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TikTok US diventa americana, ma a quanto pare i profitti finiranno (almeno in parte) ancora in Cina. E’ quanto si apprende da fonti vicine all’operazione che Donald Trump ha chiuso nelle ultime ore. ByteDance, la casa madre cinese che ha sviluppato la piattaforma, continuerà infatti a incassare una quota rilevante dei profitti generati dall’app negli Stati Uniti anche dopo la cessione della maggioranza a un consorzio di investitori a stelle e strisce. L’accordo, secondo le indiscrezioni, prevede che la società di Pechino riceva una licenza per l’utilizzo dell’algoritmo (cuore tecnologico della piattaforma) oltre a una parte dei profitti proporzionale alla quota di capitale che manterrà.
Più nel dettaglio, ByteDance dovrebbe arrivare a trattenere circa il 50% degli utili di TikTok US, grazie a un’intesa è stata negoziata direttamente dal presidente Donald Trump, che ha più volte rinviato la scadenza per la vendita imposta da una legge firmata dal suo predecessore Joe Biden.
Il nodo centrale è l’algoritmo che regola i contenuti della piattaforma. ByteDance otterrà una commissione stimata intorno al 20% dei ricavi incrementali derivanti dall’uso di questa tecnologia. A ciò si aggiungerà circa il 20% dei profitti legati alla quota di capitale residua.
Il consorzio americano che acquisirà la maggioranza – composto da Oracle, Silver Lake Management, il fondo di Abu Dhabi MGX e altri investitori – dovrebbe detenere circa l’80% della nuova società. Ma la distribuzione degli utili spiega il forte scostamento fra le stime di valore elaborate dagli analisti (fra i 35 e i 40 miliardi di dollari) e il prezzo ipotizzato dal vicepresidente JD Vance, che la scorsa settimana ha parlato di una transazione da 14 miliardi.
Di certo, il valore della trattativa è poco coerente con il mercato. Un prezzo che per alcuni osservatori appare del tutto irrealistico, tanto che per alcuni analisti potrebbe essere l’acquisizione tecnologica più sottovalutata del decennio.