Volano gli stracci tra Volley Modena e Comune di Modena, all’indomani di una frenetica giornata di messaggi, mail, comunicati ufficiali, ed innumerevoli telefonate, in relazione alla reazione, onestamente a tratti anche un po’ scomposta da parte di tutti gli “attori”, alla la notizia della verifica, da parte della dirigenza del Volley Modena, della possibilità di giocare la A2 che comincia tra dieci giorni, al PalaBursi di Rubiera.

Tutto sarebbe originato dalla data ’ultimativa’ del 20 settembre, che la Lega avrebbe dato al Volley Modena, per produrre i documenti ufficiali sulla disponibilità di un impianto da almeno 500 posti. Data che secondo il Volley Modena il gestore del PalaMadiba Franco Culcasi, e il Comune, avrebbero disatteso, o quanto meno non rispettato, visto che in realtà anche noi siamo in possesso del via libera, protocollato e vidimato in data 23 settembre, della Commissione Grandi Rischi del Comune, che dà parere favorevole.

La notizia del sondaggio su Rubiera, oltre a ver indispettito il gestore del PalaMadiba, ha scatenato una reazione piuttosto “intensa”, diciamo così, da parte del Comune di Modena, nelle persone degli assessori allo Sport e ai Lavori pubblici Andrea Bortolamasi e Giulio Guerzoni: “In poco meno di due mesi e con la prima partita casalinga del Volley Modena che ci risulta calendarizzata il prossimo 26 ottobre abbiamo cercato di rispondere al meglio, con risorse pubbliche, senza gravare sul bilancio di una società, il Volley Modena, neo-promossa in Serie A2: circa 100mila euro di lavori pubblici, che hanno interessato e stanno interessando il PalaMadiba: nuovo impianto di illuminazione, adeguamenti della capienza, lavori al tetto della palestra”.

È probabilmente a questo punto, e per una evidente mancanza di comunicazione tra le due parti, che parte l’equivoco. “A fronte di questi impegni assunti – riferisce il Comune – leggiamo con rammarico la scelta di individuare il PalaBursi di Rubiera come campo di gioco per il Volley Modena, scelta assolutamente legittima, ma che ci vede costretti a tutelare il ruolo istituzionale del Comune. La firma dell’accordo tra Volley Modena e il soggetto gestore del PalaBursi, senza nessuna comunicazione ufficiale all’amministrazione comunale e al gestore del PalaMadiba ha rotto quel rapporto di collaborazione e fiducia che crediamo fondamentale, in particolare in ambito sportivo, per raggiungere risultati utili alla città e questo preclude qualsiasi possibile collaborazione futura”.

Orbene, questa firma, come attestato anche dal sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro (“Ho chiesto chiarimenti per rispetto tra Comuni”) e dal presidente della società che gestisce l’impianto reggiano, non c’è, ma c’è la conferma della presa di contatto, che evidentemente al Volley Modena si sono “dimenticati” di segnalare al gestore del PalaMadiba e al Comune, che giustamente è rimasto di stucco.

La realtà è che il Volley Modena non ha alcuna intenzione di firmare la bozza d’accordo proposta dal gestore del PalaMadiba, né dal punto di vista economico, né dal punto di vista gestionale, visto che nell’accordo si parla anche di gestione della pubblicità nell’impianto e sul tabellone elettronico pagato dal Comune. Oltretutto lo spostamento in avanti della data ultimativa della Lega, fissata al 20 ottobre, cioè prima della gara del 26 contro Altino, potrebbe servire a stemperare gli animi, al momento piuttosto esacerbati, per trovare un accordo tra Volley Modena e gestore del PalaMadiba, anche se il Comune dice che è venuta meno la fiducia necessaria per qualsiasi collaborazione.

Il Volley Modena solo ieri in serata ha emesso un comunicato nel quale si rammarica che un incontro chiarificatore (previsto nella giornata di ieri ndr) è stato annullato: “Con la mail di stamane – riferisce il comunicato di Volley Modena – e senza alcun diritto di replica, il Comune di Modena nella persona dell’assessore ci comunicava l’annullamento del suddetto incontro, senza peraltro aver alcun confronto con la scrivente, invero, apprendendo dalla mail che l’incontro previsto sarebbe stato annullato ’alla luce delle notizie apparse in questi giorni sui mezzi di informazione’. Il comunicato poi prosegue incolpando, più o meno velatamente, il gestore del PalaMadiba di aver disatteso il termine del 20 settembre, e poi di aver inviato autonomamente tale documentazione direttamente in Lega, peraltro ottenendo in tal modo la proroga sui termini. La società conclude richiedendo al Comune un incontro chiarificatore, alla presenza del dottor Culcasi in rappresentanza del gestore del PalaMadiba, ribadendo la propria disponibilità a militare nel territorio modenese.