Tanti “aggiustamenti”
Il frontale più personale, il tunnel fra i sedili anteriori rivisto e la grintosa versione GR Sport sono fra le principali novità per la crossover media Toyota Corolla Cross. Come prima è solo full hybrid, con il motore a benzina abbinato a un’unità elettrica e la tipica trasmissione automatica a ingranaggi epicicloidali: la potenza combinata resta di 140 CV per la 1.8, mentre per la 2.0 cala da 197 CV a 178 CV: secondo la casa migliorano leggermente i consumi (in media, 20 km/l invece di 19,6) e le prestazioni restano invariate.
Sono 2.0 anche i modelli a trazione integrale, che dispongono di un secondo motore elettrico collegato alle ruote dietro; agendo su quest’ultimo, secondo la casa la nuova modalità di guida Snow Extra dovrebbe ridurre gli slittamenti e mantenere più stabile il veicolo sui fondi molto viscidi.
Da 37.450 euro
La rinnovata Toyota Corolla Cross è già in vendita con prezzi a partire da 37.450 euro per la 1.8: sono di serie l’airbag anche per le ginocchia del guidatore, l’avviso se ci si allontana dall’auto mentre c’è un bimbo a bordo, l’impianto multimediale con lo schermo di 10,5”, il collegamento senza cavo per Apple CarPlay e (novità) per Android Auto, oltre alla piastra di ricarica per il telefonino e alla retrocamera. Per le Toyota Corolla Cross 2.0 i prezzi partono da 44.000 euro, ma tutte le versioni più potenti hanno anche il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori, la frenata automatica anche in retromarcia e il navigatore. Per le 4×4 servono altri 2.500 euro.
Cambia un po’
La rinnovata Toyota Corolla Cross rimane sobria e tradizionale, con parafanghi marcati; cambia nel frontale. La mascherina con la griglia a maglie larghe lascia il posto a una serie di aperture a nido d’ape in tinta con la carrozzeria; scompare la cornice. Diversa la disposizione delle luci nei fari, per la Premium collegati da una sottile striscia luminosa. Dietro cambiano i fanali, dotati di alette sui lati per indirizzare il flusso d’aria che scorre lungo le fiancate.
Per chi cerca emozioni
Nuovo è poi il grintoso allestimento GR Sport (nella foto qui sopra), riservato alla Toyota Corolla Cross 2.0 (sia a due sia a quattro ruote motrici). La GR Sport si riconosce per la mascherina più grande e squadrata, mentre il logo Toyota è nero passa dalla mascherina al bordo del cofano. Ribassata di 1 cm, ha ruote di 19” (anziché di 17” o 18”), una diversa taratura del servosterzo e la modalità di guida Sport che rende più pronta la risposta all’acceleratore e tiene più su di giri il 2.0. Si aggiungono anche le palette dietro il volante, che simulano la modalità manuale con l’innesto di sei marce.
Più praticità
L’abitacolo della Toyota Corolla Cross è rifinito con materiali dall’aspetto robusto e, in rapporto ai 446 cm di lunghezza dell’auto, si conferma molto spazioso. I sedili sono ben dimensionati e soffici e anche in tre sul divano non si sta male. Le novità si concentrano nel tunnel, più largo e pratico: presenta due vani per i telefonini, di cui uno con la piastra di ricarica induzione che si attiva automaticamente posizionando lo smartphone (prima andava premuto un tasto). Diversa la leva della trasmissione, più corta e comunque comoda. Non mancano due portabibite e il bracciolo imbottito, sotto cui è ricavato un pozzetto con la presa a 12 volt.
Il cruscotto digitale di 12,3” è semplice nella grafica e chiaro; può mostrare la mappa del navigatore. Altrettanto semplice e intuitivo l’altro display (di 10,5”) al centro della plancia per l’impianto multimediale. A portata di mano i tasti per il climatizzatore bizona. Non è da record, però, la capienza del baule: la casa dichiara 425 litri con cinque posti in uso (390 nelle 4×4), e ripiegando il divano si forma un gradino alto circa 15 cm che impedisce di far scorrere il carico. Scomodo.
Luci e ombre
Il sistema ibrido della Toyota Corolla Cross garantisce scatti vivaci ed è fluido e progressivo nell’erogazione della potenza. Seppur ridotto, però, resta l’“effetto scooter”: nella marcia in salita, ma anche in autostrada o seguito di una modesta accelerazione, la trasmissione tende a innalzare molto il regime di rotazione del 2.0, che diventa rumoroso.
Nonostante un certo rollio e lo sterzo dalla risposta “elastica”, che ne riduce un po’ la precisione, l’auto è agile e salda negli inserimenti in curva. Le sospensioni “incassano” quasi sempre bene lo sconnesso, ma il retrotreno risponde bruscamente sui dossi. La casa afferma che l’insonorizzazione è stata migliorata e che la Premium del test e le GR Sport hanno un ulteriore pannello fonoassorbente nella paratia fra vano motore e abitacolo: in realtà, alle andature autostradali rumori come quello del motore o delle ruote che rotolano sull’asfalto sono ancora presenti.
Ben modulabili i freni, che ci sono sembrati efficaci. Quanto al consumo, nel breve test su strade extraurbane il computer di bordo ha indicato la buona media di 18 km/l.