In occasione del Salone Auto di Torino debutta il restyling della Kia Stonic

27 settembre 2025

Debutta al Salone dell’Auto di Torino la nuova Kia Stonic, che si presenta con un aggiornamento dal peso specifico superiore a quanto possa sembrare a un primo sguardo. Le modifiche non sono rivoluzionarie, ma vanno a incidere su design, abitabilità e dotazioni, conferendo alla piccola crossover coreana un carattere più moderno e maturo.

La firma luminosa a LED a “L” rovesciata accomuna i gruppi ottici anteriori e posteriori, richiamando i modelli 100% elettrici del marchio. Il frontale sfoggia una calandra chiusa con paraurti dal disegno più robusto, mentre al posteriore il nuovo disegno dei fari dona personalità e un tocco più elegante. Anche i passaruota in plastica nera contribuiscono a rendere l’insieme più muscoloso, senza snaturare la vocazione urbana della vettura.

La lunghezza cresce di 25 mm rispetto alla generazione precedente, arrivando a garantire un bagagliaio da 332 litri, sempre con schienali posteriori abbattibili 60:40.

 

Interni rinnovati e più tecnologici

Dentro l’abitacolo la Stonic si aggiorna con un’impostazione più tecnologica. Spiccano i due display da 13 pollici, uno per la strumentazione digitale e l’altro per l’infotainment, affiancati da tasti fisici e comandi touch per il clima. I materiali restano in linea con la fascia di prezzo – intorno ai 20.000 euro – con plastica rigida in abbondanza, ma con qualche inserto più morbido nelle zone a contatto.

Sedili confortevoli, ricarica wireless per smartphone, prese USB-A e USB-C, freno di stazionamento elettrico e discreta abitabilità per quattro passeggeri completano un pacchetto equilibrato. Dietro, due prese USB-C aggiungono praticità.

La gamma prevede al lancio il noto 1.0 tre cilindri turbo benzina da 100 CV (con cambio manuale o automatico) e la variante mild hybrid da 115 CV, anch’essa disponibile con entrambe le trasmissioni. In un secondo momento arriverà anche la versione a GPL, pensata per ridurre i costi di gestione. Tuttavia, l’unico vero assente è un full hybrid che avrebbe reso la Stonic ancora più competitiva in un mercato sempre più orientato verso l’elettrificazione.