La squadra di Vieira continua avanti in Coppa Italia: Frendrup, Marcandalli e Ekhator a segno dopo il vantaggio di Saporiti. L’Empoli di Pagliuca non sfigura
Dal nostro inviato Filippo Grimaldi
25 settembre 2025 (modifica alle 20:34) – GENOA
Passa il Genoa, che a dicembre sfiderà a Bergamo l’Atalanta dell’ex Juric, ancora in gara secca. Tre a uno all’Empoli, ma i toscani hanno avuto il merito di avere retto bene il confronto per oltre un’ora di gioco, almeno sino a quando sono riusciti a tenere alto il ritmo ribattendo in contropiede a tutti i tentativi dei rossoblù ed accettando l’uno contro uno in tutte le zone del campo. Per i padroni di casa la serata che serviva. Invocata, sperata, attesa, cercata a lungo dal Genoa, che voleva uscire da un limbo pericoloso di prestazioni in crescita, ma senza la conferma di un risultato positivo. La coppa Italia, invocata sin dal luglio scorso da Vieira come la migliore occasione di ribalta in questa stagione, è servita come medicina contro un Empoli che nel complesso è stato efficace e coraggioso, dove spicca il duello sulla fascia fra Franco Carboni e il fratello Valentin con la maglia del Grifone.
la botta—
Un Genoa che è partito forte, accorciando i reparti e cercando sempre di creare una superiorità numerica dalla trequarti in su, anche se al primo affondo dei toscani, arriva il gol dell’Empoli, su una punizione conquistata da Yepes quasi al limite dell’area e calciata alla perfezione da Saporiti. La traiettoria è perfetta, ma pesa anche l’errato posizionamento della barriera da parte di Leali, che lascia scoperto l’angolo sul suo palo. E’ il 12’, ma la gioia toscana dura poco, perché sulla ripartenza del Genoa, Colombo pesca bene Frendrup. Il suo sinistro batte Perisan, ma qui pesa l’errore di Ebuehi, che si allarga sulla fascia per coprire su Valentin Carboni, aprendo un’autostrada per il danese del Genoa. Guarino prova a chiudere, ma è troppo tardi. L’uno a uno non cambia più sino all’intervallo, né muta l’inerzia di una gara giocata sempre su un buon ritmo e intensità, con l’Empoli sempre molto aggressivo, anche se poco concreto in attacco. Guarino di testa sfiora il raddoppio (32’), poi Gronbaek ha una doppia occasione per riportare avanti i padroni di casa, ma non è abbastanza preciso.
da applausi—
Nella ripresa Vieira dà spazio a Venturino (fuori Messias) per dare più vivacità alla trequarti, ed è la mossa decisiva che serve ad alzare il ritmo in chiave offensiva, anche se la squadra di Pagliuca prova comunque a tirare fuori tutte le sue qualità. Il vantaggio di Marcandalli, bravo a chiudere un’azione Sabelli-Stanciu-Venturino, mette in discesa la gara per i padroni di casa, che sfruttando anche i cambi per alzare ulteriormente il ritmo e prendere decisamente il possesso del campo. Così, sono ancora i nuovi entrati, Thorsby e Ekhator, che confezionano la rete del definitivo tre a uno, nonostante l’opposizione di Perisan sul primo tiro di Stanciu. Il Genoa strappa applausi, anche se pure Pagliuca può essere soddisfatto da un Empoli sperimentale, fuori con onore, perché capace di gestire a lungo la sfida alla pari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA