa mattina per protestare contro l’attacco alla Flotilla. Con bandiere palestinesi e al grido di “Palestina libera” ragazze e ragazzi hanno sfilato in corteo fino alla sede del consolato statunitense in lungarno Vespucci, presidiato dalla polizia. In seguito a un presunto tentativo di superare il blocco delle forze dell’ordine, uno studente sarebbe stato fermato. I manifestanti hanno allora deciso di proseguire un sit-in pacifico davanti al consolato che si protrarrà fino a quando il loro compagno non verrà rilasciato.