Tra i 21 punti del piano Trump per Gaza c’è anche il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia, preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell’intesa. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Hamas \”non ha ricevuto alcuna nuova proposta di cessate il fuoco\”. Lo hanno precisato fonti dell’organizzazione palestinese, come riportano i media israeliani. In precedenza, era stato riferito che Hamas aveva concordato \”in linea di principio\” con il piano Trump di cessate il fuoco.\n
\”Finiremo il lavoro a Gaza, il più velocemente possibile\”: ignorando la condanna della comunità internazionale, Benjamin Netanyahu sfida il mondo con toni bellicosi nel suo controverso intervento-show di 40 minuti all’Assemblea generale dell’Onu.
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Fuori, a Times Square, davanti al suo hotel e al Palazzo di Vetro, centinaia di manifestanti marciano e protestano chiedendo il suo arresto per crimini di guerra.
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\”Stop aiuti a Israele\”, \”Basta affamare Gaza\”, \”Free Palestine\”, gridano mentre alcuni di loro vengono arrestati. Dentro il Palazzo di Vetro invece più di 100 diplomatici di oltre 50 Paesi – non solo quelli con popolazione a maggioranza islamica – abbandonano l’aula all’ingresso di Bibi tra fischi e buu. Tra loro, in mezzo al pubblico, anche Ruby Chen, padre dell’ostaggio israeliano Itay Chen, in segno di protesta perché Netanyahu non ha nominato il figlio nella lista dei prigionieri perché ritenuto morto. Gli applausi arrivano solo dalle delegazioni americana, senza l’ambasciatore Mike Waltz, e israeliana.
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Negli ultimi giorni l’esercito israeliano ha ampliato la portata degli attacchi in tutta Gaza City, prendendo di mira ogni notte più di 140 siti. Mentre più di 800mila dei milioni di residenti della città sono stati evacuati, l’Idf fa sapere di aver ottenuto il controllo operativo di più della metà di Gaza City. Secondo i rapporti forniti da fonti del comando Sud dell’esercito, le conquiste territoriali \”sono il risultato di manovre coordinate in più punti da varie divisioni come parte dell’Operazione Carri di Gideone 2\”.
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Lunedì, centinaia di migliaia di persone in Italia hanno scioperato in solidarietà con la popolazione palestinese e molte di loro non erano mai scese in piazza. Dall’alta partecipazione, ai sentimenti collettivi che hanno animato la manifestazione, fino agli scontri avvenuti a Milano: abbiamo raccolto l’analisi di due sociologi e studiosi di proteste. \”Non avevamo mai assistito a un genocidio in diretta. Le piazze trasformano la frustrazione in indignazione. I disordini? Strumentalizzati politicamente\”
“,”postId”:”509023d9-98e2-40a5-8acd-a1f712cb62ed”,”postLink”:{“title”:”Fenomenologia delle piazze proPal: cosa dicono i sociologi”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/09/25/proteste-pro-palestina-italia”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/f7f73b842dbddf524b45a899299f800ee5042b3f/skytg24/it/cronaca/2025/09/24/proteste-pro-palestina-italia/proteste_gaza.JPG?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-09-27T19:24:21.990Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T21:24:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, per piano Trump \”Netanyahu pronto a concessioni\” “,”content”:”
In vista dell’incontro tra Benjamin Netanyahu e Donald Trump previsto per lunedì, il premier e il suo team si aspettano che Israele dovrà fare concessioni \”dolorose e significative\” per porre fine alla guerra a Gaza e dare l’ok al piano Usa. Lo riferisce Channel 12, sottolineando che queste concessioni \”contraddirebbero la politica dichiarata di Israele e le decisioni prese dal gabinetto nelle ultime settimane\”, in particolare per quanto riguarda la richiesta del piano per il graduale coinvolgimento dell’Autorita’ Palestinese nella Gaza del dopoguerra.
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Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a quanto si apprende, ha sentito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo la telefonata con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza.
“,”postId”:”5d797602-e182-434a-b6eb-f9a48c469234″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T19:14:45.952Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T21:14:45+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla: \”Disponibili a lavorare su corridoi umanitari\””,”content”:”
\”C’è disponibilità a lavorare a una soluzione per un corridoio permanente di aiuti a Gaza\”. Lo si apprende dal Global Movement to Gaza dopo un primo contatto tra la portavoce italiana della Flotilla Maria Elena Delia e il ministero degli Esteri. A quanto riferito, Delia arriverà domani pomeriggio a Roma per \”consultazioni con i leader politici e i ministri competenti\”.
“,”postId”:”5c09e9fb-8509-4d62-b910-5e6f9222c39d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T19:13:35.198Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T21:13:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”La risposta di Flotilla è che vanno avanti\””,”content”:”
\”Ho ascoltato le ragioni di Flotilla, la loro risposta è che vanno avanti. Sono già andati avanti\”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo una telefonata \”di circa mezz’ora\” con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza.
“,”postId”:”8b139d2b-95a2-4eb6-92aa-e317a800c584″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T19:08:00.468Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T21:08:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Manifestazioni pro Palestina, cortei in tutta Italia: scontri a Torino”,”content”:”
Oltre Roma e Milano, dove le mobilitazioni sono partite ieri, oggi sono state coinvolte le piazze di Firenze, Pisa, Napoli, Bari e Bologna. A Torino momenti di tensione tra dimostranti e polizia, con lancio di oggetti e lacrimogeni in azione. Una cinquantina di manifestanti hanno raggiunto l’aeroporto di Caselle e si sono avvicinati alle reti attraversando i campi limitrofi
“,”postId”:”2fdd0f6b-0255-4826-bad9-5e155bee1ca9″,”postLink”:{“title”:”Manifestazioni pro Palestina, cortei in tutta Italia: scontri a Torino”,”url”:”https://tg24.sky.it/cronaca/2025/09/27/manifestazioni-palestina-pro-pal-torino-firenze-genova-milano”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/4d9924d8cffbf19aa301c3b4aa49c899f459598a/skytg24/it/cronaca/2025/09/27/manifestazioni-palestina-pro-pal-torino-firenze-genova-milano/Palestina.jpeg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-09-27T18:35:00.451Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T20:35:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza”,”content”:”
L’Italia sta lavorando a una proposta di mediazione per consegnare gli aiuti portati dalla Flotilla, che il 23 settembre ha subìto un nuovo attacco. Ma cosa potrebbe succedere se le imbarcazioni arrivassero in prossimità di Gaza? Anche di questo si è parlato nella puntata del 24 settembre di \”Numeri\”, approfondimento di Sky TG24.
“,”postId”:”43291923-cf1e-4b27-a0c4-a0e225e42907″,”postLink”:{“title”:”Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/09/25/global-sumud-flotilla-attacchi-gaza”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/a950caf1bc411f55505aa4dd241d932ef7bb799a/skytg24/it/mondo/2025/09/25/global-sumud-flotilla-attacchi-gaza/07_grafica_wall_borga_flotilla.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-09-27T18:27:27.823Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T20:27:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, almeno 91 i palestinesi uccisi a Gaza dall’alba”,”content”:”
Sale il bilancio delle vittime a Gaza. Almeno 91 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani in tutta l’enclave assediata dall’alba. Tra i morti, almeno 48 sono stati uccisi a Gaza City, secondo al Jazeera.
“,”postId”:”8570eb13-6433-48f9-ab30-a7ac8e150d64″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T18:17:47.651Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T20:17:47+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, Netanyahu pronto ad accettare ‘concessioni dolorose’ in piano Trump”,”content”:”
A due giorni dall’atteso incontro alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo entourage si aspettano di dover accettare \”concessioni dolorose e significative\” per aderire al piano americano volto a porre fine alla guerra a Gaza. Lo rivela l’emittente Channel 12, sottolineando come le misure richieste contraddirebbero la linea politica ufficiale di Israele e recenti decisioni del gabinetto, in particolare sul graduale ampliamento del ruolo dell’Autorità Palestinese nella gestione della Striscia dopo il conflitto. L’emittente riferisce inoltre che Washington starebbe esercitando \”forti pressioni\” sul Qatar per spingere Hamas ad accettare i dettagli della proposta nei prossimi giorni, con l’obiettivo di concentrare le richieste diplomatiche soprattutto su Netanyahu e sul governo israeliano.
“,”postId”:”ad0220f4-9c55-47f8-9bd9-a04c0d4cc69b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T18:14:34.001Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T20:14:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”In corso telefonata fra Tajani e portavoce della Flotilla”,”content”:”
È in corso una telefonata tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia. Tajani sta tenendo il colloquio da Telese Terme, dove è in corso la festa di Forza Italia.
“,”postId”:”9531b664-ff03-4471-895d-569654274e33″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T18:07:00.702Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T20:07:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Katz, ‘Idf verso fase decisiva a Gaza, intensifichiamo attacchi'”,”content”:”
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che l’Idf sta \”aumentando l’intensità dei suoi attacchi\” nella Striscia di Gaza, avvicinandosi alla \”fase decisiva\” dell’offensiva. Lo riporta Haaretz.
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Katz ha riferito che oltre 750.000 palestinesi hanno evacuato Gaza City verso sud, aggiungendo che sono stati distrutti edifici e infrastrutture usate da Hamas, mentre veicoli autonomi carichi di esplosivi vengono impiegati per neutralizzare ordigni e l’avanzata delle forze israeliane è protetta da \”fuoco pesante e potente\”. \”Se Hamas non rilascia tutti gli ostaggi e non si disarma, Gaza sarà distrutta e Hamas sarà annientato\”, ha ribadito.
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Alle dichiarazioni ha replicato il Forum delle Famiglie degli ostaggi e dispersi, accusando Katz di \”far saltare un’altra occasione di accordo per il ritorno degli ostaggi e la fine della guerra\”. In una nota, il Forum ha affermato che \”questa è la strada per abbandonare gli ostaggi, i soldati e distruggere i valori fondamentali della sicurezza e della resilienza nazionale\”.
“,”postId”:”cca1b52b-68a9-4d04-8cdc-6bbe11706877″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T17:57:25.664Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T19:57:25+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti israeliane, Qatar dietro pressione Uefa”,”content”:”
Dopo gli attacchi compiuti in Qatar dall’esercito israeliano, aumenta sempre di più la rottura dei rapporti tra Tel Aviv e Doha. I quotidiani israeliani, citando fonti del governo, accusano il Qatar di essere dietro l’ondata delle pressioni della Uefa per tenere le squadre di calcio israeliane lontane dalle competizioni europee.
“,”postId”:”121716bb-9bb8-4234-9e41-da11f550d7c5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T17:47:58.661Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T19:47:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ben Gvir a Netanyahu, ‘nessun mandato per fermare guerra senza sconfitta Hamas'”,”content”:”
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha avvertito il premier Benjamin Netanyahu che \”non ha alcun mandato per porre fine alla guerra senza una sconfitta decisiva di Hamas\”. Lo ha scritto in un post su X, in un momento in cui emergono notizie di pressioni da parte degli Stati Uniti affinché Israele accetti il piano proposto dal presidente Donald Trump per porre fine al conflitto.
“,”postId”:”7a2a93ad-9d95-4b21-bd49-2799cbcd80db”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T17:36:15.754Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T19:36:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Gaza l’Italia riprende le evacuazioni sanitarie “,”content”:”
\”Negli ultimi giorni la Farnesina ha ricevuto diversi appelli relativi ad alcuni delicatissimi casi di minori palestinesi a Gaza che necessitano di cure salvavita e per i quali sono già state inoltrate con urgenza richieste di evacuazione alle autorità israeliane. Fra questi c’è anche Tuleen, una neonata palestinese affetta da una grave malformazione congenita nota come teratoma sacro-coccigeo\”: é quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri. \”Così come per gli altri pazienti – si spiega – la Farnesina è al lavoro insieme alla Difesa e alla Protezione Civile per realizzare nel più breve tempo possibile questa nuova evacuazione sanitaria. Per ogni paziente si sta valutando il trasferimento nella singola struttura ospedaliera che possa garantire le cure più adatte, grazie anche alla disponibilità delle Regioni e degli ospedali che si sono già offerti di prestare le proprie cure ai minori in arrivo nel nostro Paese\”.
“,”postId”:”62417682-6db4-4e3f-b9cf-bd676c254025″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:47:56.406Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:47:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Lavrov, ‘Israele tenta colpo di Stato contro riconoscimento Palestina all’Onu'”,”content”:”
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parlando all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha accusato Israele di star tentando \”una sorta di colpo di Stato volto a seppellire le decisioni dell’Onu sulla creazione di uno Stato palestinese\”, condannando i piani di annessione della Cisgiordania.
“,”postId”:”2537a829-b592-4725-be44-a0c531281c6e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:44:00.532Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:44:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Lavrov, ‘nessuna giustificazione per uccisione palestinesi a Gaza’”,”content”:”
Lavrov, ‘nessuna giustificazione per uccisione palestinesi a Gaza’ Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha espresso la condanna della Russia agli attacchi compiuti il 7 ottobre dai militanti di Hamas, sottolineando però che \”non vi è alcuna giustificazione per le brutali uccisioni di palestinesi\” avvenute successivamente a Gaza. Nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Lavrov ha criticato anche i piani israeliani di annettere la Cisgiordania e ha stigmatizzato i Paesi che hanno riconosciuto lo Stato palestinese solo ora all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
“,”postId”:”958d532a-5670-42a5-bae1-0bf5e20201a9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:36:44.293Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:36:44+0200″,”altBackground”:false,”title”:”In 50 mila a Berlino per chiedere fine guerra a Gaza”,”content”:”
Circa 50 mila persone stanno partecipando a Berlino a una manifestazione – intitolata \”Uniti per la Liberazione\” – per chiedere la fine della guerra a Gaza. Le autorità locali affermano che per il momento lo svolgimento è \”assolutamente pacifico\”, anche se un’altra manifestazione secondaria sempre filo-palestinese, nel quartiere di Kreuzberg, è stata interrotta dopo diverse tensioni tra gli agenti e alcuni partecipanti. In quest’ultima, una portavoce della polizia, Anja Dierschke, ha affermato che ci sono stati diversi arresti per resistenza al pubblico ufficiale, lesioni, uso di oggetti pirotecnici non autorizzati e uso di simboli incostituzionali.
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A organizzare la marcia principale – conclusasi al Monumento
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della Vittoria – una piattaforma che riunisce Ong, attivisti e
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comunita’ palestinese e che ha ricevuto anche il sostegno del
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partito della Sinistra La marcia principale si è conclusa alla Colonna alla Vittoria, nel parco centrale di Tiergarten, dove sono previste esibizioni musicali di vari artisti fino a tarda notte. Con la manifestazione si chiede al governo tedesco di abbandonare qualsiasi tipo di cooperazione militare con Israele e utilizzare \”tutte le misure possibili\” per ottenere un cessate il fuoco immediato e l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza.
“,”postId”:”09d48392-728f-4f5b-aa8e-6517261d389b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:31:05.742Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:31:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Conte, Netanyahu all’Onu? Per lui parla genocidio in atto”,”content”:”
\”Si è parlato da solo, in un’Assemblea semi deserta, ed è giusto cosi’. Quando un criminale e un dittatore viene a distribuire torti e ragioni, è bene che si parli da solo, perché per lui parla un genocidio che è in atto da due anni\”. Risponde cosi’ il leader del M5s, Giuseppe Conte, ai giornalisti che a Napoli gli chiedono un commento sulle dichiarazioni di Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale dell’Onu.
“,”postId”:”7d888091-f2a1-42f1-9cd7-3bbba1fcb221″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:19:00.234Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:19:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Torino, una cinquantina di manifestanti pro Palestina vicini ad aeroporto”,”content”:”
Una cinquantina di manifestanti pro Palestina che si erano dati appuntamento a Borgaro Torinese hanno raggiunto l’aeroporto di Caselle e si sono avvicinati alle reti attraversando i campi limitrofi. Intanto il corteo che era arrivato in strada aeroporto ed e’ stato bloccato dallo schieramento di forze dell’ordine sta marciando verso il centro città.
“,”postId”:”c5e9288f-e419-4489-8326-bf9b44eb46a1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:12:07.744Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:12:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf controlla oltre metà di Gaza city, oltre 800mila residenti evacuati”,”content”:”
L’Idf ha esteso le operazioni militari su Gaza City negli ultimi giorni, colpendo ogni notte oltre 140 obiettivi e acquisendo il controllo operativo di più della metà della città, secondo fonti del Comando Meridionale dell’esercito israeliano citate dal Jerusalem Post.
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Più di 800.000 dei circa un milione di residenti hanno evacuato l’area, facilitando le manovre delle divisioni israeliane nell’ambito dell’Operazione Gideon’s Chariots II. Diversi quartieri, tra cui Tel al-Hawa, Al-Nadi, Sheikh Ajleen, Zeitoun, Shuja’iya e Tuffah, sono ora sotto il controllo dell’Idf, dopo attacchi combinati via terra e aria mirati alla distruzione delle infrastrutture terroristiche di Hamas. Rimangono fuori dal controllo israeliano – secondo il Jerusalem Post – quartieri chiave come Al-Rimal, il cuore della città e sede di dirigenti di Hamas, istituzioni governative palestinesi e infrastrutture economiche, oltre alla Città Vecchia, al campo profughi di Al-Shati e al quartiere Sabra.
“,”postId”:”81870daa-ff5d-4d82-b3fd-632c3f244627″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:10:00.682Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:10:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Attivisti Gaza chiedono di parlare a evento, Camera moda dice no”,”content”:”
In piazza della Scala, dove da ieri sera si è insediato l’accampamento milanese del presidio permanente \”100 Piazze per Gaza\”, stasera il mondo della moda si ritrova per i Sustainable Fashion Awards, gli oscar della moda sostenibile. Gli attivisti hanno chiesto agli organizzatori, la Camera Nazionale della Moda Italiana, \”di poter prendere la parola – spiega una delegata Usb – per porre all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori il grido soffocato di Gaza e il senso dell’iniziativa \”100 Piazze per Gaza\”\”. \”Nonostante la nostra richiesta di dialogo – spiega Usb – non abbiamo ancora ricevuto una risposta. Chiediamo alla Camera della Moda di rispondere: quale etica può esserci senza prendere parola su Gaza e la Palestina?\”. Inoltre, rendono noto, \”l’accampamento dalle 9 di stamattina è circondato da transenne, in un’operazione preventiva che ha impedito ogni libera vivibilità e manifestazione pacifica in Piazza della Scala\”. Interpellato dall’ANSA, il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, ha spiegato che l’evento di questa sera ha una regia curata nei minimi dettagli e un’organizzazione che non permette cambiamenti di scaletta rispetto a quanto già programmato, come l’assegnazione del ‘legacy award’ a Giorgio Armani per l’eredità che lascia al mondo della moda. I premi consegnati – si legge in una nota – \”saranno 10 e toccheranno temi importanti, come l’eccellenza nel craftmanship, climate action, capitale umano e impatto sociale, economia circolare e supporto alla nuova generazione di creativi\”.
“,”postId”:”aa52f29e-e300-4b8a-be8d-315f42403a0c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:08:06.114Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:08:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Usb, assemblea portuali europei a Genova, stop ad armi”,”content”:”
Si è conclusa con l’assemblea pubblica di sabato 27 al Cap di Genova la due giorni del meeting internazionale \”i lavoratori portuali non lavorano per la guerra\”. E’ stato illustrato il risultato dell’incontro del giorno precedente alla presenza di delegazioni provenienti da Francia, Grecia, Paesi Baschi, Cipro, Slovenia, Amburgo e la presenza di altri osservatori. Lo rende noto l’Usb.
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E’ stato condiviso un documento imperniato su una piattaforma di 4 punti: \”stop al genocidio del popolo palestinese e l’occupazione israeliana; apertura immediata di corridoi umanitari; porti chiusi per le armi e aperti per la pace; stop a rearm EU che sottrae enormi risorse a serivi pubblici essenziali\”.
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Il documento impegna le organizzazioni e lancia una giornata comune di lotte coordinate nei porti europei e mediterranei. Il documento sarà, nei prossimi giorni, sottoposto al vaglio del rispettive organizzazioni dopo di che diventera’ pubblico ed effettivo. Alla due giorni ha partecipato anche Jamal Jaffreh del PNFTU, sindacato palestinese, che ha portato la sua testimonianza e incitato alle lotte.
