F1 2026: la FIA con Tombazis ha parlato di varie questioni legate alle nuove power unit. Pensando al prossimo ciclo normativo, sempre più vicino, risulta piuttosto interessante realizzare alcune considerazioni tecniche riguardo la parte ibrida delle monoposto: l’ausilio sarà maggiore e le modalità per immagazzinare energia cambieranno. Un sistema che non sarà affatto semplice da utilizzare.
Il lavoro del moto generatore MGU-K
Per il prossimo regolamento tecnico, sappiamo che le power unit non utilizzeranno più il moto generatore MGU-H, lo strumento tramite cui le unità di potenza turbo ibride attuali recuperano energia grazie all’entalpia dei gas di scarico. Parliamo di una tecnologia assai complicata, che non poteva essere facilmente riprodotta nel mercato delle auto stradali. Quello che possiamo chiamare un vero e proprio buco nell’acqua, insomma.
Il moto generatore MGU-K della power unit Mercedes
Il suo flusso in uscita era continuo, anche se aveva delle variazioni di portata in base al regime dell’endotermico. Tramite i gas di scarico quindi, veniva fornita un’energia dove il recupero avveniva in maniera costante. Senza l’ausilio di questo dispositivo, sulle vetture del prossimo anno sarà decisamente più complicato ricaricare i pacchi batteria della monoposto nell’arco della tornata.
Stiamo discutendo di un problema già noto da tempo, sul quale le varie scuderie di Formula 1 hanno lavorato senza sosta. Grazie alle parole dell’ex team principal della Ferrari Nikolas Tombazis, rilasciate tramite l’intervista su Virgilio Motori, sappiamo che il bilancio energetico sarà di fatto più delicato. L’ingegnere greco ha pure ricordato come le monoposto non avranno una batteria che si scarica dall’inizio alla fine della corsa.
Il direttore delle monoposto Nikos Tombazis
Servono pertanto giri bilanciati, in cui si dovrà recuperare grosso modo l’energia che si consuma. Una mossa necessarie per dare equilibrio e spendere un quantitativo di cavalli simile a quelli prodotti. Su questo fattore sarà logicamente decisiva l’efficienza delle power unit, dove spiccherà il motorista più bravo e capace nel costituire una power unit produttiva nello stoccaggio di energia, così come nel suo mero utilizzo.
La nuova modalità di ricarica delle power unit 2026
Oltre al rendimento produttivo di base dei motori V6 turbo, per la stagione ventura saranno altrettanto decisive le strategie legate al recupero durante il giro, potendo quindi usufruire di un quantitativo di potenza superiore durante la percorrenza in zone strategiche della pista. L’MGU-K è confermato e chiaramente sarà l’elemento centrale nella fase di recupero energetico. La notizia è che si aggiunge una modalità di ricarica.
Non parleremo più solamente della fase di staccata, quando la vettura decelera in prossimità delle curve. Ci sarà pertanto un altro metodo per ricaricare l’MGU-K. A tal riguardo, Tombazis ha commentato che sulle procedure per fornire energia al moto generatore incideranno anche i momenti in cui la vettura affronta le curve, sempre e quando i giri del motore saranno più alti.
Il moto generatore MGU-K della power unit Mercedes
Idem per situazioni particolari in cui il propulsore a combustione interna fornisce energia alla parte elettrica. Spieghiamo meglio il concetto dietro a queste parole. Innanzitutto, ricordiamo che l’MGU-K è collegato direttamente all’albero motore. In fase di cornering, l’endotermico può erogare più potenza di quella necessaria. I team, quindi, programmeranno questo “over drive” con mappature specifiche dell’ICE.
Layout e consumo del carburante nel recupero di energia
L’MGU-K svolge il compito di “resistenza controllata” sull’albero motore e, di riflesso, nel frattempo potrà recuperare energia. Medesima situazione nelle fasi di rilascio, in modo simile al freno motore. Il tutto tenendo presente che l’efficacia di questo metodo avrà un valore differente a seconda del tipo di layout. In secondo luogo, possiamo aggiungere un’osservazione rimarchevole.
Una delle “implicazioni naturali” inerenti questo specifico processo di recupero energetico riguarda il fatto che il consumo di carburante sarà maggiore. Stiamo parlando di un fenomeno che in parte è già presente sulle attuali power unit che spingono le monoposto a effetto suolo, sebbene il suo utilizzo sia minore, in quanto di per sé l’MGU-H raccoglie gran parte dell’energia necessaria.
Modello power unit turbo ibrida 2026
I punti interrogativi per la campagna agonistica 2026 sono davvero tanti. Anche per questa ragione, per quanto concerne il lato motoristico, prepariamoci a parlare tantissimo di recupero dell’energia e del suo “deployment”, ovvero quando e come questa potenza recuperata dal moto generatore MGU-K potrà essere spesa nell’arco della tornata. I temi di discussione non mancheranno, insomma.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Mercedes – FIA – F1Tv