Inizia nel migliore dei modi il cammino degli azzurri Simone Bolelli ed Andrea Vavassori nel torneo di doppio dell’ATP 500 di Washington: la coppia italiana, accreditata della prima testa di serie, regola i transalpini Sadio Doumbia e Fabien Reboul, sconfitti con lo score di 7-5 5-7 [10-7] in un’ora e 51 minuti di gioco. Nei quarti di finale la sfida sarà con gli statunitensi Nathaniel Lammons e Jackson Withrow o con i qualificati Alexander Erler e Robert Galloway.
Nella prima frazione i primi tre game si risolvono tutti al deciding point, ma è sempre la coppia la servizio a spuntarla. I giocatori in campo iniziano ad aumentare le percentuali al servizio e non si registrano altre palle break fino al dodicesimo game, quando gli azzurri trascinano i francesi al punto decisivo e riescono ad operare il break che vale il 7-5 in 47 minuti.
Nel secondo set i servizi sono a lungo dominanti e per il primo sussulto occorre attendere il sesto game, quando gli azzurri si portano sul 30-40 in risposta, ma la coppia francese riesce a salvarsi al punto decisivo. L’equilibrio dura fino al 5-5, poi nell’undicesimo game è la coppia italiana a dover rincorrere sul 30-40, ma il deciding point premia ancora una volta i transalpini, che operano il break e poi pareggiano i conti restituendo il 7-5 in 49 minuti.
Nel match tiebreak i servizi continuano ad essere preponderanti e si gira una prima volta sul 3-3 senza minibreak. Dopo il cambio di campo, però, gli azzurri vincono il punto in risposta e poi tengono i due servizi, scappando sul 6-3. I francesi accorciano fino al 5-6, ma la coppia italiana difende il minibreak di margine e va sull’8-5. I transalpini tornano a -1 sul 7-8, ma gli azzurri vincono gli ultimi due punti giocati col servizio a disposizione e chiudono i conti sul punteggio di 10-7 dopo 15 minuti di gioco.
Le statistiche confermano l’equilibrio visto in campo, con la coppia italiana che vince 77 punti contro i 70 degli avversari, facendo la differenza grazie alla seconda di servizio, con la quale vincono il 70% dei punti contro il 57% dei transalpini. Bolelli e Vavassori convertono una sola delle 5 palle break avute a disposizione, ma ne cancellano anche 3 delle 4 concesse ai tennisti d’Oltralpe.