Sul sito del Ministero israeliano per la Diaspora e la lotta all’antisemitismo è stato pubblicato un dettagliato rapporto con le coordinate dei luoghi e città delle manifestazioni solidali con la Palestina, con i nomi delle principali associazioni promotrici delle manifestazioni e un indice di pericolosità delle stesse graficamente indicato in tre colori: basso (verde), medio (giallo) e alto (rosso).

Il report sulle manifestazioni in Italia del 22 settembre del ministero israeliano risulta pubblicato il 21 settembre alla vigilia della straordinaria giornata di mobilitazione di lunedi che deve aver seriamente preoccupato il governo di Tel Aviv.

Il segnale mandato dalla indignazione popolare espressa nelle manifestazioni di massa per la Palestina in occasione dello sciopero generale – per di più in un paese considerato come un alleato di ferro di Israele – è stato indubbiamente forte.

Il documento, si legge sul sito del ministero, è stato elaborato sulla base di informazioni raccolte attraverso il monitoraggio della rete e con l’aiuto di un ‘sistema tecnologico’. Un lavoro accurato che indica le coordinate (longitudine e latitudine) di tutte le principali piazze delle tante manifestazioni che hanno attraversato le città italiane: dal campus Einaudi dell’università d di Torino per finire a piazza Duomo a Milano.

Ma sono citate tutte le più importanti manifestazioni che si sono svolte il 22 settembre, da piazza Giovannacci a Venezia alla stazione Termini di Roma. E poi Bari, Napoli, Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna, Calenzano, Sassari ed anche san Marino. Accanto ad ogni manifestazione il ministero israeliano elenca, movimenti, collettivi studenteschi ed associazioni che saranno presenti alle manifestazioni.

Negli anni scorsi Israele aveva creato un anche apposito ministero per contrastare la campagna internazionale BDS.

La schedatura dei propri nemici o critici, è una vera ossessione per gli apparati ideologici di stato israeliani (al lavoro sporco poi ci pensano quelli di sicurezza, ndr).

A rendere più inquietante la faccenda è il fatto che a stilare questo rapporto sia il Ministero della Diaspora cioè quello adibito a tenere i collegamenti con gli aggressivi gruppi sionisti che agiscono negli paesi, incluso il nostro.

25 Settembre 2025 – © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: 25 Settembre 2025, ore 9:54

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