ROMA – “736 detenuti, di cui 250 affetti da patologie mentali, allocati in 411 posti disponibili, infestazione endemica da cimici da letto impossibile da debellare anche per la promiscuità delle brande da campeggio aggiunte in molte celle per ricavare il 3° posto letto, 279 agenti in servizio di cui oltre 110 impiegati in compiti diversi dalla sorveglianza dei detenuti, quando ne sarebbero necessari almeno 450, assistenza sanitaria e psichiatrica carente e, quest’ultima, addirittura assente per 3 giorni a settimana. Questa la drammaticità della situazione carceraria che si è presentata davanti ai nostri occhi durante il sopralluogo che ho condotto nel primo pomeriggio, unitamente a una delegazione di dirigenti nazionali e regionali della UILPA Polizia penitenziaria, presso la Casa Circondariale di Monza”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Con il 38% di agenti in meno, il 79% di reclusi in più, malati psichiatrici non adeguatamente curati e le cimici da letto a farla da padrone a rimetterci sono i detenuti, ma anche gli operatori che giocoforza subiscono l’insicurezza e l’insalubrità dei luoghi di lavoro, le aggressioni da parte dei ristretti, spesso neppure imputabili proprio perché malati di mente, e carichi di lavoro esorbitanti con turnazioni di servizio che non di rado raggiungono e superano le 9 ore consecutive. Basti pensare che nel solo mese di agosto c’è chi ha lavorato, senza fruire del riposo settimanale, 30 giorni su 31. In tale quadro, se la situazione in qualche modo e misura ancora regge, lo si deve solo al sacrificio, alla competenza e alla professionalità di ciascun operatore, dal più giovane agente alla Direttrice, cui pure si chiederebbe qualche ulteriore sforzo organizzativo per recuperare almeno qualche unità dagli uffici al servizio in sezione detentiva. Dal provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, invece, ci si aspetterebbe una migliore gestione nell’ambito della circoscrizione dei detenuti più problematici”, aggiunge il Segretario della UILPA PP.
“Del resto, non possiamo non considerare le difficoltà di una regione in cui i detenuti hanno raggiunto le 8.978 presenze a fronte di 5.777 posti, mentre al fabbisogno della Polizia penitenziaria mancano 2.366 agenti rispetto ai 3.682 assegnati. Servono subito provvedimenti deflattivi della densità detentiva, per assicurare l’assistenza sanitaria e psichiatrica, e per potenziare gli organici della Polizia penitenziaria anche arrestandone l’emorragia verso gli uffici e le sedi extrapenitenziarie”, conclude De Fazio.
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