“,”postId”:”22c8339a-8270-41cd-b7ea-c2cda56d3545″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T16:02:08.775Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T18:02:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza: Cub a Mattarella,chiediamo incontro e intervento su governo”,”content”:”
La richiesta di un incontro e di un ulteriore intervento sul governo per tutelare la vita di chi sta prendendo parte alla Global Sumud Flotilla: sono queste le richieste, poste dal segretario generale della Cub, uno dei sindacati di base che si è più mobilitato a favore di Gaza, Marcelo Amendola in una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. \”Condividiamo la Sua appassionata preoccupazione per la sorte delle componenti e dei componenti della Global Sumud Flotilla e il Suo impegno perché gli aiuti umanitari possano, tramite la mediazione della Santa Sede, pervenire alla martoriata popolazione di Gaza – sottolinea il sindacalista -. Così come apprezziamo la determinazione e la coraggiosa tenacia dei volontari della Flotilla di mettere i propri corpi e le proprie vite in pericolo per chiedere ai 44 Stati, di cui sono cittadini e cittadine, di far cessare le morti per fame, l’illegittimo blocco navale, i bombardamenti, cui la popolazione civile è sottoposta indiscriminatamente da quasi due anni\”. \”Le chiediamo, però, senza alcuna irriverenza e non dubitando delle azioni, che nella dovuta riservatezza avrà già messo in atto, un intervento pubblico che solleciti il governo italiano e quelli Europei a dare concreta attuazione a ciò per cui le componenti e i componenti della Global Sumud Flotilla stanno esponendo a rischio le proprie vite rivendicando, con il loro coraggio quello che ogni coscienza civile dovrebbe legittimamente pretendere – scrive ancora Amendola -. Ci permettiamo, infine, di ricordare che le loro vite, dovrebbero avere, per la Comunità internazionale, la medesima considerazione e valore di quelle delle bambine e dei bambini uccisi quotidianamente a Gaza. Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, consapevoli dei Suoi impegni istituzionali, vista la gravità della situazione e il rischio di un imminente precipitare degli eventi, Le chiediamo un incontro urgente\”.
“,”postId”:”38a2a22e-e213-4918-a189-2e8305ff8210″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T15:59:00.878Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T17:59:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Schlein: \”Netanyahu mente, è indegno\””,”content”:”
Il riconoscimento dello stato di Palestina\” è un segnale che dovrebbe dare anche l’Italia\” ed \”è stato indegno vedere Netanyahu mentire spudoratamente, negare i crimini che sta portando avanti a Gaza come in Cisgiordania e che dobbiamo fermare adesso se non e’ gia’ tardi\”. Lo ha detto il segretario del Pd Elly Schlein a Siena ad un comizio elettorale del suo partito. \”Servono sanzioni, bisogna portare aiuti umanitari come sta provando a fare la Flotilla\”, ha aggiunto. Schlein ha anche ringraziato \”Sanchez, Starner e Carney\” perche’, ha detto, \”hanno dato un segnale inequivocabile, che dovrebbe dare anche l’Italia\”.
“,”postId”:”a126b363-2ba2-4abc-a664-f35fe8dc6954″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T15:49:19.882Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T17:49:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Madre ostaggio a Netanyahu: senza accordo vedrai l’inferno”,”content”:”
Einav Zanguker, il cui figlio Matan è tenuto in ostaggio a Gaza, minaccia di intensificare le manifestazioni contro Netanyahu e il suo esecutivo, se il primo ministro – che lunedì incontrerà a Washington Donald Trump – \”non tornerà dal suo viaggio negli Stati Uniti con un accordo\”. Durante una conferenza stampa a Tel Aviv, Zangauker, ha puntato duramente il dito contro il premier israeliano. \”In contrasto con la campagna di menzogne dell’angelo del sabotaggio, Netanyahu, ci sono 48 famiglie i cui cari sono in cattività, e tutti devono tornare, non solo quelli a cui si è rivolto\”, ha
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affermato, accusando il primo ministro di aver silurato ogni possibilità di un accordo negli ultimi due anni. \”Se sabotate un altro accordo, vi perseguiteremo fino alla fine dei tempi\”, ha sottolineato. \”Ti sto guardando negli occhi, Netanyahu. Se torni senza un accordo, qui ti aspetta un inferno indescrivibile\”, ha scandito, avvertendo che le manifestazioni e gli scioperi delle ultime settimane \”sembreranno, in confronto, un gioco da ragazzi\”.
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È una missione che “non può essere difesa in acque dove c’è un blocco navale. Molte cose dell’approccio della Flotilla non le condivido”, ma “quello che stiamo vedendo a Gaza è inaccettabile. Il fatto che le persone si mobilitino è normale e positivo ma dev’essere in relazione alla crisi umanitaria altrimenti nuoce alla causa che vuole aiutare”. E “un parlamentare che sale su una barca che può porsi a rischio di un incidente internazionale deve prendersi le sue responsabilità”. Così Carlo Calenda, leader di Azione, durante il suo intervento a ‘L’Italia dei conservatori’, la due giorni di dibattiti e incontri promossa dalla Fondazione Tatarella e Nazione Futura. “Non condivido la mozione di maggioranza perché gli elementi che la compongono non lavorano insieme coordinati”, bene il “riconoscimento della Palestina senza implicare Hamas e con il rilascio degli ostaggi”, ma i terroristi “non sono fessi. È un modo furbo per dire che non vuoi riconoscere lo Stato palestinese”. “I limiti del riconoscimento mi sono chiari, ma il rafforzamento dell’Anp è una cosa praticabile”, conclude.
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Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine lungo la strada dell’aeroporto dove è bloccato il corteo pro Palestina che nelle intenzioni dei manifestanti voleva raggiungere Caselle. Lanci di bottiglie, fumogeni, grossi petardi, sassi sono stati lanciati contro le forze dell’ordine che hanno risposto con manganelli, idranti e lancio di lacrimogeni.
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Almeno otto persone sono state uccise in un attacco con drone israeliano contro il quartiere al-Daraj, a Gaza City, secondo quanto riferito da Al Jazeera Arabic. Tra le vittime ci sarebbero anche due bambini, ha confermato una fonte medica locale.
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I manifestanti in corteo per Gaza verso l’aeroporto torinese Sandro Pertini di Caselle sono in strada dell’Aeroporto a Torino, diretti verso la superstrada che porta allo scalo. Davanti a loro però si è schierata la polizia, che blocca l’accesso per proseguire il percorso. C’è un nutrito schieramento del reparto mobile, presente anche un idrante, e un elicottero sorvola l’area. Dai manifestanti l’urlo: \”Vergogna, vergogna\”, mentre sventolano bandiere della Palestina.
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Una barca con a bordo una maggioranza di giornalisti internazionali e medici professionisti salperà il 1 ottobre per Gaza. E’ l’obiettivo annunciato da Freedom Flotilla Coalition in conferenza stampa a Catania. \”È un’iniziativa senza precedenti – è stato spiegato – perché per due anni Israele ha negato a tutti i giornalisti stranieri di entrare a Gaza, creando uno dei blackout di stampa più severi nella storia recente. Le nostre sono azioni dirette e non violente. Le flotte cercano di fare il lavoro che i governi non hanno fatto. A tutti quelli che stanno guardando da casa diciamo: ‘fate qualcosa di più’. Lo sapete che dovete\”.
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Nuove proteste sono attese questa sera in Israele. La piazza chiede un accordo che porti al rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza e alla fine della guerra. A Tel Aviv, riferisce il giornale israeliano Haaretz, sono previste una manifestazione in quella che ormai è per tutti piazza degli Ostaggi e un’altra fuori dagli uffici del ministero della Difesa. A Gerusalemme un corteo dovrebbe arrivare fino alla residenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si trova negli Stati Uniti dopo l’intervento di ieri all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Altre iniziative sono attese a Haifa, Be’er Sheva e in altre zone di Israele.
“,”postId”:”ef8be4d3-c57f-4de2-b778-9ff2385e6441″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T14:06:00.760Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T16:06:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Poggi (Sumud Flotilla), ‘A Gaza in 4 o 5 giorni, Delia in Italia per gestire questioni istituzionali'”,”content”:”
\”Maria Elena Delia è tornata indietro perché da portavoce è più semplice gestire le cose da terra rispetto che in mare. Si trova in Italia per gestire cose che riguardano il movimento ma anche le istituzioni e le proposte rifiutate. Sicuramente incontrerà qualcuno, non sappiamo ancora di preciso chi perché lo sapremo nei prossimi giorni\”. Lo dice all’Adnkronos Luca Poggi, responsabile logistico della Global Sumud Flotilla, la flotta internazionale che sta portando aiuti umanitari ai civili palestinesi, riferendosi alle ragiorni che anno spinto la portavoce della delegazione italiana a rientrare.
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Nel frattempo, gli attivisti stanno \”facendo gli ultimi preparativi per salpare oggi in direzione Gaza. Non ci fermeremo più perché le tappe sono state già abbastanza. In 4 o 5 giorni contiamo di raggiungere la nostra destinazione\”. La barca Family, sulla quale si trovava il direttivo della spedizione, ha avuto un guasto al motore ma \”non è detto che venga portata indietro. Le barche che si rompono si trovano in porto e verranno riparate grazie ai sostenitori greci, potrebbero ripartire con una seconda ondata\”, conclude.
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Il capo del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniano, Ali Larijani – parlando a Beirut in occasione dell’anniversario dell’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah – ha esortato i Paesi della regione a rafforzare la cooperazione contro Israele. \”Oggi, di fronte alle cospirazioni di Israele, gli Stati della regione dovrebbero cooperare strettamente, e anche se vi fossero disaccordi tra loro, dovrebbero metterli da parte\”, ha dichiarato dopo un incontro di un’ora con il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri. Larijani ha accolto positivamente l’appello del leader di Hezbollah Naim Qassem a Riad per \”aprire una nuova pagina\” dopo anni di tensioni, definendolo \”un passo nella giusta direzione\”. Riferendosi a Israele, ha aggiunto: \”L’Arabia Saudita e Hezbollah hanno un nemico comune\”. Interpellato sulla possibilità di nuovi raid israeliani contro l’Iran, ha risposto: \”Siamo pronti ad affrontare tutti gli scenari, ma non credo che gli israeliani si comporteranno in modo così stupido. Se lo faranno, riceveranno una forte ritorsione\”.
“,”postId”:”f4c128ee-d374-4a51-bdc1-6b2b1f9b0f09″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T13:52:00.910Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T15:52:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:” Ordine medici, ‘vicini a Msf, stop presidio Gaza esito di guerra senza umanità'”,”content”:”
\”Siamo vicini ai colleghi di Medici senza frontiere, costretti a sospendere le attività mediche a Gaza City, dove la situazione a livello di sicurezza è diventata insostenibile. Chiude così un altro presidio sanitario come nefasta conseguenza di una guerra priva di senso e umanità\”. Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, dopo l’annuncio dell’organizzazione umanitaria.
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La decisione ‘presa col cuore pesante’ arriva in seguito a un peggioramento della situazione sul campo: i carri armati israeliani hanno accerchiato le cliniche supportate dall’organizzazione, rendendo impossibile garantire la sicurezza del personale e dei pazienti. \”Ringraziamo questi colleghi – aggiunge Anelli – e tutti gli altri che, nonostante i pericoli e i continui attacchi, hanno assistito e assistono la popolazione della Striscia. Lanciamo un appello perché la comunità internazionale non sia sorda al grido di allarme di Msf e rilanci con forza la necessità di proteggere le strutture e gli operatori sanitari e di aprire corridoi umanitari per gli aiuti alimentari e medici, che non riescono a raggiungere in maniera sufficiente ed efficace la popolazione\”.
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A quanto si apprende, circa 150 cittadini palestinesi arriveranno in Italia la prossima settimana tramite operazioni coordinate dalla Farnesina. Nell’ambito di un’evacuazione sanitaria, lunedi’ sera tre aerei C-130 con a bordo 16 pazienti insieme a familiari e accompagnatori, per un totale di 80 persone, atterreranno negli aeroporti di Ciampino, Lecce Galatina e Verona. Mentre mercoledì, dalla Giordania – con due voli organizzati dalla Guardia di Finanza e dalla Protezione Civile – arriveranno agli scali di Ciampino e Linate altri 34 palestinesi per ricongiungimento familiare e 39 studenti.
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E’ salito ad almeno 66 il numero dei palestinesi rimasti uccisi da questa mattina negli attacchi israeliani in tutta la Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera. Tra le vittime, 11 membri di una stessa famiglia nel campo profughi di Nuseirat. I morti nella città assediata di Gaza sono stati 36 e sei le persone uccise mentre erano infila per gli aiuti nel centro e nel sud di Gaza.
“,”postId”:”6ff2745c-a9b9-4ece-aaa7-37465c5baf97″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T13:39:18.078Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T15:39:18+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani, ‘italiani restano su Flotilla? Abbiamo detto loro quali sono i rischi…'”,”content”:”
\”Noi abbiamo detto quali sono i rischi, lo ha detto il presidente della Repubblica, le sue parole sono inequivocabili, condivido parola per parola quello che ha detto Mattarella, è quello che gli abbiamo detto dal primo giorno, fino a che noi possiamo fare qualcosa per scongiurare rischi per i cittadini italiani lo facciamo\”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Fi, commentando da Telese Terme, dove è in corso la festa azzurra, la decisione dei circa 40 italiani di rimanere a bordo della Global Sumud Flotilla. \”Se poi entrano dentro, li assisteremo là. Noi tutto quello che possiamo fare lo facciamo ma la nave militare non gli fa la scorta, questo è l’unica cosa certa\”. Poi ha assicurato di essere pronto a dialogare con tutti: \”La portavoce italiana Maria Elena Delia è rientrata in Italia? Se mi chiama sto qua\”.
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Continuano ad aumentare le piazze e le date di inizio della mobilitazione permanente lanciata da Usb contro il genocidio a Gaza. La lista è in aggiornamento continuo: oltre a Roma, dove la mobilitazione è partita ieri, venerdì 26 alle ore 17:00 a Piazza dei 500 e Milano, dove anche qui è partita ieri venerdì 26, ore 10:00 in Piazza della Scala, da oggi sono coinvolte anche Firenze, dove gli attivisti sono presenti dalle ore 10:00 a Piazza Indipendenza, Pisa dove la mobilitazione è tutti i giorni alle ore 18:00 a Piazza XX settembre. Al via da oggi il presidio anche a Torino da sabato 27 dalle ore 10:00 a piazza Palazzo di Città, a Bari sempre da oggi ma alle ore 18:00 a piazza della Prefettura, a Napoli invece la mobilitazione è iniziata ieri a Piazza del Gesù così come a Bologna a Piazza Nettuno. Da oggi iniziative anche ad Ancona alle ore 16:30 e a Trieste alle ore 15 in Piazza della Borsa.
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La Guida Suprema dell’Iran, Ayatollah Ali Khamenei, ha attaccato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’uscita dall’aula di centinaia di diplomatici durante il suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. \”Oggi, il regime sionista malvagio è il più disprezzato e isolato al mondo\”, ha scritto Khamenei in un post su X, allegando una foto dell’aula vuota durante il discorso di Netanyahu.
“,”postId”:”3dce30bd-0d22-4f01-8846-c89556de1b8b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T13:11:55.998Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T15:11:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Due nuove flotte per Gaza, pioggia non ferma organizzatori”,”content”:”
La pioggia battente che cade su Catania non ferma gli organizzatori delle due nuove flotte, una decina di barche, due al porticciolo di San Giovanni Li Cuti e le altre in rada, che si preparano a prendere il mare da Catania per Gaza. Sono quelle organizzate da Thousand Madleens to Gaza & Freedom Flotilla Coalition, che, meteo permettendo, dovrebbe salpare prima di sera dal capoluogo etneo. La flotta, spiegano gli organizzatori delle due nuove flottiglie, partirà per \”sfidare il blocco illegale imposto da Israele a Gaza ed esporre i sistemi che rendono possibili i suoi crimini di guerra\”. \”Navigheremo – dicono – perché le potenze mondiali consentono l’assedio illegale di Gaza da parte di Israele. Navigheremo per romperlo, per smascherare i sistemi che sostengono i crimini di guerra di Israele, e per affermare i diritti del popolo palestinese\”.
“,”postId”:”bfa56c8b-d348-4051-b1f6-8de1ae45d62c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T13:03:49.231Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T15:03:49+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Erdogan: \”Fermare Israele o riconoscimento Palestina rimarrà incompleto\””,”content”:”
\”Israele deve essere fermato, altrimenti la volontà di creare uno Stato di Palestina resterà incompleta. Netanyahu, il suo governo e la sua squadra del genocidio devono essere immediatamente processati e puniti\”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenendo durante il Bosphorus Diplomacy Forum sull’Isola della Democrazia e delle Libertà, a Istanbul.
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Erdogan ha sottolineato come le istituzioni nate dopo la Seconda Guerra Mondiale abbiano perso credibilità: \”Il Consiglio di Sicurezza Onu, che avrebbe dovuto impedire catastrofi umanitarie, si è trasformato in parte del problema\”. Rivendicando il ruolo della Turchia come attore di dialogo, ha aggiunto: \”Mentre i signori della guerra gettano benzina sul fuoco, noi abbiamo lavorato per una pace giusta, anche in Palestina e a Gaza\”. \”Il riconoscimento della Palestina è un passo importante, anche se tardivo – ha proseguito – Ma non possiamo non chiederci: non si poteva difendere la Palestina prima che 65 mila innocenti perdessero la vita?\”.
“,”postId”:”7d2e9aa4-eea6-4e84-93b2-535a0411ac05″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T13:00:09.568Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T15:00:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”In arrivo 150 palestinesi in Italia, pazienti e studenti “,”content”:”
Circa 150 palestinesi, a quanto si apprende, sono in arrivo la prossima settimana in Italia attraverso operazioni gestite dalla Farnesina. Nell’ambito di una evacuazione sanitaria, tre aerei C-130 lunedì sera atterreranno negli scali di Ciampino, Lecce Galatina e Verona, con a bordo 16 pazienti con familiari e accompagnatori, per 80 persone in totale. Mercoledì è previsto poi l’arrivo di altri 34 palestinesi per ricongiungimento familiare e di 39 studenti, con due voli di Guardia di finanza e Protezione Civile, provenienti da Amman, in Giordania, con destinazione gli aeroporti di Ciampino e Linate.
“,”postId”:”4f1b9fe9-f126-4e91-b238-98d4226b4c8c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:56:01.536Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:56:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Pizzaballa celebra migranti vittime invisibili in Israele”,”content”:”
\”La storia ci insegna che erigere barriere non è mai la soluzione, perché le barriere rappresentano la paura, e cancellano ogni promessa di futuro, evidenziano la nostra mancanza di visione. E di visione, invece, abbiamo estremo bisogno, qui e nel resto del mondo\”. Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, celebrando a Gerusalemme la messa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, evidenziando proprio le vittime migranti che non hanno spazio nell’opinione pubblica locale. \”Quella della migrazione – ha rimarcato il patriarca – è una realtà di cui non si parla qui in Terra Santa, se non in qualche momento particolarmente drammatico; è nascosta agli occhi della maggioranza della popolazione. Ma per quanto la si voglia tacere, essa balza, comunque, agli occhi di chiunque sia attento a quanto accade attorno a sé. Si tratta infatti di migliaia di persone, che non possono rimanere invisibili\”. Il pensiero del patriarca è andato a \”quelli che in questi due anni hanno partecipato nella maniera più drammatica possibile all’orrore del conflitto, rimanendo uccisi in questa tragica guerra, il 7 ottobre nei kibbutz, nei mesi scorsi nel nord di Israele, sotto i lanci di razzi dal Libano, e ultimamente a Tel Aviv, durante la guerra con l’Iran. Non avete nome, spesso, non siete visti, eppure anche voi – ha ribadito – siete parte della vita di questa Terra Santa, partecipate al suo sviluppo sociale ed economico, e condividete la stessa realtà di violenza e a volte fino alla morte\”. Consapevole che \”la nostra Chiesa non è in grado di influire su questi enormi processi\”, il Patriarca ha ribadito l’impegno a \”dare ascolto alla voce di queste persone, dare un volto e un nome a ciascuno di voi. È questa la nostra missione: ridare dignità e identità a persone che forse molti preferirebbero non vedere né incontrare, ma che esistono, sono reali e attendono la nostra risposta\”.
