Ancora maltempo sull’Italia oggi, mercoledì 24 settembre. In Veneto, dove l’allertaa è arancione, il presidente della Regione Luca Zaia ha dichiarato lo stato d’emergenza per i danni che ieri sera e nella notte hanno riguardato soprattutto le province di Rovigo, Padova e Venezia.
La situazione in Veneto
“Tra ieri sera e stanotte, si sono verificati allagamenti importanti dovuti alle forti piogge sul Polesine, in particolare a Porto Tolle e a Badia, nell’area di Trebaseleghe e in tutta la zona del Miranese e Noalese – scrive in un post su facebook Zaia – Stamattina ho firmato lo stato di emergenza regionale; il fascicolo resterà aperto fino al termine dell’emergenza”.
“Interruzione delle linee elettriche per allagamenti a Trebaseleghe, Mirano, Salzano, Spinea e Noale, con 75 richieste di intervento ai Vigili del fuoco. A supporto stanno operando 200 volontari della nostra Protezione civile in 70 squadre. Dalle 9 di ieri mattina è aperta la Centrale Operativa di Marghera”, aggiunge.
Allagamenti ad abitazioni, scantinati, strade si sono registrati in provincia di Rovigo, in quella di Padova e di Venezia. In Polesine circa un centinaio gli interventi dei vigili del fuoco con squadre di volontari della protezione civile con pompe ad alta capacità. Nella zona tra Trebaseleghe, Mirano, Salzano, Spinea e Noale c’è stata l’interruzione delle linee elettriche con circa 75 richieste di intervento.
A Trebaseleghe (Padova) l’intervento dei Vigili del fuoco è stato provvidenziale per salvare una mamma con un neonato che erano rimasti bloccati in auto a causa delle strade allagate.
Attualmente la perturbazione è in diminuzione con fenomeni locali che interessano maggiormente prealpi, pianura e la costa nord-orientale con qualche fenomeno isolato in provincia di Treviso. Secondo le previsioni le precipitazioni tenderanno a esaurirsi nel primo pomeriggio.
La situazione in Lombardia
Sono oltre 600, dalla giornata di ieri, gli interventi portati a termine dai Vigili del fuoco per fronteggiare gli effetti del maltempo in Lombardia dove, nelle ultime 24 ore, le squadre del Corpo nazionale hanno effettuato 470 soccorsi tra le province di Milano, Monza Brianza e Como. Al momento sono operativi in regione 390 vigili del fuoco con 130 automezzi.
I sindaci delle aree lombarde colpite dalla violenta alluvione di lunedì 22 settembre – in particolare dei Comuni di Cesano Maderno, Meda, Seveso, Lentate sul Seveso, Cabiate, Bovisio Masciago, Barlassina e Carimate – hanno intanto deciso di avviare le procedure per consentire alla Regione di richiedere al governo lo stato di calamità naturale.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata l’allerta gialla su ampi settori di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, sulla Provincia Autonoma di Bolzano, sui settori centro-meridionali della Toscana, su gran parte di Abruzzo, Campania, Calabria e Sardegna, parte della Basilicata e sull’intero territorio di Umbria, Lazio, Molise e Sicilia. Sono previsti rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
In Liguria firmata richiesta riconoscimento stato emergenza
L’assessore regionale alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone ha firmato la richiesta di riconoscimento dello Stato di emergenza, inviata al Dipartimento nazionale della Protezione civile e alla presidenza del Consiglio dei ministri in relazione alle ondate di maltempo che hanno colpito la Liguria nelle giornate dell’1 e 2 settembre e del 9 settembre, con riferimento in particolare alla Città Metropolitana di Genova, alla Provincia di Savona e ai Comuni di Castelnuovo Magra e Luni in Provincia della Spezia. Nella stessa lettera, vengono evidenziati anche gli eventi che tra il 21, 22 e 23 settembre hanno interessato la Valbormida e la Provincia della Spezia, “con un’intensa perturbazione che ha causato ingenti danni, la cui stima è in corso di definizione per procedere alla successiva formalizzazione di estensione della richiesta”.
“Stiamo facendo tutto il possibile per accelerare l’iter – spiega Giampedrone – con l’obiettivo di un ristoro tempestivo delle risorse anticipate dai sindaci per coprire gli interventi realizzati in somma urgenza per ripristinare le normali condizioni di vita nei territori colpiti. Aver atteso qualche giorno, alla luce del quadro di instabilità meteo che si prospettava, per inviare la documentazione relativa agli eventi di inizio settembre si è rivelata una decisione lungimirante, che ci ha consentito oggi di anticipare al Dipartimento anche la situazione determinata in Val Bormida e nello Spezzino, in particolare a Porto Venere, dalle forti precipitazioni delle ultime ore. Questo ci consentirà, non appena riceveremo dai Comuni interessati le schede speditive dei danni al patrimonio pubblico, di estendere lo stato di emergenza anche a questi territori, accelerando i tempi dell’erogazione dei primi fondi a copertura delle somme urgenze”. Con riferimento alla Valbormida, inoltre,“ho già anticipato personalmente al vice capo Dipartimento nazionale Natale Mazzei l’urgenza di anticipare l’erogazione dei ristori ai privati, cittadini e imprese, per l’emergenza dell’autunno 2024, dando un po’ di respiro a chi si era appena risollevato con un importante sforzo economico e oggi è di nuovo in grave difficoltà”, conclude Giampedrone.
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