Il ceo Ardoino: stiamo scegliendo un gruppo ristretto di investitori chiave. A fare da advisor Cantor Fitzgerald, la società del segretario al Commercio Uso
Tether sta studiando un nuovo finanziamento da 15-20 miliardi in equity, corrispondenti al 3% della società che, se venisse completato anche solo nella forbice più bassa, ne porterebbe la valutazione complessiva intorno alla cifra monstre di 500 miliardi di dollari. In questo modo l’emittente di stablecoin fondata e presieduta dal torinese Giancarlo Devasini e guidata dal ligure Paolo Ardoino assurgerebbe nell’Olimpo delle aziende private a maggior profittabilità a livello globale, accanto a SpaceX (400 miliardi di dollari) e OpenAI (500 miliardi), secondo il Financial Times.
Ad annunciare l’operazione è lo stesso Ardoino, il quale ha confermato che il gruppo «sta valutando un aumento di capitale da parte di un gruppo selezionato di investitori chiave di alto profilo» e ha spiegato su X che l’accordo «massimizzerà la portata della strategia della società in tutte le linee di business esistenti e nuove… di diversi ordini di grandezza».
L’operazione, seguita come advisor da Cantor Fitzgerald, riguarderebbe esclusivamente l’emissione di nuove quote societarie, senza cessione di partecipazioni esistenti. La società di consulenza era gestita da Howard Lutnick, che ne ha lasciato le redini ai figli dopo essere stato nominato dal presidente Donald Trump segretario al Commercio. Sul nuovo scranno l’ex ceo non ha fatto mistero pubblicamente di sposare l’uso di criptovalute, anche per convertire le riserve governative mentre lo stesso Trump ha sostenuto in maniera esplicita l’industria dei token digitali, promuovendo iniziative legislative come il Genius Act.
Numeri
La valutazione di Tether si attesta attualmente intorno ai 172 miliardi di dollari mentre l’altro competitor Circle si attesta a 74 miliardi. Proprio oggi, martedì 24 settembre, il gruppo ha annunciato la nomina di Benjamin Habbel (ex ceo di Limestone Capital e top manager di Google) come chief business officer per guidare la nuova fase di crescita. Creatrice stablecoin, la società di Devasini e Ardoino gestisce una piattaforma per l’emissione di asset basati su blockchain e legati al prezzo dei fondi pubblici. Oggi, la società supporta quattro stablecoin: il dollaro statunitense (USDT), lo yuan cinese (CNHT) e l’euro (EURT), oltre a una stablecoin pari a 1 oncia d’oro (XAUT). Il prezzo di Tether cerca di mantenere una variazione di valore rispetto a un attivo sottostante. Lanciata inizialmente con USDT nel 2014, la società era stata creata con l’intento di rendere i fondi pubblici più compatibili con le nuove criptovalute, che venivano scambiate 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in un mercato globale attivo.
Critiche e problemi
Tether è nata ufficialmente nel 2014 e lo scorso anno ha reso noto di aver realizzato un profitto di circa 13,4 miliardi di dollari, grazie soprattutto agli interessi derivanti dai titoli del Tesoro che sostengono il suo token principale. Il gruppo ha sede in El Salvador e ha rilevato una quota di minoranza della Juventus. Nel 2021 la società è stata multata negli Usa per «dichiarazioni fuorvianti» sulle proprie riserve e ha suscitato critiche per il presunto utilizzo della sua stablecoin in attività di criminalità informatica e riciclaggio di denaro. Tether ha negato le accuse. L’anno scorso, secondo un articolo del Wall Street Journal, è finita sotto indagine della procura federale di Manhattan per presunta violazione delle norme anti-riciclaggio.
24 settembre 2025 ( modifica il 24 settembre 2025 | 17:57)
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