Marc Márquez ha finito secondo la Sprint giapponese, questo vuol dire 9 punti lui e zero il fratello Alex, che ha chiuso decimo.

Questo vuol dire anche mondiale vicinissimo: i punti di vantaggio sono adesso 191 e domani, domenica, basterà che MM ne mantenga 185 per essere matematicamente campione.

Ecco cosa ha detto il 93 alla fine del sabato giapponese.

Sulla Sprint…

“Un secondo posto decente e una gara decente. Alla partenza ero più teso del solito, il che credo sia anche umano e naturale. Le mie spalle stanno diventando sempre più pesanti, e vedo che qualcosa si sta avvicinando, ed è questo che fa sì che la situazione appesantisca un po’ di più. Vedremo se riusciremo a scendere in pista domani e a fare la nostra gara, indipendentemente dalle posizioni. Dobbiamo capire come stanno le cose e dare il 100%”

Perché senti pressione?

“Perché questo fine settimana ho deciso che la cosa importante è il titolo. Ci sono molte persone che dicono ‘Vinco vincendo’. Beh, per esperienza, non ricordo le posizioni che ho raggiunto negli anni in cui ho vinto il mondiale. E se non le ricordo, immaginate il pubblico. L’importante è vincerla”

Oggi è diverso rispetto a prima dell’infortunio…

“Nel 2018 e nel 2019 non ero così realista sul valore di un titolo. Forse è per quello che ho passato, per quanto è stato difficile, ma sono più realista su ciò che serve per essere campione del mondo. Non ci sono ancora arrivato, ma vedo che si avvicina ogni giorno di più. Dobbiamo chiuderlo. Oggi, ad esempio, sono stato conservativo in quel primo giro. Non ho attaccato bene i punti di frenata e questo mi ha fatto perdere posizioni. Non posso dirvi come mi sentirò domani, spero di sentirmi leggero, agile e rilassato. Ma quando ci sarò arrivato, vedremo cosa succederà”

Alla fine della Sprint Marquez era il più veloce e ha recuperato su Bagnaia, che forse stava gestendo l’ampio vantaggio (MM è arrivato a 1.8, il vantaggio massimo di Pecco è stato 2.7)…

“Una volta che sei concentrato e concentrato, ti lasci andare. Succede a molti rookie: iniziano i primi giri con la sensazione di non sapere guidare una moto, poi alla fine fanno giri veloci. È un po’ quello che è successo anche a me. Avevo due rivali, due piloti molto difficili da superare come Joan Mir e Pedro Acosta, frenano molto tardi. E non ero completamente rilassato, tutto si somma”

Sul decimo posto del fratello Alex…

“Non tutti i weekend sono facili. Venerdì è iniziato male. Devono aver ricevuto un sacco di domande del tipo ‘puoi ritardare il titolo di tuo fratello?’, il che non aiuta un pilota. Spero che domani faccia una buona partenza, una buona gara e che possiamo finire insieme, ma cercherò di fare la mia gara e Alex cercherà di fare la sua”

Sull’ultimo infortunio di Jorge Martín…

“Ho visto la caduta all’inizio, ed è un vero dolore. Ci sono passato, e so cosa significa avere un infortunio dopo l’altro. Spero che si riprenda il prima possibile. Ha già avuto esperienze simili in passato, e la cosa migliore che possa capitargli è finire questa stagione, avere tutto l’inverno davanti a sé e iniziare la prossima con il piede giusto”

Non vedi l’ora di correre contro un Pecco ritornato?

“Ho gareggiato con Pecco tutto l’anno. Non si tratta di una gara o dell’altra. Il campionato è lungo 22 gare”

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A Sky Marquez aveva detto: “Ho fatto una gara corretta, sento le spalle un po’ pesanti, non so perché. Nel 2018, 2019, non mi sentivo così. Sono stato un po’ troppo conservativo per non sbagliare, ero un po’ teso”

Sulla sua condotta di gara…

“Ero quarto, di solito sono agile nel sorpassare, ma sia Mir che Acosta sono due che con le gomme nuove sono due che staccano fortissimo. Ogni volta andavo lungo, ogni volta che provavo un sorpasso perdevo mezzo secondo. Quando la gomma è calata è stato più facile sorpassare Mir, Acosta non ha insistito perché ha pensato che il terzo posto era buono per lui”

Ancora…

“Il problema è che avevo altre moto davanti, facevo fatica a fermarla e a tenere la mia linea. Non stavo guidando bene: per questo ho detto che mi sento pesante, sto sempre attento a qualche movimento della moto, quando non hai niente da perdere vai. Vero che avrò altri match point, ma preferisco farlo prima che dopo. Domani non me ne frega nulla di vincere la gara, la priorità è provare a chiudere il titolo”