Un drastico ridimensionamento dell’organico è nell’aria per la compagnia aerea tedesca Lufthansa. Secondo quanto riporta il quotidiano Handelsblatt, citando fonti interne, il gruppo sarebbe pronto a tagliare fino a 3.000 posti di lavoro nell’area amministrativa, pari a circa il 20% del personale di supporto.
La decisione, finalizzata a un forte contenimento dei costi, dovrebbe essere ufficializzata nel corso del Capital Markets Day in programma lunedì a Monaco, il primo evento dedicato agli investitori dopo sei anni. Le fonti hanno confermato senza giri di parole l’intenzione della compagnia: “Lufthansa intende tagliare diverse migliaia di posti di lavoro nell’amministrazione”.
I motivi dei licenziamenti
La mossa della compagnia aerea è una risposta diretta alla pressione di analisti e investitori, preoccupati per i costi operativi in rialzo e una produttività che stenta a tornare ai livelli pre-pandemia. L’obiettivo è rilanciare l’efficienza del gruppo e recuperare il terreno perduto verso il target di un margine operativo dell’8% entro il 2025, un traguardo già rimandato in passato. Negli ultimi due anni gli investitori hanno criticato Lufthansa per la sua incapacità di tagliare i costi e di far crescere le sue attività principali. Per rassicurarli, il gruppo ha promesso che avrebbe attuato un programma di ristrutturazione ed efficientamento del personale e delle risorse.
I dipendenti dell’area amministrativa sono circa 15.000 su un totale di 103.000. Il manager ha anche assicurato che l’operazione sarà condotta in modo indolore, sul piano sociale. Persone in uscita per raggiunti limiti di età non saranno sostituite. Alcune saranno indotte al pensionamento anticipato. Possibili anche dei trasferimenti.
I piani di riduzione, secondo le ricostruzioni, avranno una portata globale, interessando l’intero gruppo e non solo la compagnia madre, e si articoleranno nel corso dei prossimi anni. Intanto, la Borsa ha reagito positivamente alle anticipazioni: le azioni Lufthansa hanno chiuso in rialzo del 3.4%, toccando i massimi delle ultime tre settimane.
Coinvolti anche i piloti?
Ad agitare Lufthansa è anche la questione delle pensioni dei piloti. La compagnia ha avviato trattative con il principale sindacato di categoria, Vereinigung Cockpit, dal momento che il suo fondo pensione è crollato.
Inoltre, ha dichiarato di non poter soddisfare le richieste dei piloti che auspicano migliori condizioni pensionistiche, con un aumento annuo del fondo di 228 milioni di euro. Secondo la compagnia è insostenibile, dato che si tratta di più del doppio dell’importo attuale. Il 30 settembre i piloti decideranno se scioperare o meno ma continuano a criticare l’attuale piano pensionistico che è stato ristrutturato nel 2017 e sta peggiorando sempre di più secondo i sindacati.
Quali conseguenze per ITA Airways
Per il momento, ITA Airways – di cui Lufthansa detiene il 41%, con un piano di salita al 90% – non risulterebbe coinvolta nei tagli. Una posizione che sembra trovare d’accordo i sindacati; Fabrizio Cuscito, coordinatore nazionale Filt Cgil, ha sottolineato: “Non siamo stati convocati su alcun tavolo riguardante esuberi. Il piano industriale parla di sviluppo e ci aspettiamo che l’organico aumenti”.