“,”postId”:”cf33aff3-715a-40ce-8828-2cfb134bcf17″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:45:40.049Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:45:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Flotilla va avanti? A italiani spiegato i rischi\””,”content”:”
\”Noi abbiamo detto quali sono i rischi e i pericoli. Lo ha detto il presidente della Repubblica, le parole del presidente della Repubblica sono inequivocabili. Assolutamente\”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la notizia che la delegazione italiana a bordo della Flotilla andrà avanti nella missione. \”Condivido parola per parola il presidente della Repubblica Mattarella – ha aggiunto Tajani parlando a margine di ‘Libertà’, la festa di FI a Telese Terme (Benevento) -. È quello che gli abbiamo detto dal fin primo giorno. Poi, fino a che noi possiamo fare qualcosa per scongiurare rischi per i cittadini italiani, lo facciamo. Se poi entrano dentro, li assisteremo là. La nave militare non gli fa la scorta, questa è l’unica cosa certa\”.
“,”postId”:”74646d00-013c-4548-9d83-761c74c47602″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:28:57.514Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:28:57+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Libano, sostenitori di Hezbollah commemorano la morte di Nasrallah”,”content”:”
Migliaia di sostenitori di Hezbollah sono scesi in strada ieri a Beirut, e molti sono attesi anche oggi, giorno del primo anniversario della morte del loro leader Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco delle forze israeliane il 27 settembre 2024. A un raduno davanti alla famosa Grotta dei Piccioni, nei pressi di Beirut, un ritratto di Nasrallah è stato brevemente proiettato sulla roccia, iniziativa che ha fatto infuriare il governo. Le autorità locali avevano concesso il permesso per la manifestazione, ma non per illuminare la scogliera. Il premier Nawaf Salam ha attaccato duramente Hezbollah. \”Sono stati violati impegni espliciti degli organizzatori e dei loro sostenitori\”, ha scritto su X, e questo \”ha un impatto sulla credibilità\” del partito.
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Salam ha chiesto indagini sull’accaduto e l’arresto dei responsabili. Cerimonie sono previste oggi a partire dalle 16,30 ora locale in diversi luoghi, tra cui la tomba di Nasrallah a Beirut, il luogo di sepoltura di Safi ad-Din nel villaggio di Deir Qanoun a-Nahar e il cimitero in cui si trova Abbas al-Moussawi (segretario generale di Hezbollah, assassinato nel 1992) nel villaggio di a-Nabi, nella Bekaa. A ricordare Nasrallah sarà il suo successore, il segretario generale Naim Qassem, con un atteso discorso. Il momento clou sarà alle 18,21, l’ora precisa in cui la bomba di Israele distrusse l’edificio nella parte meridionale di Beirut in cui si trovava Nasrallah, quando sarà osservato un minuto di silenzio.
“,”postId”:”7e81b1da-4c45-4598-8305-b3dfb8a5d776″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:28:29.897Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:28:29+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Sale a 58 il bilancio morti Gaza, ucciso anche reporter\””,”content”:”
Sale ad almeno 58 palestinesi uccisi il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani oggi nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Tra i morti anche il giornalista Mohammed al-Dayah, scrive l’agenzia Wafa, colpito mentre si trovava in una tenda nel centro di Gaza.
“,”postId”:”a75f9d42-b2cf-4940-a3da-398e16240025″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:28:07.314Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:28:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Oltre 750mila palestinesi fuggiti da Gaza City verso sud della Striscia\””,”content”:”
Oltre 750.000 palestinesi sono fuggiti da Gaza City verso il sud della Striscia, mentre l’esercito israeliano intensifica la sua offensiva contro Hamas. Lo rende noto l’Idf. Si stima che circa un milione di palestinesi risiedessero a Gaza City prima che le Israele lanciasse la grande offensiva e ai civili fosse ordinato di evacuare in una zona umanitaria nel sud dell’enclave.
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\”La città di Gaza si sta svuotando perché i suoi abitanti si rendono conto che l’operazione militare si sta intensificando e che spostarsi verso sud è per la loro sicurezza\”, ha affermato il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, aggiungendo, rivolto agli abitanti ancora presenti nella città: \”Vi invitiamo a trasferirvi il prima possibile nell’area umanitaria di al-Mawasi e a unirvi agli oltre 750.000 residenti della città che sono partiti negli ultimi giorni e settimane per la loro sicurezza\”.
“,”postId”:”e70259f6-33ea-4a68-bb35-1a676890c85b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:27:43.467Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:27:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla: \”Delegazione italiana va avanti nella missione\” (2)”,”content”:”
\”La missione è complessa e delicata – sottolinea la delegazione italiana della Flotilla -. Le imbarcazioni sono state più volte attaccate da droni militari, il governo israeliano minaccia attacchi da settimane, il livello di stress a cui sono sottoposte le persone a bordo è rilevante. A questo si aggiunge che ieri la Farnesina ha inviato un comunicato ai familiari dei partecipanti italiani alla missione, affermando che alcuna protezione verrà garantita in caso di attacco di Israele: un atto di sabotaggio gravissimo\”. E viene aggiunto che \”per queste ragioni, oltre che per altre di natura personale, è assolutamente legittimo considerare il fatto di fermarsi sulla terraferma\”. Gli attivisti affermano che \”ridurre la Global Sumud Flotilla al solo scopo (seppur importantissimo) della consegna degli aiuti umanitari è strumentale al boicottaggio della missione, e quindi all’ennesimo sostegno alle illegalità di Israele. Fin dall’inizio l’attenzione massima della Global Sumud Flotilla è stata rivolta al blocco navale – illegale dal 2007 – di Israele a largo di Gaza, sull’assedio alla popolazione palestinese, sull’occupazione coloniale, sul genocidio che ogni giorno, anche mentre scriviamo, genera sofferenza, fame, distruzione e morte per due milioni di persone\”. \”La delegazione italiana – concludono – continua la navigazione insieme al resto della flotta internazionale verso est. All eyes on Gaza\”.
“,”postId”:”eb312266-fd80-4be9-bb6f-f584a3d1cfe7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:27:25.658Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:27:25+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Patriarca Gerusalemme: \”Le barriere cancellano ogni promessa di futuro\””,”content”:”
“La storia ci insegna che erigere barriere non è mai la soluzione, perché le barriere rappresentano la paura, e cancellano ogni promessa di futuro, evidenziano la nostra mancanza di visione. E di visione, invece, abbiamo estremo bisogno, qui e nel resto del mondo”. Lo ha evidenziato il patriarca di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, celebrando, a Gerusalemme, la messa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che la Chiesa celebrerà il prossimo 5 ottobre. “Quella della migrazione – ha detto il patriarca – è una realtà di cui non si parla qui in Terra Santa, se non in qualche momento particolarmente drammatico; è nascosta agli occhi della maggioranza della popolazione. Ma per quanto la si voglia tacere, essa balza, comunque, agli occhi di chiunque sia attento a quanto accade attorno a sé. Si tratta infatti di migliaia di persone, che non possono rimanere invisibili”.
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Il patriarca ha dedicato una riflessione a “quelli che in questi due anni hanno partecipato nella maniera più drammatica possibile all’orrore del conflitto, rimanendo uccisi in questa tragica guerra, il 7 ottobre nei kibbutz, nei mesi scorsi nel nord di Israele, sotto i lanci di razzi dal Libano, e ultimamente a Tel Aviv, durante la guerra con l’Iran. Non avete nome, spesso, non siete visti, eppure anche voi siete parte della vita di questa Terra Santa, partecipate al suo sviluppo sociale ed economico, e condividete la stessa realtà di violenza e a volte fino alla morte”.
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La Israel Premier Tech non sarà al via del Giro dell’Emilia, in programma a Bologna il prossimo 4 ottobre. Dopo l’annuncio delle contestazioni da parte dei centri sociali e dopo l’appello del Comune di Bologna ad escluderla, la squadra israeliana, già duramente contestata alla Vuelta di Spagna, non ha confermato la propria partecipazione alla classica bolognese. Il Gs Emilia, organizzatore della corsa, ha pubblicato la starlist definitiva delle squadre al via, fra le quali la squadra israeliana non figura.
“,”postId”:”6b8561dc-117e-466f-a51a-400fb457ebc2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:21:31.931Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:21:31+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla: \”Delegazione italiana va avanti nella missione\””,”content”:”
\”Nonostante i sabotaggi la missione continua. L’attenzione deve essere rivolta a Gaza, dove solo all’alba di oggi sono state uccise altre 44 persone\”. Così la delegazione italiana della Global Sumud Flotilla sottolineando che la componente italiana è ancora presente sulle barche. \”La delegazione italiana presente a bordo è composta da circa 50 persone – viene sottolineato – di cui circa 40 sono rimaste a bordo e le rimanenti hanno legittimamente deciso di tornare in Italia per proseguire l’attività insieme all’equipaggio di terra. Tra di loro la portavoce Maria Elena Delia, come è stato già comunicato\”.
“,”postId”:”f6dd4441-d7f1-4732-8a5b-b8e46c2a8f4c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T12:02:30.379Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T14:02:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Iv: \”Critiche doverose a Netanyahu ma restare amici Israele\””,”content”:”
\”Israele sta perdendo questo conflitto perché, nonostante il massacro, Hamas controlla ancora la striscia di Gaza e continua a detenere gli ostaggi. Il discorso di Netanyahu all’Onu aveva i toni del discorso di un uomo sconfitto dalla storia, che continua una guerra politicamente persa per non rispondere delle proprie responsabilità per il 7 ottobre davanti al suo Paese\”. Lo dice il senatore Ivan Scalfarotto, responsabile esteri di Italia Viva. \”Quello che mi preoccupa è che contestualmente si assiste al riemergere dell’antisemitismo sempre esistito nella nostra società. E’ legittimo e necessario criticare Netanyahu, ma bisogna restare amici di Israele. Molti dei sostenitori della Palestina mi sembrano soprattutto sostenitori della cancellazione di Israele, una tesi che per me va respinta radicalmente\”, conclude Scalfarotto.
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Sale ad almeno 58 palestinesi uccisi il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani oggi nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Tra i morti anche il giornalista Mohammed al-Dayah, scrive l’agenzia Wafa, colpito mentre si trovava in una tenda nel centro di Gaza.
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\”Non siamo un’organizzazione militare, ma civile, e scortare la Global Sumud Flotilla diretta a Gaza non rientra nel nostro mandato\”. Lo ha detto all’Adnkronos il portavoce di Frontex, Krzysztof Borowski, spiegando che \”l’agenzia, non può, né ha le capacità per fornire protezione o scorta\”. Nei giorni scorsi 58 europarlamentari della Sinistra, Verdi, Socialisti e Democratici e non iscritti, avevano richiesto un intervento urgente di Frontex tramite una lettera inviata alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.
“,”postId”:”abed1246-c0df-4f28-a08e-add7a25fb2e7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T11:39:05.830Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T13:39:05+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bernini, ricerca detonatore pace. No stop atenei Israele”,”content”:”
\”Io credo che l’Italia, la ricerca italiana, le università e i ricercatori italiani non debbano entrare in guerra con le università e i ricercatori israeliani. Non bisogna mai interrompere i ponti della ricerca, della cultura, della formazione. Quello è il più grande detonatore di pace che noi abbiamo\”. A dirlo, la ministra dell’Universita’ e della Ricerca Anna Maria Bernini, a margine di ‘Liberta\”, la festa di Forza Italia a Telese Terme. \”Ho personalmente visitato sia la parte palestinese, sia la parte israeliana. Ci sono rettori e presidenti di università profondamente contrari agli errori e agli orrori del governo Netanyahu – spiega – lasciarli soli in un momento in cui loro stessi protestano contro il governo Netanyahu, secondo me, è un errore. E soprattutto è un errore togliere speranza e ossigeno a agenzie di senso, a quei luoghi della conoscenza, a quella diplomazia scientifica, come definita dal presidente del Cnr, che sarà l’inizio di tutto. Quando la guerra sarà finita e da lì che si ricomincia\”.
“,”postId”:”b5b02b25-3b4e-451c-9e2a-f63cfd399c34″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T11:28:34.179Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T13:28:34+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, fonti Hamas precisano \”mai ricevuto\” piano Trump”,”content”:”
Hamas \”non ha ricevuto alcuna nuova proposta di cessate il fuoco\”. Lo hanno precisato fonti dell’organizzazione palestinese, come riportano i media israeliani. In precedenza, era stato riferito che Hamas aveva concordato \”in linea di principio\” con il piano Trump di cessate il fuoco.
“,”postId”:”ca9ee19a-7373-4edd-9d02-5c04c0456888″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T11:06:46.795Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T13:06:46+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zuppi: \”Con la Flotilla ci sentiamo sempre, c’è speranza\””,”content”:”
Con la Global Sumud Flotilla \”ci siamo sentiti, ci sentiamo sempre\”. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, a margine dell’incontro con i sindaci del territorio bolognese in Seminario. Per quanto riguarda la Flotilla \”c’è sempre la speranza, bisogna continuare a vedere le possibilità – ha aggiunto Zuppi – L’appello, la lettera del presidente della Repubblica rappresenta un invito così alto che riconosce un grande valore e allo stesso tempo una preoccupazione e bisogna trovare una risposta adeguata\”, ha concluso.
“,”postId”:”4d0e663e-654f-4637-b6ef-49644ddbb6f6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T11:02:04.031Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T13:02:04+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti Hamas a media: \”Non abbiamo ancora il piano Trump\””,”content”:”
Fonti di Hamas hanno precisato al media al Araby basato in Qatar di \”non aver ancora ricevuto il piano Trump\”. Lo scrivono i media israeliani.
“,”postId”:”b7de9030-9b5f-438d-ac32-cebdea2fb9d7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T10:54:54.447Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T12:54:54+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Emirati dopo colloqui con Netanyahu: \”Annessione Cisgiordania? Caso chiuso\””,”content”:”
\”Chiuso il dossier sull’annessione da parte di Israele di territori palestinesi\”. E’ quanto ha scritto su X Anwar Gargash, consigliere diplomatico del presidente emiratino, dopo l’incontro a New York tra il vicepremier e ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
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\”Così come la posizione degli Emirati Arabi Uniti è stata decisiva nel chiudere il dossier sull’annessione da parte di Israele di territori palestinesi, l’incontro\” tra il capo della diplomazia emiratina e il premier israeliano a New York \”rappresenta un passo coraggioso a sostegno degli sforzi internazionali per porre fine alla guerra a Gaza e raggiungere un cessate il fuoco permanente che metta fine alla tragedia umanitaria e promuova il processo di pace\”, ha scritto Gargash.
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\”Non ci sarà un’annessione\” come reazione da parte di Israele al riconoscimento dello Stato di Palestina arrivato da alcuni Paesi occidentali, diceva ieri sera a Channel 12 un funzionario di alto livello del governo israeliano. L’annessione è considerata una linea rossa dai Paesi arabi. E ieri all’Assemblea generale dell’Onu Netanyahu ha detto di voler allargare ad altri Paesi \”del mondo arabo e musulmano\” gli Accordi di Abramo, cari a Donald Trump.
“,”postId”:”20ea8de9-df77-4db5-97a6-9dd10694997c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T10:43:15.986Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T12:43:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla, Schlein: \”Proseguire dialogo con Patriarcato\””,”content”:”
\”Siamo in contatto con tutti in questi giorni: con i nostri sulla Flotilla, con il governo, con il cardinale Zuppi. Non siamo noi a decidere perché non siamo noi gli organizzatori. Quello che noi possiamo fare è invitare a proseguire il dialogo partito tra la Flotilla e il Patriarcato latino\”. Lo ha detto la segreteria del PD, Elly Schlein, parlando della vicenda della Global Sumud Flotilla a margine della visita alla festa dei 40 anni di Arcigay, a Roma.
“,”postId”:”0eba6195-3ef4-4366-8aeb-86bbca511386″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T10:39:08.902Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T12:39:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bernini: \”Proteste in atenei andate oltre il limite\””,”content”:”
\”Ho lasciato spazio per tre anni alle proteste, sono liberale e ci credo fino in fondo. E’ giusto che nelle università si esprimano opinioni, anche le più estreme, ma senza violenza fisica e verbale. Quello che si è visto in questi giorni a Genova è ampiamente oltre il limite, picchiati professori, rappresentanti del personale scientifico, è stato picchiato un dipendente che stava andando a lavorare. Si è fuori dal perimetro democratico\”. Lo dice, a margine della festa di FI a Telese Terme, il ministro dell’Universita’ Anna Maria Bernini. \”Si stanno compiendo dei reati, che come tali saranno trattati. Stanotte un gruppo di diciamo studenti ha devastato il rettorato di Genova – aggiunge – non è modo di manifestare, distruggendo beni pubblici di cittadini italiani, che dovranno essere risarciti, in questo senso si muoverà il mio ministero, spero anche i rettori, chi ha denunciato, pagherà i danni\”.
“,”postId”:”2b05fb00-41f4-4a51-bb37-fc576445151d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T10:37:35.664Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T12:37:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bernini: \”Italia non rompa i ponti della ricerca con Israele\””,”content”:”
\”Io credo che l’Italia, la ricerca italiana, le università e i ricercatori italiani non debbano entrare in guerra con le università e i ricercatori israeliani. Non bisogna mai interrompere i ponti della ricerca, della cultura, della formazione. Quello è il più grande detonatore di pace che noi abbiamo\”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, a margine di ‘Libertà’, la festa di Forza Italia a a Telese Terme (Benevento), rispondendo a chi le domandava se sia ipotizzabile interrompere i rapporti scientifici con Israele. \”Ho personalmente visitato sia la parte palestinese, sia la parte israeliana. Ci sono rettori e presidenti di università profondamente contrari agli errori e agli orrori del governo Netanyahu – ha raccontato -. Lasciarli soli in un momento in cui loro stessi protestano contro il governo Netanyahu, secondo me, è un errore. E soprattutto è un errore togliere speranza e ossigeno a quelle agenzie di senso, a quei luoghi della conoscenza, a quella diplomazia scientifica che sarà l’inizio di tutto quando tutto sarà per fortuna finito, quando la guerra sarà finita e da lì che si ricomincia\”.
“,”postId”:”6fa9bd7c-57c3-4e88-a648-fe56ed84fc68″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T10:29:28.281Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T12:29:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Colpiti 120 obiettivi terroristici a Gaza\””,”content”:”
L’aeronautica militare israeliana ha colpito circa 120 obiettivi nella Striscia di Gaza nei giorni scorsi, tra cui edifici utilizzati da gruppi terroristici, agenti terroristici e altre infrastrutture. Lo rende noto l’esercito israeliano, mentre le truppe continuano ad avanzare nella città di Gaza.
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A Gaza City, l’Idf afferma che la 98a Divisione ha ucciso diversi uomini armati e rinvenuto numerose armi, tra cui lanciarazzi e razzi. La divisione ha anche diretto attacchi con droni contro una postazione di sorveglianza di Hamas e un punto di appoggio per gli agenti della Jihad islamica palestinese.
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Porre fine, \”con urgenza\”, al \”conflitto sanguinoso\” nella Striscia di Gaza. E’ quanto ha chiesto il vicepremier e ministro degli Esteri emiratino, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, durante un faccia a faccia con Benjamin Netanyahu a margine dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove ieri è intervenuto il premier israeliano. Il capo della diplomazia emiratina ha insistito sulla necessità di porre fine alla guerra, \”arrivare a un cessate il fuoco duraturo e permanente\” ed evitare \”ulteriori perdite di vite umane\”.
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\”Bisogna porre fine alla crisi e alle condizioni tragiche in cui si trovano i civili a Gaza\”, ha affermato, secondo quanto riferisce stamani l’agenzia emiratina Wam. Gli Emirati confermano il loro sostegno a \”tutti gli sforzi a livello internazionale per assicurare il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri\” e sottolineano l’importanza di \”un’azione globale\” per \”contrastare estremismo e terrorismo in tutte le loro forme e manifestazioni\”.
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Il ministro degli Esteri emiratino ha poi insistito per la \”mobilitazione di tutti gli sforzi possibili per garantire la consegna senza ostacoli di aiuti umanitari\” alla popolazione civile di Gaza e ha ribadito \”l’impegno incrollabile\” degli Emirati a sostegno di \”tutte le iniziative\” per la pace \”sulla base della soluzione dei due stati\”.
