Ieri sera, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vignola, un uomo di 56 anni, residente a Marano sul Panaro, ha aggredito senza motivo un medico in servizio, colpendolo con un forte pugno alla spalla. Il sanitario ha riportato ferite guaribili in quattro giorni.

L’episodio ha creato forte allarme tra il personale e i pazienti, rendendo necessario l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Vignola, supportati dai colleghi di Castelnuovo Rangone e dalla Polizia Locale – Unione Terre di Castelli.

Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire l’accaduto, anche grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza interne dell’ospedale. Sulla base di queste prove, i Carabinieri hanno arrestato l’aggressore in “flagranza differita” e lo hanno messo agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza e della successiva convalida.

L’uomo è stato anche denunciato per interruzione di pubblico servizio, poiché la sua azione ha compromesso il regolare svolgimento delle attività sanitarie.

Nella giornata di oggi, il Giudice per le Indagini Preliminari di Modena ha convalidato l’arresto e ha disposto per l’indagato l’obbligo di dimora, con l’obbligo di rimanere resso la propria abitazione dalle 19 alle 7 del mattino successivo.

La sindaca di Vignola Emilia Muratori ha commentato: “È inaccettabile che i professionisti della sanità vengano aggrediti mentre stanno svolgendo il proprio lavoro al servizio della nostra comunità. Non ci sono ragioni che possano giustificare comportamenti violenti e maleducazione, che, tra l’altro, intralciano il soccorso e le cure ai pazienti in attesa e allarmano i loro familiari presenti. Al Pronto soccorso di Vignola lavorano persone preparate, capaci, dedicate e appassionate. Ringraziamo quindi i carabinieri di Vignola per l’intervento tempestivo e ribadiamo la nostra stima e apprezzamento per tutto il personale del Pronto soccorso”.

L’Azienda USL di Modena ha rivolto “un ringraziamento sentito agli agenti dell’Arma dei Carabinieri che hanno individuato il responsabile, nell’ambito dei controlli che ogni giorno garantiscono l’incolumità dei cittadini e la tutela dei professionisti impegnati in prima linea nei presidi sanitari”.

“Garantire la sicurezza nei luoghi di cura è un’azione che assicura il corretto svolgimento dell’assistenza sanitaria alla popolazione, spesso in contesti che richiedono condizioni ambientali tranquille, permettendo al personale sanitario di svolgere al meglio i propri compiti, e ai pazienti in attesa di ricevere le cure più appropriate – ha aggiunto l’Azienda in una nota – Per questo motivo il lavoro delle forze dell’ordine rappresenta una garanzia in più per chi cura e chi deve essere curato”.