CASALE – Sono stati numerosi e tutti interessanti gli spunti emersi venerdì scorso al Sobrero in occasione del convegno “Mnemosine: continua la sfida contro l’Alzheimer e la demenza”, evento, promosso dall’Istituto di via Candiani in qualità di capofila della rete delle Scuole Promotrici e organizzato in collaborazione con la “Dementia Friendly Community ( DFC)” e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Settembre, Mese Mondiale dell’Alzheimer, è stato caratterizzato nella nostra città da una una serie di iniziative volte non solo a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della demenza ma anche a fare il punto sull’avanzamento delle varie progettualità ( scientifiche, sociali, organizzative, territoriali) che connotano il progetto locale ‘Mnemosine-DFC’. Il convegno ha visto la partecipazione di alcune classi del Sobrero e di due delegazioni provenienti dagli altri due stituti superiori casalesi, Balbo e Leardi.
Durante la mattinata si sono susseguiti gli interventi di numerosi esperti del settore: il medico competente dell’Istituto Sobrero Corrado Rendo, la coordinatrice del Sistema Integrato Mnemosine Anna Eccettuato Burke, il geriatra e direttore sanitario Asl At Andrea Fabbo, la psicoterapeuta e borsista di ricerca del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino Milena Zucca, le research project manager Dgs Lorena Gurra e Giulia Troglio e il professor Fernando Fusano; è intervenuta anche Daniela Degiovanni, ideatrice e promotrice del progetto ‘Mnemosine’.
I relatori, dopo aver fornito agli studenti alcune nozioni generali sulla malattia, si sono soffermati sulle possibilità concrete di prevenzione (agendo su 14 fattori di rischio ), sull’avvio di un progetto scientifico per l’individuazione precoce di soggetti a rischio di malattia, e sullo straordinario supporto che l’informatica e le nuove tecnologie possono fornire per il contrasto della malattia; una particolare attenzione è stata poi rivolta al ruolo del ‘caregiver’ (ovvero colui che assiste l’ammalato) che necessita di una formazione mirata e a sua volta anche di adeguate forme di sostegno psicologico e sociale.
Al termine della conferenza, si è tenuto un workshop dimostrativo a cura di alcuni studenti del Liceo delle Scienze Applicate e del Liceo Sportivo.