“,”postId”:”0e27c342-3830-41d1-a1ac-f0e9d01d9803″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T10:23:03.082Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T12:23:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla pronta a ripartire: \”Situazione meteo lo permette\””,”content”:”
La Sumud Flotilla è pronta a partire in giornata, nelle prossime ore, mantenendo – almeno al momento – la rotta verso Gaza. È quanto si apprende dai membri degli equipaggi, secondo cui le notizie fornite sulle condizioni meteo permetterebbero la navigazione. Alcuni membri degli equipaggi avrebbero deciso di non ripartire e per i naviganti sono comunque in corso interlocuzioni riguardo all’ipotesi di una mediazione, affinché si possano scongiurare tensioni con le autorità israeliane.
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Sono almeno 44 i palestinesi uccisi dall’alba di oggi nella Striscia dagli attacchi israeliani. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Tra le vittime, 25 le persone uccise a Gaza City.
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\”Gaza sarà governata da un governo temporaneo e transitorio composto da tecnocrati palestinesi, che saranno responsabili della fornitura di servizi quotidiani alla popolazione della Striscia\”. Lo si legge tra i 21 punti del piano Trump per la fine della guerra a Gaza pubblicato dai media israeliani e arabi. \”Il comitato sarà supervisionato da un nuovo organismo internazionale istituito dagli Stati Uniti in consultazione con i partner arabi ed europei. Definirà un quadro per il finanziamento della riqualificazione di Gaza fino al completamento del programma di riforme dell’Autorità Nazionale Palestinese\”.
“,”postId”:”b5a37ce9-c21d-4a90-9231-1bce4c5cf9eb”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T09:54:18.131Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T11:54:18+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media, esponente Hamas nega ok a piano Trump: \”Mai ricevuto proposta\””,”content”:”
Hamas non ha per ora ricevuto alcuna proposta. E’ quanto afferma un esponente del gruppo in dichiarazioni ad Al Araby, rilanciate dal giornale israeliano Haaretz che in precedenza aveva scritto che Hamas avrebbe \”accettato in linea di principio il piano di Donald Trump\” per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.
“,”postId”:”af659115-29cb-4e37-89dc-957db1051104″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T09:43:09.889Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T11:43:09+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Urso: \”Governo Meloni lavora per portare pace duratura nell’area\””,”content”:”
\”La nostra Europa è circondata dai conflitti: il fronte orientale perdura la guerra devastante della Russia in Ucraina e altre minacce. Sul fronte meridionale perdura una guerra devastante che coinvolge il Medio Oriente. Un conflitto devo dire terrificante nel territorio di Gaza e non solo. Noi dobbiamo avere la responsabilità di agire al meglio per contribuire a portare pace in questi territori. La nostra posizione da sempre è quella dei due Stati che devono essere reciprocamente riconosciuti dalle parti. Io credo che il governo italiano si sia mosso bene anche in questa difficile situazione con responsabilità, serietà e continuità di azione\”.
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A dirlo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a margine del convegno \”Spazio Made in Italy\” promosso da Fratelli d’Italia e attualmente in corso alla Cittadella della Stanga a Padova.
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\”Anche noi nella stessa sala abbiamo detto che non condividiamo gli attacchi a Gaza e dentro la Cisgiordania. Noi vogliamo il cessate il fuoco e la pace e la costruzione di uno Stato palestinese. Siamo pronti a riconoscerlo domani mattina, senza Hamas\”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tjani, a margine della seconda giornata della festa di Fi a Telese Terme. \”Il gesto di uscire dalla sala? E’ la dimostrazione di non condivisione di quello che lui dice\”, la premessa di Tajani alla domanda dei cronisti sull’abbandono dell’aula dell’assembela generale Onu da parte di molte delegazioni in segno di protesta prima del discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
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\”Il gesto di uscire dalla sala? E’ la dimostrazione di non condivisione di quello che lui dice, lo ha detto anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dalla stessa sala: non condividiamo gli attacchi di Israele a Gaza, non comprendiamo gli attacchi dentro la Cisgiordania, vogliamo cessate il fuoco, la pace, la costruzione di uno stato palestinese. Siamo pronti a riconoscerlo domani mattina, senza Hamas\”. E’ quanto detto dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, mentre raggiunge il palco per il primo confronto della seconda giornata della festa di Forza Italia in corso a Telese Terme (Benevento), commentando la mossa delle moltissime delegazioni che hanno lasciato l’aula all’assemblea generale dell’Onu, in segno di protesta prima del discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
“,”postId”:”f903e602-d5fe-46e4-96d6-36ba108d37ac”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T09:01:56.394Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T11:01:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Ecco i 21 punti del piano Trump per Gaza\””,”content”:”
Il canale saudita Al-Hadath ha pubblicato i dettagli del piano in 21 punti del presidente statunitense Donald Trump per Gaza, riportando che include anche \”il rilascio di migliaia di prigionieri palestinesi, tra cui 100-200 detenuti all’ergastolo\”. Il piano include \”l’immediato invio di aiuti illimitati attraverso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, la chiusura del fondo umanitario a Gaza (Ghf), la raccolta delle armi di Hamas da parte di una forza araba e internazionale, l’impegno americano a non permettere a Israele di annettere la Cisgiordania, un graduale ritiro israeliano dalla Striscia, la creazione di un corridoio di sicurezza non presidiato intorno a Gaza e un’offerta di amnistia ai leader di Hamas in cambio del loro ritiro da Gaza\”. Anche il Times of Israel ha pubblicato i punti salienti del piano, confermando le anticipazioni di Hadath. Tra gli altri, il punto 15 che recita: \”Gli Stati Uniti collaboreranno con i partner arabi e internazionali per sviluppare una forza di stabilizzazione internazionale temporanea che verrà immediatamente dispiegata a Gaza per supervisionare la sicurezza nella Striscia. La forza svilupperà e addestrerà una forza di polizia palestinese, che fungerà da organo di sicurezza interna a lungo termine\”.
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La portavoce italiana, Maria Elena Delia, ha dichiarato che “non c’è una chiusura cieca” e “il direttivo ha deciso di mandarmi a Roma per portare avanti di persona il dialogo con le istituzioni”. Poi ha ribadito: \”Siamo dispostissimi a trovare un corridoio umanitario, che vorremmo fosse permanente, però questo non può essere un’alternativa a poter percorrere liberamente delle acque internazionali\”
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\”Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump\” per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz citando proprie fonti. Il piano Trump in 21 punti è stato illustrato dal presidente americano nel corso dell’incontro con i leader arabi a margine dell’Assemblea Onu.
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\”I bambini non possono morire di fame\” e \”non c’è alcuna una ragion militare per continuare a martellare quello che è già ridotto in macerie\”. Barack Obama, da Dublino, fa sentire la sua voce, critica il proseguimento delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, avviate in riposta all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, e non risparmia osservazioni sul premier israeliano Benjamin Netanyahu e denunce per Hamas, che nel 2007 prese il controllo dell’enclave palestinese.
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\”E’ inaccettabile – ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti in dichiarazioni diffuse dal suo ufficio e rilanciate dalla Cnn – ignorare la crisi umanitaria in corso a Gaza ed è necessario insistere sul fatto che entrambe le parti devono trovare una strada in cui uno stato palestinese e la sua autonomia coesistano con un Israele sicuro\”.
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Di Netanyahu, intervenuto ieri all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Obama – che arrivò alla Casa Bianca nel gennaio del 2009 – ha ricordato: \”Non siamo sempre andati d’accordo\”. E non ha risparmiato critiche. \”Purtroppo, spesso i leader, i politici, hanno un interesse personale nel sostenere l’idea che si tratti semplicemente di loro e di noi e che la colpa sia loro perché questo li aiuta a rimanere al potere – ha incalzato – E’ un gioco cinico. L’ho visto durante tutta la mia presidenza e non sono sempre stato popolare in quella regione. Penso sia giusto dire che io e il premier israeliano, che è sempre lì, non eravamo grandi amici\”. E contro Hamas ha tuonato: \”E’ il massimo del cinismo l’approccio crudele di Hamas nel tentativo di risolvere un problema che mette a rischio tutta la loro popolazione e da parte mia il rifiuto è allo stesso modo\”.
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Tra i 21 punti del piano Trump per Gaza c’è anche il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia, preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell’intesa. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Il piano, che includerebbe anche la liberazione di migliaia di detenuti palestinesi inclusi oltre 100 con sentenze all’ergastolo.
“,”postId”:”cce747b0-b5fc-4df3-bbbb-f550f08a36b3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T07:53:59.639Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T09:53:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Al-Jazeera: \”Almeno 38 morti dall’alba nella Striscia di Gaza\””,”content”:”
Sarebbero almeno 38 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia di Gaza, 25 dei quali a Gaza City. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che cita fonti mediche degli ospedali dell’enclave palestinese, che nel 2007 finì in mano a Hamas, mentre proseguono le operazioni militari israeliane scattate in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.
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Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Lo riferiscono fonti a conoscenza della questione ad Haaretz. Sembra che il Qatar sia stato coinvolto nel tentativo di convincere Hamas ad accettare l’impalcatura dell’accordo e Trump spera di finalizzarlo con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu quando si incontreranno lunedì. Come parte dell’accordo per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, Israele rilascerebbe centinaia di prigionieri palestinesi e ritirerebbe gradualmente le sue forze dalla Striscia di Gaza.
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\”C’è il presidente della Repubblica che si è espresso facendo un appello, non sarebbe corretto da parte mia fare l’ipotesi che non venga ascoltato il presidente della Repubblica. Io mi auguro che quando il presidente della Repubblica fa un appello sia ascoltato da tutti\”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, a margine di un convegno del suo partito in corso a Firenze, rispondendo alle domande dei giornalisti. Per Donzelli è \”importante ascoltare le parole del presidente Mattarella. Giorgia Meloni ha ringraziato non soltanto il presidente Mattarella, ma anche i partiti di opposizione che hanno dato segno di sensibilità nei confronti del presidente Mattarella\” sottolinea Donzelli, \”quindi credo che qualsiasi parola in questo momento debba andare a rinforzare l’appello del presidente Mattarella verso questa mediazione che era in corso e che per il momento sembra sia stata rifiutata da alcuni dei componenti della Flotilla. L’appello a fare un’ulteriore riflessione che arriva anche dai partiti d’opposizione è un appello importante che speriamo venga accolto\”.
“,”postId”:”54f3a32a-b8e5-4a7e-971f-148454e6e23b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T07:45:19.692Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T09:45:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Nave Seasalvia a Taranto, attivisti: \”No greggio per Israele\””,”content”:”
Ha attraccato ieri sera al porto di Taranto la nave Seasalvia che dovrebbe imbarcare 30mila tonnellate di greggio destinate all’aviazione militare israeliana. Una volta appresa la notizia cittadini e attivisti – tra cui Usb, Cobas, movimento Taranto per la Palestina, Giustizia per Taranto, Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e altre realtà locali – si sono radunati al varco est così come era accaduto due giorni prima quando la mobilitazione aveva di fatto impedito lo svolgimento delle operazioni. Ma la nave era rimasta nel Golfo di Taranto e nelle ultime ore è stato autorizzato l’approdo. Gli attivisti hanno annunciato ulteriori iniziative per cercare di \”scongiurare il rifornimento di greggio\”, come possibili sit-in davanti alla raffineria per impedire il passaggio delle autobotti. Intanto, si è appreso che una volta lasciata Taranto, la petroliera andrà a Porto Said e non più in Israele. Al presidio di ieri sera non sono mancati i momenti di tensione tra gli stessi manifestanti. l’Usb riferisce che un proprio dirigente è stato colpito con una borsetta al viso e ha riportato una ferita vicino un occhio che ha richiesto tre punti di sutura. La protesta contro l’arrivo della nave Seasalvia si intreccia con la manifestazione indetta dal coordinamento per la Palestina in programma questa mattina a Grottaglie, dove è previsto un corteo che dalla cittadina raggiungerà lo stabilimento Leonardo. L’attracco nella nave Seasalvia, sottolinea l’organizzazione sindacale, \”costituisce un elemento che pensiamo debba essere affrontato dalla piazza di Grottaglie, per condividere modalità e forme della nostra opposizione. Il nostro intento è il blocco di ogni attività della Raffineria Eni di Taranto fino a quando non verranno fermate le operazioni di carico del greggio e la nave non lascerà il porto vuota\”. Per il movimento Giustizia per Taranto l’autorizzazione al rifornimento di greggio per l’aviazione militare israeliana rapppresenta \”un gesto gravissimo che, di fronte al genocidio in corso a Gaza, suonerebbe come uno schiaffo alla nostra città e alla sua rabbia\”.
“,”postId”:”d8346149-4e25-42ec-88da-3ed1e9c96454″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T07:39:24.976Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T09:39:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Attivista Flotilla: \”Non solo aiuti, vogliamo rompere l’assedio\””,”content”:”
\”Vedere la nostra missione come trasporto di dieci tonnellate di cibo a Gaza è sminuente, la missione ha lo scopo di rompere l’assedio. Che non significa sbarcare per forza a Gaza con i nostri pacchi di cibo e aiuti, ma si intende sensibilizzare i governi affinché si prendano decisioni atte a interrompere l’assedio che Israele sta facendo su Gaza e sulla Palestina\”. Lo dice all’ANSA Silvia Severini, 54 anni, anconetana, in questo momento si trova a bordo della Seulle, una delle barche compongono la Global Sumud Flotilla, la flotta umanitaria diretta verso Gaza in solidarietà con la popolazione palestinese e per chiedere fine al massacro del governo israeliano. Severini spiega che in questo momento l’imbarcazione è vicino alle coste greche poiché l’equipaggio ha scelto \”di evitare di trovarsi in acque internazionali di notte\”, ma che oggi riprenderà la rotta e che già nella notte saranno \”in balia degli attacchi di Israele\”. La tensione a bordo è alta, racconta Severini, così come la paura, soprattutto dopo gli attacchi ad alcune delle barche della Flotilla degli scorsi giorni. \”Però c’è determinazione a non mollare la missione, considerate le manifestazioni che ci sono state a terra. – afferma Severini – Quando lunedì abbiamo visto quello che stava succedendo in Italia ci siamo commossi, gridavamo tra una barca e l’altra. Ma non è solo commozione, percepiamo che c’è un grande sostegno, ed è questa la forza che ci fa andare avanti. Il coraggio ce lo danno le piazze\”.
“,”postId”:”9fc173f0-6904-4f39-855a-e52a9aa1ad2c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T07:39:06.003Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T09:39:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Flotilla, portavoce italiana: \”Aperti a trattative concrete\””,”content”:”
\”Non c’è una chiusura cieca. Siamo assolutamente aperti a delle trattative concrete\”. Lo afferma, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia. \”Il direttivo – spiega – ha deciso di mandarmi a Roma per portare avanti di persona il dialogo con le istituzioni\”, e, quanto all’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolinea che \”abbiamo apprezzato le parole del Capo dello Stato e ne abbiamo colto l’emotività. Ma ci è sembrato che accettare spostasse l’attenzione dal punto centrale. Noi siamo dispostissimi a trovare un corridoio umanitario, che vorremmo fosse permanente, però questo non può essere un’alternativa a poter percorrere liberamente delle acque internazionali. Stiamo cercando di mettere in evidenza una stortura\”. Delia afferma quindi che \”non c’è nessuna volontà di andare a farsi male per forza, noi chiediamo ai governi: è possibile dire a Israele guardate che se attaccherete quelle barche in acque internazionali noi vi daremo delle sanzioni? Possiamo ragionare sulla possibilità che l’Italia metta un embargo sulle armi o rinunci ad alcuni accordi commerciali\”. E ancora: \”Israele potrebbe garantire che una volta al mese si apra un corridoio navale affinché le navi dell’Onu, non quelle della Flotilla, possano portare via mare degli aiuti. Ci sono tante possibilità – aggiunge – ma bisogna fare qualcosa in più rispetto a chiedere a noi di non andare a Gaza\”.
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\”La barca Family ha subito un grave problema ai motori e non può continuare. La Family ha già subito diversi attacchi con droni caricati con materiale incendiario. Le nostre barche necessitano di costante manutenzione e ogni tanto hanno dei problemi meccanici. La nostra missione è chiara, noi andremo avanti con i nostri obiettivi\”. Lo scrivono sul loro canale Telegram gli attivisti della Global Sumud Flotilla. La maggioranza delle imbarcazioni ora si trovano in una baia a sud dell’isola greca di Koufonissia, a sud di Creta.
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\”Non è più il tempo delle parole. Servono gesti concreti, serve prendere posizione per denunciare le troppe contraddizioni su temi che non possono essere messi in discussione: la pace e la giustizia\”. Così in una nota il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti.
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Nella stessa nota, l’associazione conferma di \”accodarsi a lui in questo appello urgente e necessario: a Gaza è in corso un genocidio. Chiediamo alle autorità europee e italiane di mettere in campo tutta la forza della diplomazia per fermare l’escalation di violenza a cui ormai da troppo tempo stiamo assistendo. Le generazioni future ci chiederanno conto di tutto questo: non permettiamo che il silenzio e l’indifferenza diventino complicità. Agiamo ora, per la pace e la giustizia\”.
“,”postId”:”f5a63388-830e-4726-bec7-af6a5c20838c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-09-27T06:47:28.766Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T08:47:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il blocco navale imposto da Israele, acque di Gaza off limits dal 2009″,”content”:”
Il blocco navale è stato imposto ufficialmente durante l’operazione Piombo Fuso con l’obiettivo di limitare la capacità di Hamas di introdurre armi e materiale bellico nella Striscia. Organizzazioni umanitarie e diversi governi considerano il blocco illegittimo, sottolineando che impedisce anche l’arrivo di aiuti
“,”postId”:”dc4d8bc8-62ae-44c5-a423-046e00cfb9f2″,”postLink”:{“title”:”Il blocco navale imposto da Israele, acque di Gaza off limits dal 2009″,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/09/27/gaza-blocco-navale-israele”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/f6d72c5055bea9b7a8c3ed4620d3e98ab970998c/skytg24/it/mondo/2025/09/10/guerra-israele-palestina-gaza-10-settembre-diretta/flotilla_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-09-27T06:29:24.544Z”,”timestampUtcIt”:”2025-09-27T08:29:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Taranto petroliera diretta in Israele, proteste al porto”,”content”:”
E’ attraccata ieri sera nel porto di Taranto la petroliera maltese Seasalvia, della società greca Thenamaris, per caricare 30mila tonnellate di greggio, operazione che nella serata di mercoledì scorso non aveva potuto effettuare per motivi di ordine pubblico e per la protesta indetta dall’Usb, dai Cobas e da una serie di movimenti, in quanto l’unità era diretta, una volta salpata da Taranto, nel porto israeliano di porto di Ashkelon. La nave adesso andrà a Porto Said e non più ad Ashkelon. Le polizze assicurative per l’unità sono state stipulate per il porto egiziano. Le operazioni di carico a Taranto dureranno dalle 36 alle 48 ore, spiegano fonti della Capitaneria di porto. Ieri sera, intorno alle 23, appreso che la nave stava tornando a Taranto, c’è stata di nuovo una protesta davanti al varco est del porto, quello piu’ vicino alla città. Si sono radunati un centinaio di manifestanti che sono stati sul posto sino alle 2 della scorsa notte, precisano fonti della Digos. La zona è stata presidiata dalle forze di polizia. La protesta è ripresa questa mattina davanti al porto, ma per ora è minore il numero dei manifestanti e non ci sarebbe l’Usb. Questa mattina è in programma un’altra manifestazione regionale a Grottaglie (Taranto), indetta pro Palestina da varie organizzazioni e associazioni. Un corteo raggiungerà lo stabilimento Leonardo di Grottaglie. La Seasalvia, una volta allontanatasi mercoledì sera dalla rada di Taranto, non aveva tuttavia lasciato il golfo. Era rimasta a circa 20 miglia della città pugliese, nella quale ieri sera tardi ha poi fatto ritorno.
