“Era infuriato. E gliene disse di tutti i colori”, rivela il conduttore tv. Così arrivò la lettera dall’avvocato
26 settembre – 14:56 – MILANO
Emergono nuovi retroscena sul rapporto tra Pippo Baudo e Katia Ricciarelli. Dopo la morte dell’iconico presentatore tv, avvenuta lo scorso 16 agosto, e le successive polemiche sulla spartizione dell’eredità e sul ruolo della sua storica assistente Dina Minna, è Giancarlo Magalli a fare luce su alcuni dettagli finora rimasti in ombra. Intervistato dal settimanale Oggi, il conduttore ha difeso l’ex segretaria di Baudo e ha anche rivelato la scaletta di eventi che avrebbe portato alla rottura definitiva con la cantante lirica. “Giocava al casinò mentre lui era in ospedale”.
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Pippo Baudo cacciò Katia Ricciarelli—
Nel ricordare gli ultimi anni di amicizia con Baudo, Giancarlo Magalli ha descritto con dovizia di particolari la scena che ha segnato il punto di non ritorno. “Pippo fu operato al San Raffaele di Milano. E lei lo sapeva benissimo, ma era all’estero per un soggiorno, forse in Croazia a giocare. Era finita nel giro di questi casinò oltre frontiera. Le pagavano il viaggio e soggiorno, tanto poi sapevano che li avrebbero recuperati, con gli interessi, al tavolo da gioco”, ha raccontato. “Si presentò tre giorni dopo l’operazione e Baudo, che era stato assistito da Dina e dalla figlia Tiziana, la cacciò in malo modo: era infuriato. E gliene disse di tutti i colori. Lei, offesissima, fece arrivare una lettera dell’avvocato nella quale chiedeva la separazione“.
Il divorzio tra Baudo e Ricciarelli—
Secondo la ricostruzione di Magalli, quella lettera doveva essere solo un tentativo di smuovere le cose. “Presumo che lo scopo ultimo fosse ricevere le scuse del marito, che invece colse la palla al balzo. Fu l’inizio della fine del loro matrimonio, chissà, magari se fosse stata vicina a lui in ospedale invece di partire sarebbero andati avanti ancora un po’, ma il fatto che non ci fosse fu un grande dispiacere per Pippo, che mai avevo visto così infuriato”.
Baudo “irraggiungibile” per Ricciarelli—
Negli anni successivi, Ricciarelli aveva più volte lasciato intendere di non essere riuscita a ricontattare Baudo a causa delle resistenze della segretaria. Magalli ha però riferito una versione molto diversa: “Questa leggenda che Pippo Baudo fosse irraggiungibile, come sostiene la Ricciarelli, è viziata da un errore sostanziale: lei è convinta che Dina non glielo passasse di sua iniziativa. Mentre aveva ricevuto, e io ero presente, ordini precisi da Pippo Baudo, che non voleva più parlarci. Dina era un’assistente fedele, e tutto quello che faceva era la messa in pratica della volontà di Pippo”.
La Gazzetta dello Sport
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