I costi Se il 4 ottobre diventerà un giorno festivo le attività lavorative si potranno fermare e le persone che eventualmente andranno al lavoro avranno diritto a godere di una retribuzione più alta per quella giornata. Questo rappresenterà dunque un costo aggiuntivo per le aziende private, ma anche per quelle pubbliche. 

In altre parole, se il 4 ottobre verrà considerato festivo lo Stato dovrà stanziare le risorse necessarie per garantire la retribuzione più alta ai lavoratori del settore pubblico che lavoreranno quel giorno. L’ammontare di queste risorse è stato stabilito nella proposta approvata alla Camera e corrisponde a circa 10,7 milioni di euro l’anno a partire dal 2027 (nel 2026 il 4 ottobre cade di domenica, che è già giorno festivo). In particolare, 1,9 milioni di euro serviranno a coprire le retribuzioni aggiuntive per le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, mentre i restanti 8,8 milioni per i lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale, quindi i medici e gli infermieri degli ospedali pubblici. 

Anche per questo dispendio di risorse pubbliche, alla Camera due deputate hanno deciso di votare contro la proposta di istituire la nuova giornata festiva di San Francesco. Si tratta di Giulia Pastorella e Federica Onori, deputate di Azione. «Come Azione avevamo proposto un emendamento per celebrare la giornata di domenica, che è già un giorno festivo. In un momento di “coperta corta” dei conti pubblici, di affaticamento generale del nostro sistema Paese, mi è parso un tema di opportunità e tempismo. Mi pare strano si sia scelto invece di proseguire sulla strada di una nuova festa», ha spiegato Pastorella a Pagella Politica. Al di là di Pastorella e Onori, alla Camera il resto del gruppo di Azione si è astenuto, così come quello di Italia Viva. Gli altri gruppi parlamentari hanno invece votato a favore della nuova giornata festiva, sia quelli della maggioranza sia quelli delle opposizioni.