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Durante il suo discorso alle Nazioni Unite, il premier israeliano ha mostrato una spilla invitando il pubblico a inquadrare un Qr code per comprendere le ragioni del conflitto
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Le norme internazionali non escludono a priori la possibilità di \”blocchi navali\”, ma specificano anche che diventano illegali nel caso in cui la popolazione messa in difficoltà dal blocco non sia adeguatamente rifornita di mezzi di sussistenza. Anche di questo si è parlato nella puntata di \”Numeri\” di Sky TG24 del 26 settembre
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Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che sono in corso \”negoziati ispirati e costruttivi\” con i Paesi del Medio Oriente per raggiungere un accordo sul conflitto a Gaza. \”Le negoziazioni intense vanno avanti da quattro giorni e continueranno finché necessario per giungere a un accordo definitivo. Tutti i Paesi della regione sono coinvolti, Hamas è pienamente consapevole di questi colloqui e Israele è stato informato a tutti i livelli, compreso il primo ministro Benjamin Netanyahu\”, ha scritto Trump sul suo social network Truth Social. Secondo il presidente, c’è \”più buona volontàa’ ed entusiasmo per concludere un accordo, dopo decenni, di quanto abbia mai visto prima\”. E ancora: \”Tutti sono entusiasti di lasciarsi alle spalle questo periodo di morte e oscurità. E’ un onore far parte di questa negoziazione. Dobbiamo riportare a casa gli ostaggi e ottenere una pace permanente e duratura\”, ha aggiunto Trump.
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La Nuova Zelanda non riconoscerà per ora lo Stato di Palestina, ha annunciato il ministro degli Esteri neozelandese Winston Peters, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. \”Con la guerra in corso, Hamas che resta il governo di fatto di Gaza e nessuna chiarezza sui prossimi passi, ci sono troppe incognite sul futuro Stato di Palestina perché sia prudente per la Nuova Zelanda annunciare un riconoscimento in questo momento\”, riporta Haaretz citando il discorso di Peters. Il capo della diplomazia di Wellington ha sottolineato che la posizione del Paese resta legata all’evoluzione della situazione sul campo e al raggiungimento di un percorso credibile verso la pace e la soluzione dei due Stati.
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Israele è in possesso di informazioni sui luoghi dove si trovano gli ostaggi. Lo riporta Haaretz, citando una fonte anonima che ha detto ai media americani: \”Abbiamo una discreta idea di dove si trovino gli ostaggi\”.
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L’amministrazione statunitense del Presidente Donald Trump ha proposto un piano in 21 punti per la \”pace a Gaza\” che, tra le altre cose, prevede il rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore. La notizia e’ stata riportata alla CNN da fonti a conoscenza dei dettagli della proposta, condivisa questa settimana con i leader arabi. Il piano non prevede tempistiche definite e prevede due fasi di governance temporanea: un organismo internazionale seguito da un comitato palestinese. Afferma inoltre che non ci sara’ alcuna evacuazione forzata da Gaza, che Hamas non avra’ alcun ruolo nel futuro governo e che l’ONU partecipera’ alla fornitura di aiuti umanitari. Inoltre, secondo il piano, Israele garantirà di non attaccare più il Qatar.
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\”Stiamo avendo discussioni molto stimolanti e produttive con la comunità mediorientale riguardo a Gaza. Sono in corso intensi negoziati da quattro giorni e continueranno finché sarà necessario per raggiungere un accordo concluso con successo\”. Lo ha scritto Donald Trump su Truth. \”Tutti i paesi della regione sono coinvolti, Hamas è consapevole di queste discussioni e Israele è stato informato a tutti i livelli, incluso Netanyahu. C’è più buona volontà ed entusiasmo per il raggiungimento di un accordo, dopo così tanti decenni, di quanto abbia mai visto prima. Dobbiamo liberare gli ostaggi e ottenere una pace permanente e duratura!\”.
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Tra i 21 punti del piano Trump per Gaza c’è anche il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia, preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell’intesa. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Hamas “non ha ricevuto alcuna nuova proposta di cessate il fuoco”. Lo hanno precisato fonti dell’organizzazione palestinese, come riportano i media israeliani. In precedenza, era stato riferito che Hamas aveva concordato “in linea di principio” con il piano Trump di cessate il fuoco.
“Finiremo il lavoro a Gaza, il più velocemente possibile”: ignorando la condanna della comunità internazionale, Benjamin Netanyahu sfida il mondo con toni bellicosi nel suo controverso intervento-show di 40 minuti all’Assemblea generale dell’Onu.
Fuori, a Times Square, davanti al suo hotel e al Palazzo di Vetro, centinaia di manifestanti marciano e protestano chiedendo il suo arresto per crimini di guerra.
“Stop aiuti a Israele”, “Basta affamare Gaza”, “Free Palestine”, gridano mentre alcuni di loro vengono arrestati. Dentro il Palazzo di Vetro invece più di 100 diplomatici di oltre 50 Paesi – non solo quelli con popolazione a maggioranza islamica – abbandonano l’aula all’ingresso di Bibi tra fischi e buu. Tra loro, in mezzo al pubblico, anche Ruby Chen, padre dell’ostaggio israeliano Itay Chen, in segno di protesta perché Netanyahu non ha nominato il figlio nella lista dei prigionieri perché ritenuto morto. Gli applausi arrivano solo dalle delegazioni americana, senza l’ambasciatore Mike Waltz, e israeliana.
Gli approfondimenti:
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14 minuti fa
Idf: controlliamo oltre la metà di Gaza City
Negli ultimi giorni l’esercito israeliano ha ampliato la portata degli attacchi in tutta Gaza City, prendendo di mira ogni notte più di 140 siti. Mentre più di 800mila dei milioni di residenti della città sono stati evacuati, l’Idf fa sapere di aver ottenuto il controllo operativo di più della metà di Gaza City. Secondo i rapporti forniti da fonti del comando Sud dell’esercito, le conquiste territoriali “sono il risultato di manovre coordinate in più punti da varie divisioni come parte dell’Operazione Carri di Gideone 2”.
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16 minuti fa
Fenomenologia delle piazze proPal: cosa dicono i sociologi
Lunedì, centinaia di migliaia di persone in Italia hanno scioperato in solidarietà con la popolazione palestinese e molte di loro non erano mai scese in piazza. Dall’alta partecipazione, ai sentimenti collettivi che hanno animato la manifestazione, fino agli scontri avvenuti a Milano: abbiamo raccolto l’analisi di due sociologi e studiosi di proteste. “Non avevamo mai assistito a un genocidio in diretta. Le piazze trasformano la frustrazione in indignazione. I disordini? Strumentalizzati politicamente”
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37 minuti fa
Media, per piano Trump “Netanyahu pronto a concessioni”
In vista dell’incontro tra Benjamin Netanyahu e Donald Trump previsto per lunedì, il premier e il suo team si aspettano che Israele dovrà fare concessioni “dolorose e significative” per porre fine alla guerra a Gaza e dare l’ok al piano Usa. Lo riferisce Channel 12, sottolineando che queste concessioni “contraddirebbero la politica dichiarata di Israele e le decisioni prese dal gabinetto nelle ultime settimane”, in particolare per quanto riguarda la richiesta del piano per il graduale coinvolgimento dell’Autorita’ Palestinese nella Gaza del dopoguerra.
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46 minuti fa
Tajani sente Meloni dopo telefonata con Flotilla
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a quanto si apprende, ha sentito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo la telefonata con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza.
46 minuti fa
Flotilla: “Disponibili a lavorare su corridoi umanitari”
“C’è disponibilità a lavorare a una soluzione per un corridoio permanente di aiuti a Gaza”. Lo si apprende dal Global Movement to Gaza dopo un primo contatto tra la portavoce italiana della Flotilla Maria Elena Delia e il ministero degli Esteri. A quanto riferito, Delia arriverà domani pomeriggio a Roma per “consultazioni con i leader politici e i ministri competenti”.
47 minuti fa
Tajani: “La risposta di Flotilla è che vanno avanti”
“Ho ascoltato le ragioni di Flotilla, la loro risposta è che vanno avanti. Sono già andati avanti”. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo una telefonata “di circa mezz’ora” con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza.
53 minuti fa
Manifestazioni pro Palestina, cortei in tutta Italia: scontri a Torino
Oltre Roma e Milano, dove le mobilitazioni sono partite ieri, oggi sono state coinvolte le piazze di Firenze, Pisa, Napoli, Bari e Bologna. A Torino momenti di tensione tra dimostranti e polizia, con lancio di oggetti e lacrimogeni in azione. Una cinquantina di manifestanti hanno raggiunto l’aeroporto di Caselle e si sono avvicinati alle reti attraversando i campi limitrofi
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20:35
Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a Gaza
L’Italia sta lavorando a una proposta di mediazione per consegnare gli aiuti portati dalla Flotilla, che il 23 settembre ha subìto un nuovo attacco. Ma cosa potrebbe succedere se le imbarcazioni arrivassero in prossimità di Gaza? Anche di questo si è parlato nella puntata del 24 settembre di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24.
Global Sumud Flotilla, cosa potrebbe accadere se arrivasse a GazaVai al contenuto
20:27
Media, almeno 91 i palestinesi uccisi a Gaza dall’alba
Sale il bilancio delle vittime a Gaza. Almeno 91 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani in tutta l’enclave assediata dall’alba. Tra i morti, almeno 48 sono stati uccisi a Gaza City, secondo al Jazeera.
20:17
Media, Netanyahu pronto ad accettare ‘concessioni dolorose’ in piano Trump
A due giorni dall’atteso incontro alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo entourage si aspettano di dover accettare “concessioni dolorose e significative” per aderire al piano americano volto a porre fine alla guerra a Gaza. Lo rivela l’emittente Channel 12, sottolineando come le misure richieste contraddirebbero la linea politica ufficiale di Israele e recenti decisioni del gabinetto, in particolare sul graduale ampliamento del ruolo dell’Autorità Palestinese nella gestione della Striscia dopo il conflitto. L’emittente riferisce inoltre che Washington starebbe esercitando “forti pressioni” sul Qatar per spingere Hamas ad accettare i dettagli della proposta nei prossimi giorni, con l’obiettivo di concentrare le richieste diplomatiche soprattutto su Netanyahu e sul governo israeliano.
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20:14
In corso telefonata fra Tajani e portavoce della Flotilla
È in corso una telefonata tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia. Tajani sta tenendo il colloquio da Telese Terme, dove è in corso la festa di Forza Italia.
20:07
Katz, ‘Idf verso fase decisiva a Gaza, intensifichiamo attacchi’
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che l’Idf sta “aumentando l’intensità dei suoi attacchi” nella Striscia di Gaza, avvicinandosi alla “fase decisiva” dell’offensiva. Lo riporta Haaretz.
Katz ha riferito che oltre 750.000 palestinesi hanno evacuato Gaza City verso sud, aggiungendo che sono stati distrutti edifici e infrastrutture usate da Hamas, mentre veicoli autonomi carichi di esplosivi vengono impiegati per neutralizzare ordigni e l’avanzata delle forze israeliane è protetta da “fuoco pesante e potente”. “Se Hamas non rilascia tutti gli ostaggi e non si disarma, Gaza sarà distrutta e Hamas sarà annientato”, ha ribadito.
Alle dichiarazioni ha replicato il Forum delle Famiglie degli ostaggi e dispersi, accusando Katz di “far saltare un’altra occasione di accordo per il ritorno degli ostaggi e la fine della guerra”. In una nota, il Forum ha affermato che “questa è la strada per abbandonare gli ostaggi, i soldati e distruggere i valori fondamentali della sicurezza e della resilienza nazionale”.
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19:57
Fonti israeliane, Qatar dietro pressione Uefa
Dopo gli attacchi compiuti in Qatar dall’esercito israeliano, aumenta sempre di più la rottura dei rapporti tra Tel Aviv e Doha. I quotidiani israeliani, citando fonti del governo, accusano il Qatar di essere dietro l’ondata delle pressioni della Uefa per tenere le squadre di calcio israeliane lontane dalle competizioni europee.
19:47
Ben Gvir a Netanyahu, ‘nessun mandato per fermare guerra senza sconfitta Hamas’
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha avvertito il premier Benjamin Netanyahu che “non ha alcun mandato per porre fine alla guerra senza una sconfitta decisiva di Hamas”. Lo ha scritto in un post su X, in un momento in cui emergono notizie di pressioni da parte degli Stati Uniti affinché Israele accetti il piano proposto dal presidente Donald Trump per porre fine al conflitto.
19:36
A Gaza l’Italia riprende le evacuazioni sanitarie
“Negli ultimi giorni la Farnesina ha ricevuto diversi appelli relativi ad alcuni delicatissimi casi di minori palestinesi a Gaza che necessitano di cure salvavita e per i quali sono già state inoltrate con urgenza richieste di evacuazione alle autorità israeliane. Fra questi c’è anche Tuleen, una neonata palestinese affetta da una grave malformazione congenita nota come teratoma sacro-coccigeo”: é quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri. “Così come per gli altri pazienti – si spiega – la Farnesina è al lavoro insieme alla Difesa e alla Protezione Civile per realizzare nel più breve tempo possibile questa nuova evacuazione sanitaria. Per ogni paziente si sta valutando il trasferimento nella singola struttura ospedaliera che possa garantire le cure più adatte, grazie anche alla disponibilità delle Regioni e degli ospedali che si sono già offerti di prestare le proprie cure ai minori in arrivo nel nostro Paese”.
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18:47
Lavrov, ‘Israele tenta colpo di Stato contro riconoscimento Palestina all’Onu’
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parlando all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha accusato Israele di star tentando “una sorta di colpo di Stato volto a seppellire le decisioni dell’Onu sulla creazione di uno Stato palestinese”, condannando i piani di annessione della Cisgiordania.
18:44
Lavrov, ‘nessuna giustificazione per uccisione palestinesi a Gaza’
Lavrov, ‘nessuna giustificazione per uccisione palestinesi a Gaza’ Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha espresso la condanna della Russia agli attacchi compiuti il 7 ottobre dai militanti di Hamas, sottolineando però che “non vi è alcuna giustificazione per le brutali uccisioni di palestinesi” avvenute successivamente a Gaza. Nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Lavrov ha criticato anche i piani israeliani di annettere la Cisgiordania e ha stigmatizzato i Paesi che hanno riconosciuto lo Stato palestinese solo ora all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
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18:36
In 50 mila a Berlino per chiedere fine guerra a Gaza
Circa 50 mila persone stanno partecipando a Berlino a una manifestazione – intitolata “Uniti per la Liberazione” – per chiedere la fine della guerra a Gaza. Le autorità locali affermano che per il momento lo svolgimento è “assolutamente pacifico”, anche se un’altra manifestazione secondaria sempre filo-palestinese, nel quartiere di Kreuzberg, è stata interrotta dopo diverse tensioni tra gli agenti e alcuni partecipanti. In quest’ultima, una portavoce della polizia, Anja Dierschke, ha affermato che ci sono stati diversi arresti per resistenza al pubblico ufficiale, lesioni, uso di oggetti pirotecnici non autorizzati e uso di simboli incostituzionali.
A organizzare la marcia principale – conclusasi al Monumento
della Vittoria – una piattaforma che riunisce Ong, attivisti e
comunita’ palestinese e che ha ricevuto anche il sostegno del
partito della Sinistra La marcia principale si è conclusa alla Colonna alla Vittoria, nel parco centrale di Tiergarten, dove sono previste esibizioni musicali di vari artisti fino a tarda notte. Con la manifestazione si chiede al governo tedesco di abbandonare qualsiasi tipo di cooperazione militare con Israele e utilizzare “tutte le misure possibili” per ottenere un cessate il fuoco immediato e l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza.
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18:31
Conte, Netanyahu all’Onu? Per lui parla genocidio in atto
“Si è parlato da solo, in un’Assemblea semi deserta, ed è giusto cosi’. Quando un criminale e un dittatore viene a distribuire torti e ragioni, è bene che si parli da solo, perché per lui parla un genocidio che è in atto da due anni”. Risponde cosi’ il leader del M5s, Giuseppe Conte, ai giornalisti che a Napoli gli chiedono un commento sulle dichiarazioni di Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale dell’Onu.
18:19
Torino, una cinquantina di manifestanti pro Palestina vicini ad aeroporto
Una cinquantina di manifestanti pro Palestina che si erano dati appuntamento a Borgaro Torinese hanno raggiunto l’aeroporto di Caselle e si sono avvicinati alle reti attraversando i campi limitrofi. Intanto il corteo che era arrivato in strada aeroporto ed e’ stato bloccato dallo schieramento di forze dell’ordine sta marciando verso il centro città.
18:12
Idf controlla oltre metà di Gaza city, oltre 800mila residenti evacuati
L’Idf ha esteso le operazioni militari su Gaza City negli ultimi giorni, colpendo ogni notte oltre 140 obiettivi e acquisendo il controllo operativo di più della metà della città, secondo fonti del Comando Meridionale dell’esercito israeliano citate dal Jerusalem Post.
Più di 800.000 dei circa un milione di residenti hanno evacuato l’area, facilitando le manovre delle divisioni israeliane nell’ambito dell’Operazione Gideon’s Chariots II. Diversi quartieri, tra cui Tel al-Hawa, Al-Nadi, Sheikh Ajleen, Zeitoun, Shuja’iya e Tuffah, sono ora sotto il controllo dell’Idf, dopo attacchi combinati via terra e aria mirati alla distruzione delle infrastrutture terroristiche di Hamas. Rimangono fuori dal controllo israeliano – secondo il Jerusalem Post – quartieri chiave come Al-Rimal, il cuore della città e sede di dirigenti di Hamas, istituzioni governative palestinesi e infrastrutture economiche, oltre alla Città Vecchia, al campo profughi di Al-Shati e al quartiere Sabra.
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18:10
Attivisti Gaza chiedono di parlare a evento, Camera moda dice no
In piazza della Scala, dove da ieri sera si è insediato l’accampamento milanese del presidio permanente “100 Piazze per Gaza”, stasera il mondo della moda si ritrova per i Sustainable Fashion Awards, gli oscar della moda sostenibile. Gli attivisti hanno chiesto agli organizzatori, la Camera Nazionale della Moda Italiana, “di poter prendere la parola – spiega una delegata Usb – per porre all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori il grido soffocato di Gaza e il senso dell’iniziativa “100 Piazze per Gaza””. “Nonostante la nostra richiesta di dialogo – spiega Usb – non abbiamo ancora ricevuto una risposta. Chiediamo alla Camera della Moda di rispondere: quale etica può esserci senza prendere parola su Gaza e la Palestina?”. Inoltre, rendono noto, “l’accampamento dalle 9 di stamattina è circondato da transenne, in un’operazione preventiva che ha impedito ogni libera vivibilità e manifestazione pacifica in Piazza della Scala”. Interpellato dall’ANSA, il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, ha spiegato che l’evento di questa sera ha una regia curata nei minimi dettagli e un’organizzazione che non permette cambiamenti di scaletta rispetto a quanto già programmato, come l’assegnazione del ‘legacy award’ a Giorgio Armani per l’eredità che lascia al mondo della moda. I premi consegnati – si legge in una nota – “saranno 10 e toccheranno temi importanti, come l’eccellenza nel craftmanship, climate action, capitale umano e impatto sociale, economia circolare e supporto alla nuova generazione di creativi”.
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18:08
Usb, assemblea portuali europei a Genova, stop ad armi
Si è conclusa con l’assemblea pubblica di sabato 27 al Cap di Genova la due giorni del meeting internazionale “i lavoratori portuali non lavorano per la guerra”. E’ stato illustrato il risultato dell’incontro del giorno precedente alla presenza di delegazioni provenienti da Francia, Grecia, Paesi Baschi, Cipro, Slovenia, Amburgo e la presenza di altri osservatori. Lo rende noto l’Usb.
E’ stato condiviso un documento imperniato su una piattaforma di 4 punti: “stop al genocidio del popolo palestinese e l’occupazione israeliana; apertura immediata di corridoi umanitari; porti chiusi per le armi e aperti per la pace; stop a rearm EU che sottrae enormi risorse a serivi pubblici essenziali”.
Il documento impegna le organizzazioni e lancia una giornata comune di lotte coordinate nei porti europei e mediterranei. Il documento sarà, nei prossimi giorni, sottoposto al vaglio del rispettive organizzazioni dopo di che diventera’ pubblico ed effettivo. Alla due giorni ha partecipato anche Jamal Jaffreh del PNFTU, sindacato palestinese, che ha portato la sua testimonianza e incitato alle lotte.
