Dopo il 3-1 del mattino gl europei guadagnano un altro mezzo punto nel pomeriggio quando c’è stata la visita del presidente. Super Fleetwood, malissimo Scheffler


Matteo Dore

Giornalista

27 settembre 2025 (modifica alle 00:52) – MILANO

La rimonta degli Usa era attesa, ma non è arrivata. Dopo i 4 fourballs del pomeriggio l’Europa ha allungato il suo vantaggio di un altro mezzo punto e dopo la prima giornata comanda 5 1/2-2 1/2. Niente è ancora deciso, ma pochi si aspettavano una partenza così buona per la squadra in trasferta. La mattina era finita 3-1, un avvio che ha scioccato gli americani che non sono stati capaci di recuperare e devono inventarsi qualcosa per riconquistare la Ryder Cup. Il Bethpage Black, il campo pubblico a Long Island, una cinquantina di chilometri dal centro di New York, si è mostrato con il suo abito migliore: pieno di gente, con il sole, in condizioni perfette. E mentre la mattina, avendo iniziato alle sette, l’atmosfera era sì calda ma certamente non bollente, nel pomeriggio invece l’entusiasmo americano è cresciuto minuto dopo minuto. Ha iniziato Donald Trump, primo presidente in carica a presenziare alla Ryder, che è arrivato un po’ prima di mezzogiorno con il suo elicottero, dopo aver sorvolato il campo con l’aereo su cui si era imbarcato a Washington, l’Air Force One. Trump, un po’ presidente ma anche nonno, era accompagnato dalla nipote Kai, giovane golfista, molto amica e compagna di gioco di Charlie Woods, figlio di Tiger. Trump si è presentato con il completo blu d’ordinanza da cui spuntavano un paio di scarpe bianche da golf, si è messo dietro un vetro antiproiettile ad ascoltare l’inno americano, poi però non ha resistito alla tentazione ed è sceso sul tee della 1 per accompagnare DeChambeau e compagni. Dopo un paio d’ore ha ripreso l’elicottero, e – anche se tra le due cose non c’è certamente nessuna relazione – gli Usa che fino a quel momento stavano andando molto bene hanno cominciato a scivolare indietro. 

Ecco come sono andati i 4 match del pomeriggio 

Rahm/Straka (Eur) b. Scheffler/Spaun (Usa) 3&2 

Ormai si può dire che Scottie Scheffler è un problema per gli USA. Il più forte giocatore del mondo ha perso entrambe le sue partite, la prima in coppia con Henley, la seconda con Spaun. A Roma ne aveva perse due e pareggiate due, così è arrivato a 6 match consecutivi senza riuscire a vincere. A parte la prima buca, che hanno vinto, lui e Spaun sono stati costretti a inseguire Rahm e Straka per tutto il pomeriggio, senza riuscire minimamente a impensierire lo spagnolo e l’austriaco. Quando è in Ryder, Scheffler sparisce, gli americani devono trovarne in fretta un modo per scoprire dove è andato a finire il vero Scottie. Quello visto a Bethpage sembrava suo cugino. 

Fleetwood/Rose (Eur) b. Griffin/DeChambeau (Usa) 1 up 

Super Fleetwood che dopo aver trascinato McIlroy la mattina fa lo stesso con Justin Rose nel pomeriggio. Un birdie dietro l’altro e il sigillo alla 18 quando insieme a Rose (che imbuca il putt decisivo) chiude la porta al tentativo di recupero di DeChambeau e Griffin. Fleetwood è il giocatore che in percentuale, fra quelli che hanno giocato più di 10 partite, ha vinto di più nella storia della Ryder. Si esalta con qualsiasi compagno giochi, che sia Molinari a Parigi 2018 o McIlroy o Rose. Un punto fondamentale per l’Europa. 

Young/Thomas (Usa) b. Aberg/Hojgaard (Eur) 6&5 

Un dominio americano per la coppia guidata da Cameron Young, la stella di casa essendo nato a pochi chilometri da Bethpage. Niente da fare per gli scandinavi Aberg e Rasmus Hojgaard, unico rookie della squadra europea. Nella storia ci sono stati debutti migliori… 

Burns/Cantlay (Usa) e McIlroy/Lowry (Eur): pari 

Un duello da vedere e rivedere. Con McIlroy che a volta esalta e a volte ferisce – quel putt sbagliato alla 3 da vicinissimo grida ancora vendetta – Lowry che mostra tratti della sua magia, mentre dall’altra parte Burns è chirurgico e Cantlay, senza farle mai un sorriso per cinque ore, è feroce nella sua determinazione. Finisce pari mentre il sole tramonta su una giornata che più bella non poteva essere.