L’attacco di questa notte a cinque imbarcazioni della Global Sumud Flotilla nelle acque internazionali del Mediterraneo è stata accompagnata da interferenze radio provocate dagli aggressori e dalla trasmissione di una canzone degli Abba.

Il pezzo è del 1980 e si intitola Lay All You Love On Me. Non è chiaro se è stato scelto dagli aggressori per via della nazionalità di Greta Thunberg, che è svedese come gli Abba, o per un’ironia sinistra legata al titolo.

Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita nell’attacco. Chi era a bordo parla di droni, bombe sonore, spray urticanti usati in una decina di attacchi. Benedetta Scuderi, europarlamentare di Avs, era a bordo della Morgana, che è stata colpita tre volte. «I droni che ci seguono da tre giorni hanno iniziato ad abbassarsi», racconta a Repubblica. «Li vedevamo distintamente. Subito dopo sono iniziate le interferenze in radio: improvvisamente è partita musica a tutto volume, un pezzo degli Abba. Abbiamo sentito un’esplosione in lontananza, poi è stata la nostra barca a essere colpita».

Scuderi parla di ordigni urticanti e lacrimogeni. «Poi ci sono le granate stordenti, che disorientano totalmente. Tutti quanti quando detonano provocano una piccola esplosione che su barche così piccole può essere estremamente pericolosa. Da noi è stata stracciata la vela, ma sulla Zefiro è stato danneggiato l’albero. Così si mette a rischio la vita della gente. Per altro, l’equipaggio ha lanciato un mayday a cui nessuno ha risposto. Siamo in acque internazionali di competenza europea, questa è l’ennesima violazione del diritto internazionale».

Nessuno ha rivendicato l’attacco. Dopo il fatto, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha chiesto a Israele di garantire la tutela di chi è a bordo. «Rivolgendosi a Israele», dice Scuderi, «il vicepremier chiarisce ogni possibile dubbio sull’origine dell’attacco, ma delle timide richieste non ce ne facciamo nulla».

In un video si vede Yasemin Acar, attivista a bordo di una imbarcazione della Flotilla, parlare dell’attacco e dire che «stanno interferendo con la nostra radio. Non sappiamo da dove provenga il suono, ma altre imbarcazioni stanno sperimentando la stessa cosa», mentre in sottofondo si sente partire Lay All You Love On Me (il cui titolo di lavorazione era Yarrafat).

«Dalla scelta di Abba» dicono gli attivisti della Flotilla al Telegraph «possiamo trarre una sola conclusione sensata: lo Stato di Israele si compiace di prendere in giro il diritto internazionale. Ciò rivela anche fino a che punto Israele si sia abituato a perpetrare violenze illegali».