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18:02
Gaza: Cub a Mattarella,chiediamo incontro e intervento su governo
La richiesta di un incontro e di un ulteriore intervento sul governo per tutelare la vita di chi sta prendendo parte alla Global Sumud Flotilla: sono queste le richieste, poste dal segretario generale della Cub, uno dei sindacati di base che si è più mobilitato a favore di Gaza, Marcelo Amendola in una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Condividiamo la Sua appassionata preoccupazione per la sorte delle componenti e dei componenti della Global Sumud Flotilla e il Suo impegno perché gli aiuti umanitari possano, tramite la mediazione della Santa Sede, pervenire alla martoriata popolazione di Gaza – sottolinea il sindacalista -. Così come apprezziamo la determinazione e la coraggiosa tenacia dei volontari della Flotilla di mettere i propri corpi e le proprie vite in pericolo per chiedere ai 44 Stati, di cui sono cittadini e cittadine, di far cessare le morti per fame, l’illegittimo blocco navale, i bombardamenti, cui la popolazione civile è sottoposta indiscriminatamente da quasi due anni”. “Le chiediamo, però, senza alcuna irriverenza e non dubitando delle azioni, che nella dovuta riservatezza avrà già messo in atto, un intervento pubblico che solleciti il governo italiano e quelli Europei a dare concreta attuazione a ciò per cui le componenti e i componenti della Global Sumud Flotilla stanno esponendo a rischio le proprie vite rivendicando, con il loro coraggio quello che ogni coscienza civile dovrebbe legittimamente pretendere – scrive ancora Amendola -. Ci permettiamo, infine, di ricordare che le loro vite, dovrebbero avere, per la Comunità internazionale, la medesima considerazione e valore di quelle delle bambine e dei bambini uccisi quotidianamente a Gaza. Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, consapevoli dei Suoi impegni istituzionali, vista la gravità della situazione e il rischio di un imminente precipitare degli eventi, Le chiediamo un incontro urgente”.
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17:59
Schlein: “Netanyahu mente, è indegno”
Il riconoscimento dello stato di Palestina” è un segnale che dovrebbe dare anche l’Italia” ed “è stato indegno vedere Netanyahu mentire spudoratamente, negare i crimini che sta portando avanti a Gaza come in Cisgiordania e che dobbiamo fermare adesso se non e’ gia’ tardi”. Lo ha detto il segretario del Pd Elly Schlein a Siena ad un comizio elettorale del suo partito. “Servono sanzioni, bisogna portare aiuti umanitari come sta provando a fare la Flotilla”, ha aggiunto. Schlein ha anche ringraziato “Sanchez, Starner e Carney” perche’, ha detto, “hanno dato un segnale inequivocabile, che dovrebbe dare anche l’Italia”.
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17:49
Madre ostaggio a Netanyahu: senza accordo vedrai l’inferno
Einav Zanguker, il cui figlio Matan è tenuto in ostaggio a Gaza, minaccia di intensificare le manifestazioni contro Netanyahu e il suo esecutivo, se il primo ministro – che lunedì incontrerà a Washington Donald Trump – “non tornerà dal suo viaggio negli Stati Uniti con un accordo”. Durante una conferenza stampa a Tel Aviv, Zangauker, ha puntato duramente il dito contro il premier israeliano. “In contrasto con la campagna di menzogne dell’angelo del sabotaggio, Netanyahu, ci sono 48 famiglie i cui cari sono in cattività, e tutti devono tornare, non solo quelli a cui si è rivolto”, ha
affermato, accusando il primo ministro di aver silurato ogni possibilità di un accordo negli ultimi due anni. “Se sabotate un altro accordo, vi perseguiteremo fino alla fine dei tempi”, ha sottolineato. “Ti sto guardando negli occhi, Netanyahu. Se torni senza un accordo, qui ti aspetta un inferno indescrivibile”, ha scandito, avvertendo che le manifestazioni e gli scioperi delle ultime settimane “sembreranno, in confronto, un gioco da ragazzi”.
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17:28
Calenda, ‘non condivido mozione maggioranza, modo furbo per non riconoscere Palestina’
È una missione che “non può essere difesa in acque dove c’è un blocco navale. Molte cose dell’approccio della Flotilla non le condivido”, ma “quello che stiamo vedendo a Gaza è inaccettabile. Il fatto che le persone si mobilitino è normale e positivo ma dev’essere in relazione alla crisi umanitaria altrimenti nuoce alla causa che vuole aiutare”. E “un parlamentare che sale su una barca che può porsi a rischio di un incidente internazionale deve prendersi le sue responsabilità”. Così Carlo Calenda, leader di Azione, durante il suo intervento a ‘L’Italia dei conservatori’, la due giorni di dibattiti e incontri promossa dalla Fondazione Tatarella e Nazione Futura. “Non condivido la mozione di maggioranza perché gli elementi che la compongono non lavorano insieme coordinati”, bene il “riconoscimento della Palestina senza implicare Hamas e con il rilascio degli ostaggi”, ma i terroristi “non sono fessi. È un modo furbo per dire che non vuoi riconoscere lo Stato palestinese”. “I limiti del riconoscimento mi sono chiari, ma il rafforzamento dell’Anp è una cosa praticabile”, conclude.
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17:14
Torino, scontri in strada aeroporto tra manifestanti e forze ordine
Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine lungo la strada dell’aeroporto dove è bloccato il corteo pro Palestina che nelle intenzioni dei manifestanti voleva raggiungere Caselle. Lanci di bottiglie, fumogeni, grossi petardi, sassi sono stati lanciati contro le forze dell’ordine che hanno risposto con manganelli, idranti e lancio di lacrimogeni.
16:57
Al Jazeera, otto morti in attacco drone israeliano a Gaza city
Almeno otto persone sono state uccise in un attacco con drone israeliano contro il quartiere al-Daraj, a Gaza City, secondo quanto riferito da Al Jazeera Arabic. Tra le vittime ci sarebbero anche due bambini, ha confermato una fonte medica locale.
16:48
Corteo Pro Pal verso aeroporto torinese bloccato da polizia
I manifestanti in corteo per Gaza verso l’aeroporto torinese Sandro Pertini di Caselle sono in strada dell’Aeroporto a Torino, diretti verso la superstrada che porta allo scalo. Davanti a loro però si è schierata la polizia, che blocca l’accesso per proseguire il percorso. C’è un nutrito schieramento del reparto mobile, presente anche un idrante, e un elicottero sorvola l’area. Dai manifestanti l’urlo: “Vergogna, vergogna”, mentre sventolano bandiere della Palestina.
16:27
Flotilla, nuova barca con giornalisti e medici a bordo
Una barca con a bordo una maggioranza di giornalisti internazionali e medici professionisti salperà il 1 ottobre per Gaza. E’ l’obiettivo annunciato da Freedom Flotilla Coalition in conferenza stampa a Catania. “È un’iniziativa senza precedenti – è stato spiegato – perché per due anni Israele ha negato a tutti i giornalisti stranieri di entrare a Gaza, creando uno dei blackout di stampa più severi nella storia recente. Le nostre sono azioni dirette e non violente. Le flotte cercano di fare il lavoro che i governi non hanno fatto. A tutti quelli che stanno guardando da casa diciamo: ‘fate qualcosa di più’. Lo sapete che dovete”.
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16:21
Israele, attese nuove manifestazioni per rilascio ostaggi e fine guerra
Nuove proteste sono attese questa sera in Israele. La piazza chiede un accordo che porti al rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza e alla fine della guerra. A Tel Aviv, riferisce il giornale israeliano Haaretz, sono previste una manifestazione in quella che ormai è per tutti piazza degli Ostaggi e un’altra fuori dagli uffici del ministero della Difesa. A Gerusalemme un corteo dovrebbe arrivare fino alla residenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si trova negli Stati Uniti dopo l’intervento di ieri all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Altre iniziative sono attese a Haifa, Be’er Sheva e in altre zone di Israele.
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16:06
Poggi (Sumud Flotilla), ‘A Gaza in 4 o 5 giorni, Delia in Italia per gestire questioni istituzionali’
“Maria Elena Delia è tornata indietro perché da portavoce è più semplice gestire le cose da terra rispetto che in mare. Si trova in Italia per gestire cose che riguardano il movimento ma anche le istituzioni e le proposte rifiutate. Sicuramente incontrerà qualcuno, non sappiamo ancora di preciso chi perché lo sapremo nei prossimi giorni”. Lo dice all’Adnkronos Luca Poggi, responsabile logistico della Global Sumud Flotilla, la flotta internazionale che sta portando aiuti umanitari ai civili palestinesi, riferendosi alle ragiorni che anno spinto la portavoce della delegazione italiana a rientrare.
Nel frattempo, gli attivisti stanno “facendo gli ultimi preparativi per salpare oggi in direzione Gaza. Non ci fermeremo più perché le tappe sono state già abbastanza. In 4 o 5 giorni contiamo di raggiungere la nostra destinazione”. La barca Family, sulla quale si trovava il direttivo della spedizione, ha avuto un guasto al motore ma “non è detto che venga portata indietro. Le barche che si rompono si trovano in porto e verranno riparate grazie ai sostenitori greci, potrebbero ripartire con una seconda ondata”, conclude.
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15:58
Teheran, ‘Stati regione mettano da parte divergenze per fronteggiare Israele’
Il capo del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniano, Ali Larijani – parlando a Beirut in occasione dell’anniversario dell’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah – ha esortato i Paesi della regione a rafforzare la cooperazione contro Israele. “Oggi, di fronte alle cospirazioni di Israele, gli Stati della regione dovrebbero cooperare strettamente, e anche se vi fossero disaccordi tra loro, dovrebbero metterli da parte”, ha dichiarato dopo un incontro di un’ora con il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri. Larijani ha accolto positivamente l’appello del leader di Hezbollah Naim Qassem a Riad per “aprire una nuova pagina” dopo anni di tensioni, definendolo “un passo nella giusta direzione”. Riferendosi a Israele, ha aggiunto: “L’Arabia Saudita e Hezbollah hanno un nemico comune”. Interpellato sulla possibilità di nuovi raid israeliani contro l’Iran, ha risposto: “Siamo pronti ad affrontare tutti gli scenari, ma non credo che gli israeliani si comporteranno in modo così stupido. Se lo faranno, riceveranno una forte ritorsione”.
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15:52
Ordine medici, ‘vicini a Msf, stop presidio Gaza esito di guerra senza umanità’
“Siamo vicini ai colleghi di Medici senza frontiere, costretti a sospendere le attività mediche a Gaza City, dove la situazione a livello di sicurezza è diventata insostenibile. Chiude così un altro presidio sanitario come nefasta conseguenza di una guerra priva di senso e umanità”. Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, dopo l’annuncio dell’organizzazione umanitaria.
La decisione ‘presa col cuore pesante’ arriva in seguito a un peggioramento della situazione sul campo: i carri armati israeliani hanno accerchiato le cliniche supportate dall’organizzazione, rendendo impossibile garantire la sicurezza del personale e dei pazienti. “Ringraziamo questi colleghi – aggiunge Anelli – e tutti gli altri che, nonostante i pericoli e i continui attacchi, hanno assistito e assistono la popolazione della Striscia. Lanciamo un appello perché la comunità internazionale non sia sorda al grido di allarme di Msf e rilanci con forza la necessità di proteggere le strutture e gli operatori sanitari e di aprire corridoi umanitari per gli aiuti alimentari e medici, che non riescono a raggiungere in maniera sufficiente ed efficace la popolazione”.
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15:48
Da lunedì in arrivo in Italia circa 150 palestinesi
A quanto si apprende, circa 150 cittadini palestinesi arriveranno in Italia la prossima settimana tramite operazioni coordinate dalla Farnesina. Nell’ambito di un’evacuazione sanitaria, lunedi’ sera tre aerei C-130 con a bordo 16 pazienti insieme a familiari e accompagnatori, per un totale di 80 persone, atterreranno negli aeroporti di Ciampino, Lecce Galatina e Verona. Mentre mercoledì, dalla Giordania – con due voli organizzati dalla Guardia di Finanza e dalla Protezione Civile – arriveranno agli scali di Ciampino e Linate altri 34 palestinesi per ricongiungimento familiare e 39 studenti.
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15:43
Gaza, sale a 66 il bilancio delle vittime di oggi
E’ salito ad almeno 66 il numero dei palestinesi rimasti uccisi da questa mattina negli attacchi israeliani in tutta la Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera. Tra le vittime, 11 membri di una stessa famiglia nel campo profughi di Nuseirat. I morti nella città assediata di Gaza sono stati 36 e sei le persone uccise mentre erano infila per gli aiuti nel centro e nel sud di Gaza.
15:39
Tajani, ‘italiani restano su Flotilla? Abbiamo detto loro quali sono i rischi…’
“Noi abbiamo detto quali sono i rischi, lo ha detto il presidente della Repubblica, le sue parole sono inequivocabili, condivido parola per parola quello che ha detto Mattarella, è quello che gli abbiamo detto dal primo giorno, fino a che noi possiamo fare qualcosa per scongiurare rischi per i cittadini italiani lo facciamo”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Fi, commentando da Telese Terme, dove è in corso la festa azzurra, la decisione dei circa 40 italiani di rimanere a bordo della Global Sumud Flotilla. “Se poi entrano dentro, li assisteremo là. Noi tutto quello che possiamo fare lo facciamo ma la nave militare non gli fa la scorta, questo è l’unica cosa certa”. Poi ha assicurato di essere pronto a dialogare con tutti: “La portavoce italiana Maria Elena Delia è rientrata in Italia? Se mi chiama sto qua”.
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15:32
100 piazze per fermare genocidio a Gaza, cresce la mobilitazione
Continuano ad aumentare le piazze e le date di inizio della mobilitazione permanente lanciata da Usb contro il genocidio a Gaza. La lista è in aggiornamento continuo: oltre a Roma, dove la mobilitazione è partita ieri, venerdì 26 alle ore 17:00 a Piazza dei 500 e Milano, dove anche qui è partita ieri venerdì 26, ore 10:00 in Piazza della Scala, da oggi sono coinvolte anche Firenze, dove gli attivisti sono presenti dalle ore 10:00 a Piazza Indipendenza, Pisa dove la mobilitazione è tutti i giorni alle ore 18:00 a Piazza XX settembre. Al via da oggi il presidio anche a Torino da sabato 27 dalle ore 10:00 a piazza Palazzo di Città, a Bari sempre da oggi ma alle ore 18:00 a piazza della Prefettura, a Napoli invece la mobilitazione è iniziata ieri a Piazza del Gesù così come a Bologna a Piazza Nettuno. Da oggi iniziative anche ad Ancona alle ore 16:30 e a Trieste alle ore 15 in Piazza della Borsa.
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15:20
Khamenei, ‘regime sionista è il più isolato e disprezzato al mondo’
La Guida Suprema dell’Iran, Ayatollah Ali Khamenei, ha attaccato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’uscita dall’aula di centinaia di diplomatici durante il suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Oggi, il regime sionista malvagio è il più disprezzato e isolato al mondo”, ha scritto Khamenei in un post su X, allegando una foto dell’aula vuota durante il discorso di Netanyahu.
15:11
Due nuove flotte per Gaza, pioggia non ferma organizzatori
La pioggia battente che cade su Catania non ferma gli organizzatori delle due nuove flotte, una decina di barche, due al porticciolo di San Giovanni Li Cuti e le altre in rada, che si preparano a prendere il mare da Catania per Gaza. Sono quelle organizzate da Thousand Madleens to Gaza & Freedom Flotilla Coalition, che, meteo permettendo, dovrebbe salpare prima di sera dal capoluogo etneo. La flotta, spiegano gli organizzatori delle due nuove flottiglie, partirà per “sfidare il blocco illegale imposto da Israele a Gaza ed esporre i sistemi che rendono possibili i suoi crimini di guerra”. “Navigheremo – dicono – perché le potenze mondiali consentono l’assedio illegale di Gaza da parte di Israele. Navigheremo per romperlo, per smascherare i sistemi che sostengono i crimini di guerra di Israele, e per affermare i diritti del popolo palestinese”.
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15:03
Erdogan: “Fermare Israele o riconoscimento Palestina rimarrà incompleto”
“Israele deve essere fermato, altrimenti la volontà di creare uno Stato di Palestina resterà incompleta. Netanyahu, il suo governo e la sua squadra del genocidio devono essere immediatamente processati e puniti”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenendo durante il Bosphorus Diplomacy Forum sull’Isola della Democrazia e delle Libertà, a Istanbul.
Erdogan ha sottolineato come le istituzioni nate dopo la Seconda Guerra Mondiale abbiano perso credibilità: “Il Consiglio di Sicurezza Onu, che avrebbe dovuto impedire catastrofi umanitarie, si è trasformato in parte del problema”. Rivendicando il ruolo della Turchia come attore di dialogo, ha aggiunto: “Mentre i signori della guerra gettano benzina sul fuoco, noi abbiamo lavorato per una pace giusta, anche in Palestina e a Gaza”. “Il riconoscimento della Palestina è un passo importante, anche se tardivo – ha proseguito – Ma non possiamo non chiederci: non si poteva difendere la Palestina prima che 65 mila innocenti perdessero la vita?”.
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15:00
In arrivo 150 palestinesi in Italia, pazienti e studenti
Circa 150 palestinesi, a quanto si apprende, sono in arrivo la prossima settimana in Italia attraverso operazioni gestite dalla Farnesina. Nell’ambito di una evacuazione sanitaria, tre aerei C-130 lunedì sera atterreranno negli scali di Ciampino, Lecce Galatina e Verona, con a bordo 16 pazienti con familiari e accompagnatori, per 80 persone in totale. Mercoledì è previsto poi l’arrivo di altri 34 palestinesi per ricongiungimento familiare e di 39 studenti, con due voli di Guardia di finanza e Protezione Civile, provenienti da Amman, in Giordania, con destinazione gli aeroporti di Ciampino e Linate.
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14:56
Pizzaballa celebra migranti vittime invisibili in Israele
“La storia ci insegna che erigere barriere non è mai la soluzione, perché le barriere rappresentano la paura, e cancellano ogni promessa di futuro, evidenziano la nostra mancanza di visione. E di visione, invece, abbiamo estremo bisogno, qui e nel resto del mondo”. Lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, celebrando a Gerusalemme la messa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, evidenziando proprio le vittime migranti che non hanno spazio nell’opinione pubblica locale. “Quella della migrazione – ha rimarcato il patriarca – è una realtà di cui non si parla qui in Terra Santa, se non in qualche momento particolarmente drammatico; è nascosta agli occhi della maggioranza della popolazione. Ma per quanto la si voglia tacere, essa balza, comunque, agli occhi di chiunque sia attento a quanto accade attorno a sé. Si tratta infatti di migliaia di persone, che non possono rimanere invisibili”. Il pensiero del patriarca è andato a “quelli che in questi due anni hanno partecipato nella maniera più drammatica possibile all’orrore del conflitto, rimanendo uccisi in questa tragica guerra, il 7 ottobre nei kibbutz, nei mesi scorsi nel nord di Israele, sotto i lanci di razzi dal Libano, e ultimamente a Tel Aviv, durante la guerra con l’Iran. Non avete nome, spesso, non siete visti, eppure anche voi – ha ribadito – siete parte della vita di questa Terra Santa, partecipate al suo sviluppo sociale ed economico, e condividete la stessa realtà di violenza e a volte fino alla morte”. Consapevole che “la nostra Chiesa non è in grado di influire su questi enormi processi”, il Patriarca ha ribadito l’impegno a “dare ascolto alla voce di queste persone, dare un volto e un nome a ciascuno di voi. È questa la nostra missione: ridare dignità e identità a persone che forse molti preferirebbero non vedere né incontrare, ma che esistono, sono reali e attendono la nostra risposta”.
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14:45
Tajani: “Flotilla va avanti? A italiani spiegato i rischi”
“Noi abbiamo detto quali sono i rischi e i pericoli. Lo ha detto il presidente della Repubblica, le parole del presidente della Repubblica sono inequivocabili. Assolutamente”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la notizia che la delegazione italiana a bordo della Flotilla andrà avanti nella missione. “Condivido parola per parola il presidente della Repubblica Mattarella – ha aggiunto Tajani parlando a margine di ‘Libertà’, la festa di FI a Telese Terme (Benevento) -. È quello che gli abbiamo detto dal fin primo giorno. Poi, fino a che noi possiamo fare qualcosa per scongiurare rischi per i cittadini italiani, lo facciamo. Se poi entrano dentro, li assisteremo là. La nave militare non gli fa la scorta, questa è l’unica cosa certa”.
