Ora, però, l’obiettivo è quello di tornare a essere protagonista in campo: “Sogno un gol in rovesciata, sotto la traversa, quelli che non mi competono. Il ricordo più bello resta l’accoglienza dell’Olimpico prima di Roma-Fiorentina, un insieme di emozioni fortissime“.

Bove: “Guardo solo Fiorentina e Roma. Eriksen? Me lo sento vicino”

Il centrocampista ha parlato del suo rapporto con il calcio dopo il malore: “Guardo solo le partite di Fiorentina e Roma, le altre mi danno fastidio. Anche mio padre vede meno calcio, pur essendo appassionatissimo. Trovo che sia una reazione più che naturale. Per me, in particolare all’inizio, non è stato difficile come per i miei: io non capivo la gravità della situazione, pensavo di essere semplicemente svenuto. Loro invece sapevano di avere corso il rischio di perdere un figlio“.

Bove non ha nascosto di aver parlato con Eriksen sin dalle ore immediatamente successive al malore: “L’ho sentito più di una volta, nei primi giorni e anche in estate. Abbiamo qualcosa in comune, pur non conoscendoci di persona. Me lo sento vicino e sono contento che abbia trovato un’altra squadra“.

“Pellegrini è un ragazzo d’oro. Futuro? Non escludo niente”

Grande protagonista dell’ultima settimana della Roma è stato Lorenzo Pellegrini, tornato al gol proprio nel derby contro la Lazio. Bove ha commentato la settimana dell’ex capitano giallorosso: “Ti confesso che in questi giorni sono particolarmente felice per Lorenzo, un ragazzo d’oro, positivo. Lollo è uno che sta sulle sue, è riservato. Forse per questo qualcuno non l’ha capito“.

E sul futuro, invece: “Non escludo niente. I medici non sono ancora giunti a una conclusione, potrei anche essere a posto. Ho la piena consapevolezza della situazione, sto da Dio e ho una gran voglia di tornare alla mia passione“.

 

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