Nel suo viaggio in bicicletta da Cortona ai Laghi di Fusine, Jovanotti si è fermato alla “Lucia Magnani Health Clinic” di Castrocaro, un luogo che per lui rappresenta molto più di una semplice tappa. È qui, tra queste colline e quell’atmosfera elegante e raccolta, che Lorenzo Cherubini ha trascorso gli ultimi due anni, affrontando la riabilitazione dopo l’incidente che nel 2023 lo ha costretto a fermarsi e rimettersi in gioco.

“È un luogo del cuore per me, proprio un luogo” racconta con emozione. “Qui ho fatto le prove del tour Palajova, in quelsSalone delle feste dove abbiamo preparato la nave per salpare”. Per Jovanotti, Castrocaro non è soltanto una tappa di recupero fisico, ma un simbolo di rinascita artistica e personale. “È proprio un Castro-caro, nel senso che mi è caro”, scherza. La vicina città di Forlì è stata teatro della creazione di alcuni tra gli album più importanti della sua carriera. È inoltre il luogo dove è nata la sua figlia Teresina, un altro legame profondo che rende ancora più forte il legame con il territorio.

Accompagnato da Lucia Magnani, fondatrice e amministratrice delegata del Metodo Long Life Formula, Jovanotti ha condiviso un momento di intima sincerità: “Quando sei uscito di qua, ho pensato: ‘Eh, ce la farà?’” confessa Lucia. “Anch’io ero impaurito, molto,” risponde Lorenzo, che riconosce la paura e l’incertezza di un percorso difficile. Ma le prove, la determinazione e il sostegno gli hanno permesso di arrivare fin qui. Il viaggio in bicicletta, partito da Cortona, è un’odissea di 770 chilometri, uno per ogni giorno trascorso dall’incidente. Un pellegrinaggio che culminerà il 26 luglio con un concerto molto speciale al No Borders Music Festival di Tarvisio, un evento unico dedicato ai ciclisti, un “bike concert” che rappresenta la vittoria definitiva sulla paura e sulla sofferenza

“Sono due anni esatti dall’incidente. Se riesco ad arrivare al concerto con le mie gambe… dai, ce l’abbiamo fatta,” dichiara con la forza di chi ha fatto della sua rinascita un messaggio universale. E mentre pedala verso il Friuli, tra ricordi di musica e di famiglia, Jovanotti lascia un’ultima considerazione: “Io penso che un posto per fare le prove musicali come questo non esista al mondo. Non ce l’hanno neanche gli Oasis, adesso che si sono riuniti. Non un posto bello così!”