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14:28
Libano, sostenitori di Hezbollah commemorano la morte di Nasrallah
Migliaia di sostenitori di Hezbollah sono scesi in strada ieri a Beirut, e molti sono attesi anche oggi, giorno del primo anniversario della morte del loro leader Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco delle forze israeliane il 27 settembre 2024. A un raduno davanti alla famosa Grotta dei Piccioni, nei pressi di Beirut, un ritratto di Nasrallah è stato brevemente proiettato sulla roccia, iniziativa che ha fatto infuriare il governo. Le autorità locali avevano concesso il permesso per la manifestazione, ma non per illuminare la scogliera. Il premier Nawaf Salam ha attaccato duramente Hezbollah. “Sono stati violati impegni espliciti degli organizzatori e dei loro sostenitori”, ha scritto su X, e questo “ha un impatto sulla credibilità” del partito.
Salam ha chiesto indagini sull’accaduto e l’arresto dei responsabili. Cerimonie sono previste oggi a partire dalle 16,30 ora locale in diversi luoghi, tra cui la tomba di Nasrallah a Beirut, il luogo di sepoltura di Safi ad-Din nel villaggio di Deir Qanoun a-Nahar e il cimitero in cui si trova Abbas al-Moussawi (segretario generale di Hezbollah, assassinato nel 1992) nel villaggio di a-Nabi, nella Bekaa. A ricordare Nasrallah sarà il suo successore, il segretario generale Naim Qassem, con un atteso discorso. Il momento clou sarà alle 18,21, l’ora precisa in cui la bomba di Israele distrusse l’edificio nella parte meridionale di Beirut in cui si trovava Nasrallah, quando sarà osservato un minuto di silenzio.
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14:28
Media: “Sale a 58 il bilancio morti Gaza, ucciso anche reporter”
Sale ad almeno 58 palestinesi uccisi il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani oggi nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Tra i morti anche il giornalista Mohammed al-Dayah, scrive l’agenzia Wafa, colpito mentre si trovava in una tenda nel centro di Gaza.
14:28
Idf: “Oltre 750mila palestinesi fuggiti da Gaza City verso sud della Striscia”
Oltre 750.000 palestinesi sono fuggiti da Gaza City verso il sud della Striscia, mentre l’esercito israeliano intensifica la sua offensiva contro Hamas. Lo rende noto l’Idf. Si stima che circa un milione di palestinesi risiedessero a Gaza City prima che le Israele lanciasse la grande offensiva e ai civili fosse ordinato di evacuare in una zona umanitaria nel sud dell’enclave.
“La città di Gaza si sta svuotando perché i suoi abitanti si rendono conto che l’operazione militare si sta intensificando e che spostarsi verso sud è per la loro sicurezza”, ha affermato il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, aggiungendo, rivolto agli abitanti ancora presenti nella città: “Vi invitiamo a trasferirvi il prima possibile nell’area umanitaria di al-Mawasi e a unirvi agli oltre 750.000 residenti della città che sono partiti negli ultimi giorni e settimane per la loro sicurezza”.
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14:27
Flotilla: “Delegazione italiana va avanti nella missione” (2)
“La missione è complessa e delicata – sottolinea la delegazione italiana della Flotilla -. Le imbarcazioni sono state più volte attaccate da droni militari, il governo israeliano minaccia attacchi da settimane, il livello di stress a cui sono sottoposte le persone a bordo è rilevante. A questo si aggiunge che ieri la Farnesina ha inviato un comunicato ai familiari dei partecipanti italiani alla missione, affermando che alcuna protezione verrà garantita in caso di attacco di Israele: un atto di sabotaggio gravissimo”. E viene aggiunto che “per queste ragioni, oltre che per altre di natura personale, è assolutamente legittimo considerare il fatto di fermarsi sulla terraferma”. Gli attivisti affermano che “ridurre la Global Sumud Flotilla al solo scopo (seppur importantissimo) della consegna degli aiuti umanitari è strumentale al boicottaggio della missione, e quindi all’ennesimo sostegno alle illegalità di Israele. Fin dall’inizio l’attenzione massima della Global Sumud Flotilla è stata rivolta al blocco navale – illegale dal 2007 – di Israele a largo di Gaza, sull’assedio alla popolazione palestinese, sull’occupazione coloniale, sul genocidio che ogni giorno, anche mentre scriviamo, genera sofferenza, fame, distruzione e morte per due milioni di persone”. “La delegazione italiana – concludono – continua la navigazione insieme al resto della flotta internazionale verso est. All eyes on Gaza”.
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14:27
Patriarca Gerusalemme: “Le barriere cancellano ogni promessa di futuro”
“La storia ci insegna che erigere barriere non è mai la soluzione, perché le barriere rappresentano la paura, e cancellano ogni promessa di futuro, evidenziano la nostra mancanza di visione. E di visione, invece, abbiamo estremo bisogno, qui e nel resto del mondo”. Lo ha evidenziato il patriarca di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, celebrando, a Gerusalemme, la messa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che la Chiesa celebrerà il prossimo 5 ottobre. “Quella della migrazione – ha detto il patriarca – è una realtà di cui non si parla qui in Terra Santa, se non in qualche momento particolarmente drammatico; è nascosta agli occhi della maggioranza della popolazione. Ma per quanto la si voglia tacere, essa balza, comunque, agli occhi di chiunque sia attento a quanto accade attorno a sé. Si tratta infatti di migliaia di persone, che non possono rimanere invisibili”.
Il patriarca ha dedicato una riflessione a “quelli che in questi due anni hanno partecipato nella maniera più drammatica possibile all’orrore del conflitto, rimanendo uccisi in questa tragica guerra, il 7 ottobre nei kibbutz, nei mesi scorsi nel nord di Israele, sotto i lanci di razzi dal Libano, e ultimamente a Tel Aviv, durante la guerra con l’Iran. Non avete nome, spesso, non siete visti, eppure anche voi siete parte della vita di questa Terra Santa, partecipate al suo sviluppo sociale ed economico, e condividete la stessa realtà di violenza e a volte fino alla morte”.
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14:22
La Israel Premier Tech non sarà al Giro dell’Emilia
La Israel Premier Tech non sarà al via del Giro dell’Emilia, in programma a Bologna il prossimo 4 ottobre. Dopo l’annuncio delle contestazioni da parte dei centri sociali e dopo l’appello del Comune di Bologna ad escluderla, la squadra israeliana, già duramente contestata alla Vuelta di Spagna, non ha confermato la propria partecipazione alla classica bolognese. Il Gs Emilia, organizzatore della corsa, ha pubblicato la starlist definitiva delle squadre al via, fra le quali la squadra israeliana non figura.
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14:21
Flotilla: “Delegazione italiana va avanti nella missione”
“Nonostante i sabotaggi la missione continua. L’attenzione deve essere rivolta a Gaza, dove solo all’alba di oggi sono state uccise altre 44 persone”. Così la delegazione italiana della Global Sumud Flotilla sottolineando che la componente italiana è ancora presente sulle barche. “La delegazione italiana presente a bordo è composta da circa 50 persone – viene sottolineato – di cui circa 40 sono rimaste a bordo e le rimanenti hanno legittimamente deciso di tornare in Italia per proseguire l’attività insieme all’equipaggio di terra. Tra di loro la portavoce Maria Elena Delia, come è stato già comunicato”.
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14:02
Iv: “Critiche doverose a Netanyahu ma restare amici Israele”
“Israele sta perdendo questo conflitto perché, nonostante il massacro, Hamas controlla ancora la striscia di Gaza e continua a detenere gli ostaggi. Il discorso di Netanyahu all’Onu aveva i toni del discorso di un uomo sconfitto dalla storia, che continua una guerra politicamente persa per non rispondere delle proprie responsabilità per il 7 ottobre davanti al suo Paese”. Lo dice il senatore Ivan Scalfarotto, responsabile esteri di Italia Viva. “Quello che mi preoccupa è che contestualmente si assiste al riemergere dell’antisemitismo sempre esistito nella nostra società. E’ legittimo e necessario criticare Netanyahu, ma bisogna restare amici di Israele. Molti dei sostenitori della Palestina mi sembrano soprattutto sostenitori della cancellazione di Israele, una tesi che per me va respinta radicalmente”, conclude Scalfarotto.
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14:01
Media: “Sale a 58 bilancio morti Gaza, anche reporter”
Sale ad almeno 58 palestinesi uccisi il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani oggi nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Tra i morti anche il giornalista Mohammed al-Dayah, scrive l’agenzia Wafa, colpito mentre si trovava in una tenda nel centro di Gaza.
13:52
Frontex, ‘non possiamo scortare la Flotilla, siamo organizzazione civile e non militare’
“Non siamo un’organizzazione militare, ma civile, e scortare la Global Sumud Flotilla diretta a Gaza non rientra nel nostro mandato”. Lo ha detto all’Adnkronos il portavoce di Frontex, Krzysztof Borowski, spiegando che “l’agenzia, non può, né ha le capacità per fornire protezione o scorta”. Nei giorni scorsi 58 europarlamentari della Sinistra, Verdi, Socialisti e Democratici e non iscritti, avevano richiesto un intervento urgente di Frontex tramite una lettera inviata alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.
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13:39
Bernini, ricerca detonatore pace. No stop atenei Israele
“Io credo che l’Italia, la ricerca italiana, le università e i ricercatori italiani non debbano entrare in guerra con le università e i ricercatori israeliani. Non bisogna mai interrompere i ponti della ricerca, della cultura, della formazione. Quello è il più grande detonatore di pace che noi abbiamo”. A dirlo, la ministra dell’Universita’ e della Ricerca Anna Maria Bernini, a margine di ‘Liberta”, la festa di Forza Italia a Telese Terme. “Ho personalmente visitato sia la parte palestinese, sia la parte israeliana. Ci sono rettori e presidenti di università profondamente contrari agli errori e agli orrori del governo Netanyahu – spiega – lasciarli soli in un momento in cui loro stessi protestano contro il governo Netanyahu, secondo me, è un errore. E soprattutto è un errore togliere speranza e ossigeno a agenzie di senso, a quei luoghi della conoscenza, a quella diplomazia scientifica, come definita dal presidente del Cnr, che sarà l’inizio di tutto. Quando la guerra sarà finita e da lì che si ricomincia”.
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13:28
Media, fonti Hamas precisano “mai ricevuto” piano Trump
Hamas “non ha ricevuto alcuna nuova proposta di cessate il fuoco”. Lo hanno precisato fonti dell’organizzazione palestinese, come riportano i media israeliani. In precedenza, era stato riferito che Hamas aveva concordato “in linea di principio” con il piano Trump di cessate il fuoco.
13:06
Zuppi: “Con la Flotilla ci sentiamo sempre, c’è speranza”
Con la Global Sumud Flotilla “ci siamo sentiti, ci sentiamo sempre”. Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, a margine dell’incontro con i sindaci del territorio bolognese in Seminario. Per quanto riguarda la Flotilla “c’è sempre la speranza, bisogna continuare a vedere le possibilità – ha aggiunto Zuppi – L’appello, la lettera del presidente della Repubblica rappresenta un invito così alto che riconosce un grande valore e allo stesso tempo una preoccupazione e bisogna trovare una risposta adeguata”, ha concluso.
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13:02
Fonti Hamas a media: “Non abbiamo ancora il piano Trump”
Fonti di Hamas hanno precisato al media al Araby basato in Qatar di “non aver ancora ricevuto il piano Trump”. Lo scrivono i media israeliani.
12:54
Emirati dopo colloqui con Netanyahu: “Annessione Cisgiordania? Caso chiuso”
“Chiuso il dossier sull’annessione da parte di Israele di territori palestinesi”. E’ quanto ha scritto su X Anwar Gargash, consigliere diplomatico del presidente emiratino, dopo l’incontro a New York tra il vicepremier e ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
“Così come la posizione degli Emirati Arabi Uniti è stata decisiva nel chiudere il dossier sull’annessione da parte di Israele di territori palestinesi, l’incontro” tra il capo della diplomazia emiratina e il premier israeliano a New York “rappresenta un passo coraggioso a sostegno degli sforzi internazionali per porre fine alla guerra a Gaza e raggiungere un cessate il fuoco permanente che metta fine alla tragedia umanitaria e promuova il processo di pace”, ha scritto Gargash.
“Non ci sarà un’annessione” come reazione da parte di Israele al riconoscimento dello Stato di Palestina arrivato da alcuni Paesi occidentali, diceva ieri sera a Channel 12 un funzionario di alto livello del governo israeliano. L’annessione è considerata una linea rossa dai Paesi arabi. E ieri all’Assemblea generale dell’Onu Netanyahu ha detto di voler allargare ad altri Paesi “del mondo arabo e musulmano” gli Accordi di Abramo, cari a Donald Trump.
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12:43
Flotilla, Schlein: “Proseguire dialogo con Patriarcato”
“Siamo in contatto con tutti in questi giorni: con i nostri sulla Flotilla, con il governo, con il cardinale Zuppi. Non siamo noi a decidere perché non siamo noi gli organizzatori. Quello che noi possiamo fare è invitare a proseguire il dialogo partito tra la Flotilla e il Patriarcato latino”. Lo ha detto la segreteria del PD, Elly Schlein, parlando della vicenda della Global Sumud Flotilla a margine della visita alla festa dei 40 anni di Arcigay, a Roma.
12:39
Bernini: “Proteste in atenei andate oltre il limite”
“Ho lasciato spazio per tre anni alle proteste, sono liberale e ci credo fino in fondo. E’ giusto che nelle università si esprimano opinioni, anche le più estreme, ma senza violenza fisica e verbale. Quello che si è visto in questi giorni a Genova è ampiamente oltre il limite, picchiati professori, rappresentanti del personale scientifico, è stato picchiato un dipendente che stava andando a lavorare. Si è fuori dal perimetro democratico”. Lo dice, a margine della festa di FI a Telese Terme, il ministro dell’Universita’ Anna Maria Bernini. “Si stanno compiendo dei reati, che come tali saranno trattati. Stanotte un gruppo di diciamo studenti ha devastato il rettorato di Genova – aggiunge – non è modo di manifestare, distruggendo beni pubblici di cittadini italiani, che dovranno essere risarciti, in questo senso si muoverà il mio ministero, spero anche i rettori, chi ha denunciato, pagherà i danni”.
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12:37
Bernini: “Italia non rompa i ponti della ricerca con Israele”
“Io credo che l’Italia, la ricerca italiana, le università e i ricercatori italiani non debbano entrare in guerra con le università e i ricercatori israeliani. Non bisogna mai interrompere i ponti della ricerca, della cultura, della formazione. Quello è il più grande detonatore di pace che noi abbiamo”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, a margine di ‘Libertà’, la festa di Forza Italia a a Telese Terme (Benevento), rispondendo a chi le domandava se sia ipotizzabile interrompere i rapporti scientifici con Israele. “Ho personalmente visitato sia la parte palestinese, sia la parte israeliana. Ci sono rettori e presidenti di università profondamente contrari agli errori e agli orrori del governo Netanyahu – ha raccontato -. Lasciarli soli in un momento in cui loro stessi protestano contro il governo Netanyahu, secondo me, è un errore. E soprattutto è un errore togliere speranza e ossigeno a quelle agenzie di senso, a quei luoghi della conoscenza, a quella diplomazia scientifica che sarà l’inizio di tutto quando tutto sarà per fortuna finito, quando la guerra sarà finita e da lì che si ricomincia”.
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12:29
Idf: “Colpiti 120 obiettivi terroristici a Gaza”
L’aeronautica militare israeliana ha colpito circa 120 obiettivi nella Striscia di Gaza nei giorni scorsi, tra cui edifici utilizzati da gruppi terroristici, agenti terroristici e altre infrastrutture. Lo rende noto l’esercito israeliano, mentre le truppe continuano ad avanzare nella città di Gaza.
A Gaza City, l’Idf afferma che la 98a Divisione ha ucciso diversi uomini armati e rinvenuto numerose armi, tra cui lanciarazzi e razzi. La divisione ha anche diretto attacchi con droni contro una postazione di sorveglianza di Hamas e un punto di appoggio per gli agenti della Jihad islamica palestinese.
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12:23
Emirati a Netanyahu: “Urgente porre fine a conflitto sanguinoso a Gaza”
Porre fine, “con urgenza”, al “conflitto sanguinoso” nella Striscia di Gaza. E’ quanto ha chiesto il vicepremier e ministro degli Esteri emiratino, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, durante un faccia a faccia con Benjamin Netanyahu a margine dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove ieri è intervenuto il premier israeliano. Il capo della diplomazia emiratina ha insistito sulla necessità di porre fine alla guerra, “arrivare a un cessate il fuoco duraturo e permanente” ed evitare “ulteriori perdite di vite umane”.
“Bisogna porre fine alla crisi e alle condizioni tragiche in cui si trovano i civili a Gaza”, ha affermato, secondo quanto riferisce stamani l’agenzia emiratina Wam. Gli Emirati confermano il loro sostegno a “tutti gli sforzi a livello internazionale per assicurare il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri” e sottolineano l’importanza di “un’azione globale” per “contrastare estremismo e terrorismo in tutte le loro forme e manifestazioni”.
Il ministro degli Esteri emiratino ha poi insistito per la “mobilitazione di tutti gli sforzi possibili per garantire la consegna senza ostacoli di aiuti umanitari” alla popolazione civile di Gaza e ha ribadito “l’impegno incrollabile” degli Emirati a sostegno di “tutte le iniziative” per la pace “sulla base della soluzione dei due stati”.
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12:23
Flotilla pronta a ripartire: “Situazione meteo lo permette”
La Sumud Flotilla è pronta a partire in giornata, nelle prossime ore, mantenendo – almeno al momento – la rotta verso Gaza. È quanto si apprende dai membri degli equipaggi, secondo cui le notizie fornite sulle condizioni meteo permetterebbero la navigazione. Alcuni membri degli equipaggi avrebbero deciso di non ripartire e per i naviganti sono comunque in corso interlocuzioni riguardo all’ipotesi di una mediazione, affinché si possano scongiurare tensioni con le autorità israeliane.
12:10
Media: “44 palestinesi uccisi a Gaza dall’alba”
Sono almeno 44 i palestinesi uccisi dall’alba di oggi nella Striscia dagli attacchi israeliani. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Tra le vittime, 25 le persone uccise a Gaza City.
12:01
Piano Trump: “Governo transitorio a Gaza fino a riforma Anp”
“Gaza sarà governata da un governo temporaneo e transitorio composto da tecnocrati palestinesi, che saranno responsabili della fornitura di servizi quotidiani alla popolazione della Striscia”. Lo si legge tra i 21 punti del piano Trump per la fine della guerra a Gaza pubblicato dai media israeliani e arabi. “Il comitato sarà supervisionato da un nuovo organismo internazionale istituito dagli Stati Uniti in consultazione con i partner arabi ed europei. Definirà un quadro per il finanziamento della riqualificazione di Gaza fino al completamento del programma di riforme dell’Autorità Nazionale Palestinese”.
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11:54
Media, esponente Hamas nega ok a piano Trump: “Mai ricevuto proposta”
Hamas non ha per ora ricevuto alcuna proposta. E’ quanto afferma un esponente del gruppo in dichiarazioni ad Al Araby, rilanciate dal giornale israeliano Haaretz che in precedenza aveva scritto che Hamas avrebbe “accettato in linea di principio il piano di Donald Trump” per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.
11:43
Urso: “Governo Meloni lavora per portare pace duratura nell’area”
“La nostra Europa è circondata dai conflitti: il fronte orientale perdura la guerra devastante della Russia in Ucraina e altre minacce. Sul fronte meridionale perdura una guerra devastante che coinvolge il Medio Oriente. Un conflitto devo dire terrificante nel territorio di Gaza e non solo. Noi dobbiamo avere la responsabilità di agire al meglio per contribuire a portare pace in questi territori. La nostra posizione da sempre è quella dei due Stati che devono essere reciprocamente riconosciuti dalle parti. Io credo che il governo italiano si sia mosso bene anche in questa difficile situazione con responsabilità, serietà e continuità di azione”.
A dirlo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a margine del convegno “Spazio Made in Italy” promosso da Fratelli d’Italia e attualmente in corso alla Cittadella della Stanga a Padova.
