Una partita più complicata del previsto. Jannik Sinner è alle prese con la verve dell’estroso e creativo francese Terence Atmane nel match valido per gli ottavi di finale dell’ATP500 di Pechino. Sul cemento cinese l’azzurro, vinto il primo parziale sul 6-4, ha perso il secondo 7-5, in una frazione in cui entrambi i giocatori hanno faticato non poco nella gestione della battuta.

Una criticità che ha riguardato, in particolare, Jannik. I colpi profondi e mancini del suo avversario hanno dato non poco fastidio all’azzurro, costretto a giocarsi il tutto per tutto nella terza frazione decisiva. All’inizio della stessa, c’è stata la reazione di Jannik, capace di andare avanti nello score con carattere e determinazione.

Nel secondo game, 1-0 e servizio in favore dell’italiano, il tennista pusterese è stato costretto a fare il tergicristallo dal suo avversario e in un tentativo di recupero in scivolata, sul 40-15 per lui, ha perso l’appoggio del piede sinistro, subendo una distorsione.

Una smorfia di dolore c’è stata da parte dell’azzurro, nel momento in cui ha deciso saggiamente di lasciare andare la racchetta per evitare problemi anche al braccio. Il n.2 del mondo si è toccato anche la caviglia, ma ha voluto poi tranquillizzare il suo avversario e il pubblico col pollice in su. Sinner ha proseguito il match senza particolari problemi, avendo nel mirino l’approdo ai quarti di finale.