Il governo di Taipei stima che l’invaso tracimato martedì contenesse 91 milioni di tonnellate d’acqua, di cui circa 60 milioni sono state riversate a valle. La contea di Hualien è la meno popolosa dell’isola, ma le sue bellezze naturali la rendono una delle principali attrazioni turistiche di Taiwan. La contea ospita anche numerosi membri dei gruppi indigeni dell’isola, tra cui gli Amis.

Il tifone Ragasa ha scaricato sulla costa orientale di Taiwan circa 70 centimetri di pioggia, mentre la più popolosa costa occidentale — cuore dell’industria dei semiconduttori — non è stata colpita. Nel 2009 il tifone Morakot devastò il sud di Taiwan, causando circa 700 vittime e danni per 3 miliardi di dollari.

In un raro segno di distensione da parte della Cina, l’Ufficio per gli Affari di Taiwan di Pechino ha espresso il suo cordoglio. La Cina considera Taiwan parte integrante del proprio territorio, nonostante la forte opposizione del governo democraticamente eletto dell’isola.

Nella notte Ragasa si è abbattuto sulla costa cinese. A Hong Kong si segnalano danni nelle zone affacciate sul mare e alle imbarcazioni ancorate in porto. I forti venti hanno abbattuto centinaia di alberi. Le quattro compagnie aeree che fanno base nella città hanno cancellato centinaia di voli e spostato su altri scali l’80% dei propri velivoli.

Nella provincia cinese di Guangdong quasi 1,9 milioni di persone hanno dovuto abbandonare preventivamente le proprie abitazioni. Fabbriche e scuole sono state chiuse in una dozzina di città nel tentativo di limitare i danni non solo alla popolazione, ma anche a uno dei cuori pulsanti della manifattura cinese. L’arrivo del tifone sulla terraferma è previsto in serata tra le città di Yangjiang e Zhanjiang.