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11:37
Tajani: “Pronti a riconoscere Stato di Palestina senza Hamas”
“Anche noi nella stessa sala abbiamo detto che non condividiamo gli attacchi a Gaza e dentro la Cisgiordania. Noi vogliamo il cessate il fuoco e la pace e la costruzione di uno Stato palestinese. Siamo pronti a riconoscerlo domani mattina, senza Hamas”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tjani, a margine della seconda giornata della festa di Fi a Telese Terme. “Il gesto di uscire dalla sala? E’ la dimostrazione di non condivisione di quello che lui dice”, la premessa di Tajani alla domanda dei cronisti sull’abbandono dell’aula dell’assembela generale Onu da parte di molte delegazioni in segno di protesta prima del discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
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11:30
Tajani: “Delegazioni lasciano solo Netanyahu? Non piace ciò che dice”
“Il gesto di uscire dalla sala? E’ la dimostrazione di non condivisione di quello che lui dice, lo ha detto anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dalla stessa sala: non condividiamo gli attacchi di Israele a Gaza, non comprendiamo gli attacchi dentro la Cisgiordania, vogliamo cessate il fuoco, la pace, la costruzione di uno stato palestinese. Siamo pronti a riconoscerlo domani mattina, senza Hamas”. E’ quanto detto dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, mentre raggiunge il palco per il primo confronto della seconda giornata della festa di Forza Italia in corso a Telese Terme (Benevento), commentando la mossa delle moltissime delegazioni che hanno lasciato l’aula all’assemblea generale dell’Onu, in segno di protesta prima del discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
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11:01
Media: “Ecco i 21 punti del piano Trump per Gaza”
Il canale saudita Al-Hadath ha pubblicato i dettagli del piano in 21 punti del presidente statunitense Donald Trump per Gaza, riportando che include anche “il rilascio di migliaia di prigionieri palestinesi, tra cui 100-200 detenuti all’ergastolo”. Il piano include “l’immediato invio di aiuti illimitati attraverso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, la chiusura del fondo umanitario a Gaza (Ghf), la raccolta delle armi di Hamas da parte di una forza araba e internazionale, l’impegno americano a non permettere a Israele di annettere la Cisgiordania, un graduale ritiro israeliano dalla Striscia, la creazione di un corridoio di sicurezza non presidiato intorno a Gaza e un’offerta di amnistia ai leader di Hamas in cambio del loro ritiro da Gaza”. Anche il Times of Israel ha pubblicato i punti salienti del piano, confermando le anticipazioni di Hadath. Tra gli altri, il punto 15 che recita: “Gli Stati Uniti collaboreranno con i partner arabi e internazionali per sviluppare una forza di stabilizzazione internazionale temporanea che verrà immediatamente dispiegata a Gaza per supervisionare la sicurezza nella Striscia. La forza svilupperà e addestrerà una forza di polizia palestinese, che fungerà da organo di sicurezza interna a lungo termine”.
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10:54
Flotilla, la portavoce dopo l’appello di Mattarella: “Aperti a trattative concrete”
La portavoce italiana, Maria Elena Delia, ha dichiarato che “non c’è una chiusura cieca” e “il direttivo ha deciso di mandarmi a Roma per portare avanti di persona il dialogo con le istituzioni”. Poi ha ribadito: “Siamo dispostissimi a trovare un corridoio umanitario, che vorremmo fosse permanente, però questo non può essere un’alternativa a poter percorrere liberamente delle acque internazionali”
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10:49
Media: “Hamas dice sì in linea di principio a piano Trump”
“Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump” per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede anche l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz citando proprie fonti. Il piano Trump in 21 punti è stato illustrato dal presidente americano nel corso dell’incontro con i leader arabi a margine dell’Assemblea Onu.
10:47
Obama: “Gaza? Bimbi non possono morire di fame, non c’è ragione per continuare offensiva”
“I bambini non possono morire di fame” e “non c’è alcuna una ragion militare per continuare a martellare quello che è già ridotto in macerie”. Barack Obama, da Dublino, fa sentire la sua voce, critica il proseguimento delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, avviate in riposta all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, e non risparmia osservazioni sul premier israeliano Benjamin Netanyahu e denunce per Hamas, che nel 2007 prese il controllo dell’enclave palestinese.
“E’ inaccettabile – ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti in dichiarazioni diffuse dal suo ufficio e rilanciate dalla Cnn – ignorare la crisi umanitaria in corso a Gaza ed è necessario insistere sul fatto che entrambe le parti devono trovare una strada in cui uno stato palestinese e la sua autonomia coesistano con un Israele sicuro”.
Di Netanyahu, intervenuto ieri all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Obama – che arrivò alla Casa Bianca nel gennaio del 2009 – ha ricordato: “Non siamo sempre andati d’accordo”. E non ha risparmiato critiche. “Purtroppo, spesso i leader, i politici, hanno un interesse personale nel sostenere l’idea che si tratti semplicemente di loro e di noi e che la colpa sia loro perché questo li aiuta a rimanere al potere – ha incalzato – E’ un gioco cinico. L’ho visto durante tutta la mia presidenza e non sono sempre stato popolare in quella regione. Penso sia giusto dire che io e il premier israeliano, che è sempre lì, non eravamo grandi amici”. E contro Hamas ha tuonato: “E’ il massimo del cinismo l’approccio crudele di Hamas nel tentativo di risolvere un problema che mette a rischio tutta la loro popolazione e da parte mia il rifiuto è allo stesso modo”.
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10:39
Media: “Il piano Trump per Gaza prevede graduale ritiro Idf”
Tra i 21 punti del piano Trump per Gaza c’è anche il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia, preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell’intesa. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Il piano, che includerebbe anche la liberazione di migliaia di detenuti palestinesi inclusi oltre 100 con sentenze all’ergastolo.
09:53
Al-Jazeera: “Almeno 38 morti dall’alba nella Striscia di Gaza”
Sarebbero almeno 38 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia di Gaza, 25 dei quali a Gaza City. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che cita fonti mediche degli ospedali dell’enclave palestinese, che nel 2007 finì in mano a Hamas, mentre proseguono le operazioni militari israeliane scattate in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.
09:53
Media: “Hamas accetterebbe accordo Trump, con rilascio tutti ostaggi”
Hamas ha accettato in linea di principio il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, che prevede l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani. Lo riferiscono fonti a conoscenza della questione ad Haaretz. Sembra che il Qatar sia stato coinvolto nel tentativo di convincere Hamas ad accettare l’impalcatura dell’accordo e Trump spera di finalizzarlo con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu quando si incontreranno lunedì. Come parte dell’accordo per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, Israele rilascerebbe centinaia di prigionieri palestinesi e ritirerebbe gradualmente le sue forze dalla Striscia di Gaza.
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09:50
Flotilla, Donzelli: “Mi auguro che appello Mattarella sia ascoltato”
“C’è il presidente della Repubblica che si è espresso facendo un appello, non sarebbe corretto da parte mia fare l’ipotesi che non venga ascoltato il presidente della Repubblica. Io mi auguro che quando il presidente della Repubblica fa un appello sia ascoltato da tutti”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, a margine di un convegno del suo partito in corso a Firenze, rispondendo alle domande dei giornalisti. Per Donzelli è “importante ascoltare le parole del presidente Mattarella. Giorgia Meloni ha ringraziato non soltanto il presidente Mattarella, ma anche i partiti di opposizione che hanno dato segno di sensibilità nei confronti del presidente Mattarella” sottolinea Donzelli, “quindi credo che qualsiasi parola in questo momento debba andare a rinforzare l’appello del presidente Mattarella verso questa mediazione che era in corso e che per il momento sembra sia stata rifiutata da alcuni dei componenti della Flotilla. L’appello a fare un’ulteriore riflessione che arriva anche dai partiti d’opposizione è un appello importante che speriamo venga accolto”.
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09:45
Nave Seasalvia a Taranto, attivisti: “No greggio per Israele”
Ha attraccato ieri sera al porto di Taranto la nave Seasalvia che dovrebbe imbarcare 30mila tonnellate di greggio destinate all’aviazione militare israeliana. Una volta appresa la notizia cittadini e attivisti – tra cui Usb, Cobas, movimento Taranto per la Palestina, Giustizia per Taranto, Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e altre realtà locali – si sono radunati al varco est così come era accaduto due giorni prima quando la mobilitazione aveva di fatto impedito lo svolgimento delle operazioni. Ma la nave era rimasta nel Golfo di Taranto e nelle ultime ore è stato autorizzato l’approdo. Gli attivisti hanno annunciato ulteriori iniziative per cercare di “scongiurare il rifornimento di greggio”, come possibili sit-in davanti alla raffineria per impedire il passaggio delle autobotti. Intanto, si è appreso che una volta lasciata Taranto, la petroliera andrà a Porto Said e non più in Israele. Al presidio di ieri sera non sono mancati i momenti di tensione tra gli stessi manifestanti. l’Usb riferisce che un proprio dirigente è stato colpito con una borsetta al viso e ha riportato una ferita vicino un occhio che ha richiesto tre punti di sutura. La protesta contro l’arrivo della nave Seasalvia si intreccia con la manifestazione indetta dal coordinamento per la Palestina in programma questa mattina a Grottaglie, dove è previsto un corteo che dalla cittadina raggiungerà lo stabilimento Leonardo. L’attracco nella nave Seasalvia, sottolinea l’organizzazione sindacale, “costituisce un elemento che pensiamo debba essere affrontato dalla piazza di Grottaglie, per condividere modalità e forme della nostra opposizione. Il nostro intento è il blocco di ogni attività della Raffineria Eni di Taranto fino a quando non verranno fermate le operazioni di carico del greggio e la nave non lascerà il porto vuota”. Per il movimento Giustizia per Taranto l’autorizzazione al rifornimento di greggio per l’aviazione militare israeliana rapppresenta “un gesto gravissimo che, di fronte al genocidio in corso a Gaza, suonerebbe come uno schiaffo alla nostra città e alla sua rabbia”.
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09:39
Attivista Flotilla: “Non solo aiuti, vogliamo rompere l’assedio”
“Vedere la nostra missione come trasporto di dieci tonnellate di cibo a Gaza è sminuente, la missione ha lo scopo di rompere l’assedio. Che non significa sbarcare per forza a Gaza con i nostri pacchi di cibo e aiuti, ma si intende sensibilizzare i governi affinché si prendano decisioni atte a interrompere l’assedio che Israele sta facendo su Gaza e sulla Palestina”. Lo dice all’ANSA Silvia Severini, 54 anni, anconetana, in questo momento si trova a bordo della Seulle, una delle barche compongono la Global Sumud Flotilla, la flotta umanitaria diretta verso Gaza in solidarietà con la popolazione palestinese e per chiedere fine al massacro del governo israeliano. Severini spiega che in questo momento l’imbarcazione è vicino alle coste greche poiché l’equipaggio ha scelto “di evitare di trovarsi in acque internazionali di notte”, ma che oggi riprenderà la rotta e che già nella notte saranno “in balia degli attacchi di Israele”. La tensione a bordo è alta, racconta Severini, così come la paura, soprattutto dopo gli attacchi ad alcune delle barche della Flotilla degli scorsi giorni. “Però c’è determinazione a non mollare la missione, considerate le manifestazioni che ci sono state a terra. – afferma Severini – Quando lunedì abbiamo visto quello che stava succedendo in Italia ci siamo commossi, gridavamo tra una barca e l’altra. Ma non è solo commozione, percepiamo che c’è un grande sostegno, ed è questa la forza che ci fa andare avanti. Il coraggio ce lo danno le piazze”.
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09:39
Flotilla, portavoce italiana: “Aperti a trattative concrete”
“Non c’è una chiusura cieca. Siamo assolutamente aperti a delle trattative concrete”. Lo afferma, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia. “Il direttivo – spiega – ha deciso di mandarmi a Roma per portare avanti di persona il dialogo con le istituzioni”, e, quanto all’appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolinea che “abbiamo apprezzato le parole del Capo dello Stato e ne abbiamo colto l’emotività. Ma ci è sembrato che accettare spostasse l’attenzione dal punto centrale. Noi siamo dispostissimi a trovare un corridoio umanitario, che vorremmo fosse permanente, però questo non può essere un’alternativa a poter percorrere liberamente delle acque internazionali. Stiamo cercando di mettere in evidenza una stortura”. Delia afferma quindi che “non c’è nessuna volontà di andare a farsi male per forza, noi chiediamo ai governi: è possibile dire a Israele guardate che se attaccherete quelle barche in acque internazionali noi vi daremo delle sanzioni? Possiamo ragionare sulla possibilità che l’Italia metta un embargo sulle armi o rinunci ad alcuni accordi commerciali”. E ancora: “Israele potrebbe garantire che una volta al mese si apra un corridoio navale affinché le navi dell’Onu, non quelle della Flotilla, possano portare via mare degli aiuti. Ci sono tante possibilità – aggiunge – ma bisogna fare qualcosa in più rispetto a chiedere a noi di non andare a Gaza”.
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09:21
Sumud Flotilla: “Barca Family danneggiata, ma nostra missione continua”
“La barca Family ha subito un grave problema ai motori e non può continuare. La Family ha già subito diversi attacchi con droni caricati con materiale incendiario. Le nostre barche necessitano di costante manutenzione e ogni tanto hanno dei problemi meccanici. La nostra missione è chiara, noi andremo avanti con i nostri obiettivi”. Lo scrivono sul loro canale Telegram gli attivisti della Global Sumud Flotilla. La maggioranza delle imbarcazioni ora si trovano in una baia a sud dell’isola greca di Koufonissia, a sud di Creta.
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09:05
Don Ciotti: “Troppe contraddizioni su pace e giustizia, serve prendere posizione”
“Non è più il tempo delle parole. Servono gesti concreti, serve prendere posizione per denunciare le troppe contraddizioni su temi che non possono essere messi in discussione: la pace e la giustizia”. Così in una nota il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti.
Nella stessa nota, l’associazione conferma di “accodarsi a lui in questo appello urgente e necessario: a Gaza è in corso un genocidio. Chiediamo alle autorità europee e italiane di mettere in campo tutta la forza della diplomazia per fermare l’escalation di violenza a cui ormai da troppo tempo stiamo assistendo. Le generazioni future ci chiederanno conto di tutto questo: non permettiamo che il silenzio e l’indifferenza diventino complicità. Agiamo ora, per la pace e la giustizia”.
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08:47
Il blocco navale imposto da Israele, acque di Gaza off limits dal 2009
Il blocco navale è stato imposto ufficialmente durante l’operazione Piombo Fuso con l’obiettivo di limitare la capacità di Hamas di introdurre armi e materiale bellico nella Striscia. Organizzazioni umanitarie e diversi governi considerano il blocco illegittimo, sottolineando che impedisce anche l’arrivo di aiuti
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08:29
A Taranto petroliera diretta in Israele, proteste al porto
E’ attraccata ieri sera nel porto di Taranto la petroliera maltese Seasalvia, della società greca Thenamaris, per caricare 30mila tonnellate di greggio, operazione che nella serata di mercoledì scorso non aveva potuto effettuare per motivi di ordine pubblico e per la protesta indetta dall’Usb, dai Cobas e da una serie di movimenti, in quanto l’unità era diretta, una volta salpata da Taranto, nel porto israeliano di porto di Ashkelon. La nave adesso andrà a Porto Said e non più ad Ashkelon. Le polizze assicurative per l’unità sono state stipulate per il porto egiziano. Le operazioni di carico a Taranto dureranno dalle 36 alle 48 ore, spiegano fonti della Capitaneria di porto. Ieri sera, intorno alle 23, appreso che la nave stava tornando a Taranto, c’è stata di nuovo una protesta davanti al varco est del porto, quello piu’ vicino alla città. Si sono radunati un centinaio di manifestanti che sono stati sul posto sino alle 2 della scorsa notte, precisano fonti della Digos. La zona è stata presidiata dalle forze di polizia. La protesta è ripresa questa mattina davanti al porto, ma per ora è minore il numero dei manifestanti e non ci sarebbe l’Usb. Questa mattina è in programma un’altra manifestazione regionale a Grottaglie (Taranto), indetta pro Palestina da varie organizzazioni e associazioni. Un corteo raggiungerà lo stabilimento Leonardo di Grottaglie. La Seasalvia, una volta allontanatasi mercoledì sera dalla rada di Taranto, non aveva tuttavia lasciato il golfo. Era rimasta a circa 20 miglia della città pugliese, nella quale ieri sera tardi ha poi fatto ritorno.
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08:28
Netanyahu all’Onu mostra QR code con video delle atrocità del 7 ottobre
Durante il suo discorso alle Nazioni Unite, il premier israeliano ha mostrato una spilla invitando il pubblico a inquadrare un Qr code per comprendere le ragioni del conflitto
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08:09
Gaza, il blocco navale israeliano è legale secondo il diritto internazionale?
Le norme internazionali non escludono a priori la possibilità di “blocchi navali”, ma specificano anche che diventano illegali nel caso in cui la popolazione messa in difficoltà dal blocco non sia adeguatamente rifornita di mezzi di sussistenza. Anche di questo si è parlato nella puntata di “Numeri” di Sky TG24 del 26 settembre
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07:38
Trump: “In corso negoziati intensi per accordo su Gaza”
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che sono in corso “negoziati ispirati e costruttivi” con i Paesi del Medio Oriente per raggiungere un accordo sul conflitto a Gaza. “Le negoziazioni intense vanno avanti da quattro giorni e continueranno finché necessario per giungere a un accordo definitivo. Tutti i Paesi della regione sono coinvolti, Hamas è pienamente consapevole di questi colloqui e Israele è stato informato a tutti i livelli, compreso il primo ministro Benjamin Netanyahu”, ha scritto Trump sul suo social network Truth Social. Secondo il presidente, c’è “più buona volontàa’ ed entusiasmo per concludere un accordo, dopo decenni, di quanto abbia mai visto prima”. E ancora: “Tutti sono entusiasti di lasciarsi alle spalle questo periodo di morte e oscurità. E’ un onore far parte di questa negoziazione. Dobbiamo riportare a casa gli ostaggi e ottenere una pace permanente e duratura”, ha aggiunto Trump.
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07:37
Nuova Zelanda per ora non riconoscerà lo Stato di Palestina
La Nuova Zelanda non riconoscerà per ora lo Stato di Palestina, ha annunciato il ministro degli Esteri neozelandese Winston Peters, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Con la guerra in corso, Hamas che resta il governo di fatto di Gaza e nessuna chiarezza sui prossimi passi, ci sono troppe incognite sul futuro Stato di Palestina perché sia prudente per la Nuova Zelanda annunciare un riconoscimento in questo momento”, riporta Haaretz citando il discorso di Peters. Il capo della diplomazia di Wellington ha sottolineato che la posizione del Paese resta legata all’evoluzione della situazione sul campo e al raggiungimento di un percorso credibile verso la pace e la soluzione dei due Stati.
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07:35
Media: “Israele ha informazioni su dove si trovino gli ostaggi”
Israele è in possesso di informazioni sui luoghi dove si trovano gli ostaggi. Lo riporta Haaretz, citando una fonte anonima che ha detto ai media americani: “Abbiamo una discreta idea di dove si trovino gli ostaggi”.
07:17
Piano Usa prevede rilascio tutti ostaggi in 48 ore
L’amministrazione statunitense del Presidente Donald Trump ha proposto un piano in 21 punti per la “pace a Gaza” che, tra le altre cose, prevede il rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore. La notizia e’ stata riportata alla CNN da fonti a conoscenza dei dettagli della proposta, condivisa questa settimana con i leader arabi. Il piano non prevede tempistiche definite e prevede due fasi di governance temporanea: un organismo internazionale seguito da un comitato palestinese. Afferma inoltre che non ci sara’ alcuna evacuazione forzata da Gaza, che Hamas non avra’ alcun ruolo nel futuro governo e che l’ONU partecipera’ alla fornitura di aiuti umanitari. Inoltre, secondo il piano, Israele garantirà di non attaccare più il Qatar.
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07:16
Trump: “Entusiasmo per accordo a Gaza più forte che mai”
“Stiamo avendo discussioni molto stimolanti e produttive con la comunità mediorientale riguardo a Gaza. Sono in corso intensi negoziati da quattro giorni e continueranno finché sarà necessario per raggiungere un accordo concluso con successo”. Lo ha scritto Donald Trump su Truth. “Tutti i paesi della regione sono coinvolti, Hamas è consapevole di queste discussioni e Israele è stato informato a tutti i livelli, incluso Netanyahu. C’è più buona volontà ed entusiasmo per il raggiungimento di un accordo, dopo così tanti decenni, di quanto abbia mai visto prima. Dobbiamo liberare gli ostaggi e ottenere una pace permanente e duratura!”.
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