In gravidanza si era allenata?
«Sì sempre. Fortunatamente ho avuto ottime gravidanze e gli allenamenti, calibrati alla mia condizione, li ho portati avanti fino a 9 mesi. Sono arrivata addirittura in ospedale con una fitball quando è stato il momento di partorire, ovviamente non per allenarmi ma perché usarla in quei momenti aiuta con la mobilità delle anche».

Ai suoi figli, anche se sono ancora piccoli, prova a infondere la passione per lo sport?
«Certo, ma in modo molto naturale e senza imposizioni. Io mi alleno a casa e i bambini sono presenti, quindi di fatto quello che un tempo era un momento per me ora è diventato un allenamento di gruppo tutto nostro. Mettiamo la musica e ci divertiamo molto. Noa usa un kettlebell finto di plastica e Nina fa i burpees meglio della metà delle persone che conosco ma non perché li forzi ma perché giocano ad imitare la mamma.
Devo ammettere però che, anche se mi piace molto stare con loro e combatto con i sensi di colpa quando li lascio anche solo per un’ora, inizia a mancarmi ritagliarmi un momento con me stessa per allenarmi da sola.
Quando Luca, che è un papà presentissimo e fa tutto quello che faccio io, è a casa e può guardarli lo faccio e mi sono ripromessa di farlo sempre più spesso».

Fitness, recitazione, moda, quale campo considera prioritario per la sua carriera?
«In questo momento sono su un set, che è un’esperienza totalizzante ma appagante, quindi ti direi che lavorativamente parlando la priorità è la recitazione. Il fitness non lo considero il mio core business ma, se così si può dire, la mia core passione e credo che in parte sia questo il successo di BeFancyFit, il fatto che chi segue i miei programmi capisca che non li ho realizzati con l’unico obiettivo di venderli, ma anche di far star bene le persone.
Il mio motore sono i messaggi che ricevo, non pensavo di poter cambiare la vita di qualcuno, invece a volte è successo. Ho una community di ragazze molto fidelizzate e di alcune ho seguito i vari momenti della vita, positivi e non aiutandole ad abbracciare la cura verso di sé non come un’ossessione ma un atto d’amore».

Le pesa ogni tanto essere considerata per lo più «la moglie di»?

«Recentemente ho fatto un’intervista molto bella per un quotidiano importante per parlare di imprenditoria femminile, in cui mio marito non è mai stato menzionato, ma la mattina seguente il titolo, che poi è stato cambiato, iniziava con “La moglie di Luca Argentero…”. Da quel momento ho capito che qualsiasi cosa farò e dirò sarò sempre la moglie di Luca Argentero. Non credo accadrà mai nulla che possa ribaltare la situazione, potrei anche vincere il David di Donatello e si parlerebbe comunque di me in quei termini. La cosa però non mi disturba troppo anzi mi lusinga tantissimo. Ho una personalità forte e sono talmente appagata, serena e felice del mio percorso professionale che essere associata a una persona così bella dentro e fuori, e a un attore tanto talentuoso non è una cosa che vivo male».

Prossimi progetti lavorativi extra fitness?
«Prima della fine dell’anno dovrebbe uscire un film nel quale ho recitato e adesso sto girando una serie quindi c’è molta carne al fuoco».

Si può dire che la serie è Doc?
«Io non so niente».